La Sardegna è riconosciuta zona gialla e in base al nuovo Dpcm è soggetta alle misure meno restrittive tra quelle stabilite dal Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte questa sera ha illustrato i contenuti del nuovo Dpcm soffermandosi sulla divisione del territorio nazionale in tre zone, gialla, arancione e rossa a seconda del grado di diffusione del virus: "Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c'è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave".
Italia, dunque, divisa in tre zone a seconda dei livelli di rischio e nuove misure che entrano in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre.
"I contagi sono in forte aumento – ha avvertito il Presidente Conte -. L'indice Rt nazionale è 1,7 e in alcune Regioni è anche più alto. C'è il forte rischio che molte Regioni superino le soglie delle terapie intensive nelle prossime settimane. Ci aspettano mesi lunghi, difficili, e dobbiamo assolutamente intervenire per limitare la circolazione del virus in attesa delle terapie e il vaccino".
"La nostra bussola – ha proseguito il premier - è un piano di monitoraggio articolato che abbiamo allestito con 21 parametri. Ci permette di intervenire anche con misure differenziate, per questo abbiamo diviso l'Italia in tre aree, gialla, arancione e rossa ciascuna con proprie misure restrittive".
I livelli di rischio verranno valutati ogni settimana.
In zona rossa finiscono Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Calabria. Solo Sicilia e Puglia sono zone arancioni, tutte le altre Regioni - Sardegna compresa - sono zone gialle, dunque restano liberi gli spostamenti interregionali e tra comuni.
LE TRE ZONE
Area gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto.
Area arancione: Puglia e Sicilia
Area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta
ZONE GIALLE
Le norme valide nelle zone gialle Italia, dunque anche in Sardegna, dal 6 novembre al 3 dicembre, sono le seguenti.
- Limitazione alla circolazione delle persone, il coprifuoco, dalle 22 alle 5: consentiti in questa fascia oraria esclusivamente gli spostamenti "per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute".
- Chiusura di mostre e musei, che si aggiunge a quella di teatri e cinema già disposta dal precedente Dpcm.
- Didattica a distanza al 100% alle superiori, salvo attività di laboratorio in presenza. Scuola in presenza alle media e alle elementari ma con uso obbligatorio di mascherina anche quando si è seduti al banco, salvo che per i bimbi al di sotto dei sei anni.
- Bar e ristoranti chiusi alle 18, possibilità di ristorazione da asporto fino alle 22 e con consegna a domicilio fino alle 24.
- Centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, punti vendita di alimentari, tabacchi ed edicole al loro interno.
- Mezzi pubblici, il coefficiente massimo di riempimento sui mezzi di trasporto locale e trasporto ferroviario regionale è del 50%. Fa eccezione il trasporto scolastico.
- Stop allo svolgimento di prove preselettive e procedure concorsuali pubbliche e private, e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni.
- Restano chiuse le palestre, le piscine, le sale giochi e scommesse. Restano aperti i parrucchieri e i servizi alla persona.
- Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione".
- Resta "fortemente raccomandato" a tutti, nell'arco dell'intera giornata, di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.
- C'è la possibilità, anche nelle Regioni considerate più a basso rischio, di disporre eventuali zone rosse da chiudere per stroncare eventuali focolai.
La conferenza stampa del Presidente Conte
Allegati
- Dpcm del 3 novembre 2020
- Allegati al Dpcm del 3 novembre 2020
- Le regole per le 3 zone
- Modello di autocertificazione