Uno spaccato della città nella prima metà del secolo scorso. Una mostra itinerante attraverso 23 fotografie d’epoca realizzate da Luigi Serra, oggi conservate dagli eredi che le hanno messe a disposizione dell’Amministrazione comunale per abbellire numerosi angoli di Oristano e favorire la conoscenza della sua storia.
Nei prossimi giorni, il progetto “Oristano museo a cielo aperto” offrirà una nuova proposta culturale e turistica con un’esposizione realizzata in collaborazione con la famiglia Serra e con la Publicem, che in città gestisce gli impianti pubblicitari su cui saranno ospitate le fotografie d’epoca.
“In linea con quanto previsto in occasione dell’affidamento del servizio, le nuove installazioni si confermano elementi di arredo urbano moderni e versatili, che oltre ad assolvere alla funzione di accogliere pubblicità, possono essere utili per veicolare campagne di comunicazione e promozione – sottolinea il Sindaco Massimiliano Sanna –. Il progetto Oristano museo a cielo aperto è iniziato nel 2020 con l’allestimento, nel centro storico cittadino, di installazioni artistiche semi-permanenti che invitano all’osservazione di particolari scorci e opere architettoniche. La riproduzione delle ceramiche sospese in corso Umberto, così come le installazioni ceramiche realizzate in varie piazze, abbelliscono oggi la città offrendo un messaggio immediato su una nostra tipicità. Con la nuova installazione, dedicata alla storia urbana della prima metà del secolo scorso, diamo un ulteriore contributo alla valorizzazione della città e alla conoscenza dei cambiamenti avvenuti negli ultimi cento anni”.
Per l’esposizione sono stati scelti 23 scatti, stampati su lastre di alluminio che saranno posizionate sulle installazioni in acciaio corten nelle principali piazze della città. Le immagini della Oristano di un tempo sono realizzate da Luigi Serra, fotografo oristanese molto noto e apprezzato che aveva lo studio fotografico in via Dritta. A lui si deve una ricca produzione che testimonia le trasformazioni urbanistiche e gli avvenimenti che segnarono la storia di Oristano a cui era molto legato. Le sue fotografie trasmettono le idee, i sentimenti e le emozioni che lo legavano alla città.
Le foto saranno esposte in piazza Eleonora, piazza Ungheria, al Foro Boario, in piazza Manno e in altri punti del centro, creando un percorso che consentirà di riscoprire come la città sia cambiata e cresciuta nell’ultimo secolo. Tra le immagini più significative: il corteo dei cavalieri della Sartiglia in piazza Eleonora, davanti all’attuale Ufficio tecnico comunale; una veduta dall’alto della Torre di Mariano; uno scorcio tra via Foscolo e via Carducci prima della costruzione dei palazzi SAIA; il monumento di Eleonora d’Arborea ancora recintato e varie vie cittadine con le insegne di attività commerciali ormai scomparse ma ancora vive nel ricordo degli oristanesi più anziani.
“Dopo questa esposizione dedicata alla Oristano del XX secolo, in futuro gli impianti pubblicitari potranno ospitare altre mostre tematiche, sempre con l’obiettivo di valorizzare la nostra storia e le nostre tipicità – osserva ancora il Sindaco Sanna –. È la conferma della versatilità di questi impianti, oggetto di un acceso dibattito in città. Ogni opinione è legittima, purché resti nei limiti del rispetto verso le persone e l’istituzione comunale. Non si può tuttavia trascurare che il progetto nasce da uno studio realizzato con il contributo di un architetto incaricato dalla Giunta Tendas, Roberto Talloru. Il materiale scelto, l’acciaio corten, è considerato sostenibile e resistente, molto utilizzato in tutta Europa, la cui qualità estetica cresce con il passare del tempo. Gli impianti sono stati acquistati dalla ditta vincitrice dell’appalto come parte dell’offerta migliorativa pertanto nel rispetto del capitolato e del pano degli impianti approvato nel 2021”.
Nella sua relazione, l’architetto Roberto Talloru spiegava che “… al fine di realizzare una proposta tecnica ed architettonica volta alla valorizzazione del decoro urbano attraverso l’inserimento di nuovi impianti pubblicitari multitasking, si è scelto di indirizzare la progettazione verso forme molto semplici e facilmente riconoscibili all’interno dell’ambito cittadino dando forte importanza allo studio dei materiali”. “L’arredo urbano di progetto è stato concepito nel rispetto del forte valore storico e urbano dell’intorno – si legge nella relazione -. I pannelli verranno realizzati con elementi piegati di acciaio Corten: un materiale adatto alla progettazione di forme sinuose, poiché crea superfici monolitiche, uniformi, con poche giunture. Il materiale relativamente costoso è giustificato dalla sua durabilità anche in cattive condizioni, la robustezza, l’impermeabilità, la duttilità di lavorazione per la creazione di qualsiasi forma, il suo aspetto moderno e accattivante. Il materiale è mutevole nel tempo. Il colore, infatti, si trasforma passando dal rosso ruggine al verde rame attraverso le tonalità del brunito e del grigio colorando la città con differenti tonalità così come avviene in natura. Al pannello affissionistico base sono stati affiancati diversi tipi di arredo urbano che stimoleranno l’aggregazione collettiva e sociale e nelle quali la città si riscoprirà sostenibile, tecnologica e partecipata”.