Cos'è
Storia di un campione – venerdì 6 febbraio alle 20.30 – con “Riva Luigi ’69 ’70 – Cagliari ai dì dello scudetto”, uno spettacolo scritto diretto e interpretato da Alessandro Lay, ispirato alla figura e alle imprese del leggendario “Rombo di Tuono”, con disegno luci e suono a cura di Giovanni Schirru, progetto sonoro di Matteo Sanna, scenografie di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna e Giovanni Schirru – produzione Cada Die Teatro.
Una pièce che intreccia cronache sportive e note autobiografiche, per raccontare attraverso gli occhi di un bambino una straordinaria epopea moderna: Gigi Riva, grande goleador e hombre vertical, con i suoi tiri potentissimi e pressoché imprendibili, per la nobiltà e coerenza delle sue scelte diventa il simbolo del riscatto di un'intera Isola. Alessandro Lay – attore, autore e regista – cita Pier Paolo Pasolini: «Il gioco del football è un “sistema di segni”; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale. La sintassi si esprime nella “partita”, che è un vero e proprio discorso drammatico – sostiene lo scrittore e poeta – .
Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico… Riva gioca un calcio in poesia». In una visione estetica dello sport, le gesta del fuoriclasse del pallone si trasfigurano in arte, incantano le platee: «Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni – rivela Alessandro Lay –. Non ricordo molto dello ‘scudetto’ ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’... E ricordo un ragazzo schivo, a volte sorridente... che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…».
A chi è rivolto
cittadini