Cos'è
Venerdì 27 giugno 2025, alle ore 18, il Centro Servizi Culturali UNLA ospita la presentazione del libro “La pastora. Una fiaba di anime nere” (Il Maestrale) di Alberto Capitta.
Anna Maria Capraro dialoga con l'autore.
In collaborazione con la Libreria Canu di Oristano
Il libro - Non vi è peggior tragedia per un governante che tenga alla soddisfazione e alla felicità del suo popolo di vederlo affamato e ridotto in stracci. La fiaba veridica di Capitta narra di un’Italia del Ventunesimo secolo piombata sotto una cappa depressiva causata dalla penuria di carne. Una mancanza insopportabile per la popolazione che non trova più appagamento in quell’idea di mattatoio a cui è affezionata. A risolvere il tempo dei desideri insoddisfatti si affaccia sulla scena politica la protagonista di questa storia, la pastora, che finisce per ottenere lo scranno più alto del potere: la guida del governo. Ha un passato oscuro, la pastora, figura truce dall’anima volubile e nera, pervasa da nostalgie che nutre con la visione di un quadro tenuto nascosto: il ritratto di un uomo con gli occhi bagnati dalla morte. Per lei è il buon padre, quello che le ha insegnato l’arte di una carezza funebre al mondo e alle cose, quello in cui ritrova incorrotto lo spirito della sua fiamma immortale. Fra crisi affrontate nelle sale del Palazzo e ritorni all’ovile, riuscirà la pastora a soddisfare l’antica sete di sangue?
Alberto Capitta (Sassari 1954), scrittore, drammaturgo, regista. Autore di cinque romanzi per Il Maestrale: Creaturine (2004; Finalista Premio Strega nel 2005; Premio Lo Straniero 2006); Il cielo nevica (2007; già Guaraldi 1999); Il giardino non esiste (2008); Alberi erranti e naufraghi (2013; Premio Brancati e Libro dell’anno di Fahrenheit); L’ultima trasfigurazione di Ferdinand (2016). È anche autore di storie per ragazzi, illustrate da Elda Broccardo: Quel mangione di Renato (Angelica Editore 2020); Il cacciatore (Imago Edizioni 2021).
A chi è rivolto
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