Il Sindaco di Oristano, l'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, i sindacati medici FIMMG e SNAMI, prendono atto con soddisfazione del rientro, dal 1 Giugno, all'Ospedale San Martino, di due dei quattro anestesisti trasferiti in altra struttura regionale durante la fase di emergenza causata dal Covid19.
Con l'avvio della fase 2 il San Martino, il Mastino di Bosa e il Delogu di Ghilarza, sono in palese difficoltà, poiché si ritrovano a dover affrontare il ripristino della normale attività operativa con una notevole quantità di lavoro da smaltire, che si è accumulato durante la necessità, più impellente, di arginare la diffusione del Coronavirus. Un carico di lavoro che non è possibile sostenere senza un adeguamento dell'organico, privo di personale specifico e di mezzi.
"Abbiamo più volte sottolineato le carenze dei nostri ospedali nella contingenza di questo periodo, perché già depotenziati e impoveriti nella generalità degli organici in quasi tutti i reparti e, soprattutto nella mancanza di specialisti - scrivono il Sindaco, l'Ordine dei medici e i rappresentanti sindacali -. In tale situazione è evidente la grande difficoltà per una riorganizzazione della normale routine di lavoro per coprire le esigenze e, in modo particolare, garantire la sicurezza di operatori e pazienti".
"Ci auguriamo, e auspichiamo - concludono -, che chi di dovere e competenza, in ambito regionale, applichi e trovi, con sollecitudine di interventi, ogni azione valida per risolvere lacune e inefficienze che impediscono lo svolgimento della regolare attività ospedaliera e riportare i nostri ospedali a una piena e operosa attività a fronte di una maggiore sicurezza individuale e collettiva per il bene dell'intera comunità".