Cos'è
Venerdì 12 settembre 2025, alle 18, al Centro Servizi Culturali, la conferenza dal titolo “La democrazia delle donne. I Gruppi di Difesa della Donna nella costruzione della Repubblica (1943-1945)” a cura di Laura Orlandini.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con NUR e con la Libreria Canu di Oristano.
L'esperienza dei Gruppi di Difesa della Donna ha goduto per lunghi anni di ben poca attenzione nella storiografi a dedicata alla Resistenza. Realtà trasversale che ambiva a unire tutte le donne in lotta contro il nazifascismo, aveva l'obiettivo di agire nella vita civile contro la violenza dell'occupante, non solo supportando la guerra partigiana in tutte le sue esigenze primarie, ma anche dando vita a numerose azioni di protesta, dalle rivendicazioni di carattere annonario alle varie forme di resistenza collettiva contro le rappresaglie. Un capitolo significativo della Resistenza quindi, nonché un momento fondamentale nel percorso di formazione democratica e civile del Paese, che ha permesso alle donne di gettare le basi della propria cittadinanza nell'Italia del dopoguerra. Attraverso un'analisi dei documenti prodotti dall'organizzazione su scala nazionale, questo studio si propone di ricostruirne compiutamente la storia, dalla fondazione a Milano nel novembre del 1943 fino all'estesissima partecipazione raggiunta nei territori occupati alla vigilia della Liberazione.
Laura Orlandini (1981), si occupa di ricerca e di promozione didattica presso l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Ravenna e provincia. Dottorata all’Universitat “Pompeu Fabra” di Barcellona, ha dedicato molto dei suoi studi ai conflitti sociali nel Novecento, con particolare attenzione al ruolo delle donne nei processi di costruzione civile. Si è occupata variamente di cooperazione, di storia dell’educazione e di storia politica delle donne, tanto nel panorama nazionale quanto nel contesto regionale. Per conto della Fondazione Nilde Iotti ha condotto una ricerca su scala nazionale sui Gruppi di Difesa della Donna.
A chi è rivolto
cittadini