Reati e illeciti ambientali. Aumentano i controlli, inasprite le sanzioni

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In vigore il Decreto legge per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti. Per l'abbandono di mozziconi di sigaretta o fazzoletti la sanzione può arrivare a 1.188 euro

Data:

27 agosto 2025

Tempi duri per chi non rispetta l’ambiente e non rispetta le norme.
Nei giorni scorsi il decreto legge 116/2025, con disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, ha inasprito le pene per chi abbandona illecitamente i rifiuti e introdotto una stretta contro il lancio dai veicoli di mozziconi e pacchetti di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.

“Le nuove norme vanno nella direzione giusta e favoriscono le attività dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano finalizzate a contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti – sottolinea il Sindaco Massimiliano Sanna -. Troppo spesso assistiamo a gesti incivili che deturpano il nostro paesaggio e offendono il decoro della nostra comunità. Non si può accettare che l’azione di pochi offenda la risorsa ambientale e vanifichi chi con scrupolo quotidianamente lo rispetta”.

“Lanciare mozziconi di sigaretta, fazzoletti, bottiglie o altri rifiuti dai veicoli non è un comportamento innocuo – aggiunge l’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda -. È un atto grave che compromette l’ambiente, danneggia l’immagine del nostro territorio e comporta spese che ricadono sull’intera collettività. L’Ufficio ambiente e la Polizia locale, già attivi nel presidio del territorio a tutela dell’ambiente, hanno ulteriormente intensificato i controlli in linea con quanto stabilito dal nuovo Decreto legge”.

“Telecamere, fototrappole, utilizzo del drone, pattugliamenti e controlli quotidiani, con l’opportuna collaborazione del gestore del servizio di igiene urbana nonché dei cittadini che segnalano comportamenti illeciti, hanno dato risultati significativi – aggiunge l’Assessore Zedda -. Grazie alle nuove strumentazioni a disposzione, nei primi 8 mesi di quest’anno i controlli effettuati hanno consentito di accertare una quarantina di reati e di illeciti con conseguenti denunce all’autorità giudiziaria o sanzioni amministrative”.

Il decreto legge mira a contrastare i reati ambientali e a tutelare maggiormente la salute pubblica e l’ambiente. Si introduce la possibilità di arresto in flagranza differita anche per i reati ambientali più gravi, come disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti. Vengono rafforzate le pene per l’abbandono e la gestione non autorizzata di rifiuti, con misure accessorie come la sospensione della patente, il fermo del veicolo e l’esclusione dall’Albo dei gestori ambientali per le imprese non in regola. Per contrastare l’abbandono di rifiuti da veicoli sarà possibile utilizzare anche immagini di videosorveglianza.

“Come ha confermato lo stesso Ministro Gilberto Pichetto Fratin con questo provvedimento lo Stato alza il livello di guardia sul territorio – commenta il Sindaco Sanna -. Il decreto afferma con forza che chi inquina paga, senza sconti. È un segnale chiaro dello Stato, che il Comune di Oristano condivide e si impegna a far rispettare, a tutela dei cittadini e dei territori”.

Ecco alcuni punti chiave del Decreto Legge 116/2025:

  • Ampliamento dei reati ambientali: si modifica la disciplina dei rifiuti, intervenendo su fattispecie penalmente rilevanti e introducendo nuove sanzioni.
  • Responsabilità degli enti: si introducono novità riguardo la responsabilità degli enti per i reati ambientali.
  • Finanziamento delle bonifiche: vengono assegnati fondi al Commissario Unico per le attività di rimozione dei rifiuti e avviare le bonifiche, con stanziamenti specifici per il 2025.
  • Miglioramento dei modelli organizzativi: viene imposto alle imprese il rafforzamento delle mappature, dei controlli e della formazione per prevenire il rischio di illeciti.

“Dal 9 agosto 2025, grazie alle nuove norme, c’è una stretta senza precedenti contro il lancio di rifiuti da veicoli in marcia o in sosta – precisano dal Comando della Polizia Locale -. Non servirà più fermare l'automobilista sul fatto: basterà un fotogramma nitido della targa, acquisito da telecamere, comunali o private, per far scattare la sanzione. Il provvedimento prevede multe fino a 18mila euro, sospensione della patente e, nei casi più gravi, l'arresto. Fino a pochi giorni fa, per punire chi gettava rifiuti dal finestrino era necessario un intervento immediato delle forze dell'ordine. Oggi, grazie alle modifiche all'articolo 15 del Codice della strada, gli agenti possono utilizzare immagini registrate da qualsiasi sistema di videosorveglianza, anche privato, dentro e fuori i centri abitati. Una volta identificata la targa, si risale al proprietario e la sanzione viene notificata a casa”.

Il decreto distingue, inoltre, tra rifiuti non pericolosi e pericolosi. Per mozziconi di sigaretta o fazzoletti la sanzione può arrivare a 1.188 euro. Per lattine, bottiglie o sacchetti, oltre alla multa da 1.500 a 18.000 euro, è prevista la segnalazione alla Procura. Se il lancio avviene in aree sensibili, come fiumi o zone protette, o comporta un pericolo concreto per persone e ambiente, scatta l'arresto - anche differito entro 48 ore - con pene da sei mesi a cinque anni e mezzo, fino a sette anni nei casi più gravi.

Il legislatore ha previsto pene più dure per condotte che aggravano l'impatto ambientale. Gettare rifiuti in prossimità di corsi d'acqua, in riserve naturali o in zone già contaminate comporta la possibilità di arresto immediato o differito. In queste ipotesi, la reclusione può arrivare a sette anni. Una misura che, secondo gli esperti, mira a dissuadere comportamenti che provocano danni irreversibili agli ecosistemi e alla salute pubblica.

Oltre alle multe e alla reclusione, il decreto introduce sanzioni accessorie pesanti. La sospensione della patente, fino a sei mesi, può essere applicata nei casi di violazioni penali. Se il gesto illecito viene compiuto con un mezzo aziendale, è prevista la confisca del veicolo. Nei casi di rifiuti pericolosi, la reclusione varia da uno a cinque anni, aumentando fino a sei nei casi aggravati. Il titolare dell'azienda può essere ritenuto responsabile per omessa vigilanza, con pene fino a cinque anni e mezzo.

Rifiuti abbandonati, controlli della Polizia locale
Rifiuti abbandonati, controlli della Polizia locale

Ultimo aggiornamento: 27/08/2025, 13:20