Il Consiglio comunale di Oristano, riunito ieri sera nell’ex Teatro San Martino, ha approvato il rendiconto di gestione 2024 della Scuola civica di musica e dell’ISTAR.
L’Assessore alla Cultura Simone Prevete ha illustrato all’aula il rendiconto di gestione 2024 della Scuola Civica di Musica: “L’istituzione ha avuto un trend positivo negli ultimi anni, ce lo raccontano i numeri: negli ultimi due anni sono aumentati gli iscritti (da 168 a 258), sono aumentati i corsi (da 12 a 20). L’obiettivo oggi è toccare quota 300 alunni. La Scuola civica di musica porta prestigio a Oristano, pur mantenendo inalterati i costi, assicurando numerose attività. I conti testimoniano una gestione oculata, con uno stato patrimoniale in attivo, un avanzo di esercizio di 14 mila euro e un incremento del patrimonio netto”.
Il Presidente della Commissione Cultura, Antonio Iatalese, dopo aver relazionato sui lavori della commissione si è soffermato su lavoro dell’istituto: “La scuola civica di musica ha superato la crisi di qualche anno fa ed è tornata a essere una realtà culturale e didattica di grade rilievo, presente in città e nel territorio. A testimonianza di una gestione virtuosa ci sono il 53% di iscritti in più rispetto all’anno precedente, l’aumento dei corsi attivati, i conti in ordine e l’attività svolta”.
Maria Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna): “Non ci si deve vantare di avere un avanzo di 14 mila euro. Avere fondi e non utilizzarli è un fatto negativo. Tanto più se si considera che i compensi per i docenti non sono in linea con quelle di tutti i maestri di musica”.
Francesca Marchi (Sinistra futura): “Bene i dati positivi sull’aumento di iscritti e dei corsi. Il cambio di passo con il nuovo direttore ha dato nuova linfa. La Scuola civica però in questo momento non ha nessuno che la gestisca (non è stato ancora pubblicato il bando per la gestione) ed è necessario aumentare gli emolumenti per gli insegnanti”.
Carla della Volpe (PD): “La mancata spendita delle risorse non è positiva. Le risorse vanno investite. È grave che non sia così ed è grave che non ci siano ancora il bando per la gestione e la promozione degli eventi, questo denota un’assenza di direzione politica”.
Umberto Marcoli (Alternativa sarda progetto Sardegna): “Dal primo anno di amministrazione si stanno perpetuando le stesse dinamiche che evidenziano l’assenza di lungimiranza. Non riusciamo a uscire da una visione puramente quartieristica, manca la visione di città capoluogo”.
Diversi consiglieri (Marchi, Della Volpe, Federico, Maria Obinu) hanno chiesto spiegazioni sui motivi che hanno portato la Scuola civica di musica a dover pagare 2 mila euro per l’utilizzo del teatro comunale in occasione del saggio di fine anno scolastico a differenza del Cedac che per la stagione di prosa ne ha usufruito gratuitamente.
Il Sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito evidenziano gli ottimi risultati ottenuti dalla Scuola civica di musica: “La Scuola civica di musica per noi è un fiore all’occhiello. Quando la scuola era a Silì il numero degli iscritti era bassissimo (circa 90 contro i 258 di oggi), abbiamo investito per riportarla a Oristano dando un contributo importante per una crescita che continua ancora oggi. La gestione è importante e stiamo lavorando sul bando che sarà pubblicato quanto prima. Sul teatro, aprirlo e farlo funzionare comporta costi molto alti. Chi ne ha preso la gestione, la Pro loco che ringrazio, ci sta dando una mano grandissima. Al Cedac, per consentire l’organizzazione di una stagione di prosa di prestigio, abbiamo concesso un contributo e l’utilizzo gratuito del teatro. Per la scuola civica di musica avevamo proposto di organizzare il saggio di fine anno all’aperto, con un palco messo a disposizione e allestito dal Comune gratuitamente, visto che la stagione lo permetteva, ma si è deciso diversamente. Ricordo comunque che il Comune sostiene la Scuola civica con un contributo straordinario che consente anche di far fronte alle spese vive”.
Il rendiconto è stato approvato con 14 voti a favore e 7 astenuti.
L’Assessore alla Cultura Simone Prevete ha illustrato all’aula il rendiconto di gestione 2024 dell’Istituto Storico Arborense: “L’Istar è un’istituzione che dà lustro all’Amministrazione comunale e alla città. L’attività si snoda sulla ricerca scientifica (progetto Olives sulla edizione critica della Carta de Logu, progetto su una mostra sui documenti in granm parte inediti dell’archivio della Corona d’Aragona, presentazione del volume su Mariano IV) e sulla divulgazione, la formazione e la didattica (incontri con gli studenti, incontri didattici, iniziative per introdurre nelle scuole la storia medievale della città di Oristano, progetto sulle musiche al tempo di Eleonora, concorso di poesia “Eleonora in sarda rima”)”.
Il Presidente della Commissione Cultura, Antonio Iatalese, ha relazionato sui lavori della commissione: “Quella dell’Istar e un’attività scientifica di altissimo livello, con un bilancio in regola. Purtroppo sta venendo a mancare il contributo straordinario di 50 mila euro della Regione”.
Francesca Marchi (Sinistra futura): “L’Istar fa un lavoro pregevole, ma avrebbe bisogno di scendere dalla torre d’avorio e diffondere tutto ciò che produce”.
Maria Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna): “Sono passati 30 anni da quando l’Istar è nata, su impulso della Giunta Scarpa e dell’allora Assessore Tendas, e forse un rinnovamento sarebbe necessario per dare una spinta diversa per la diffusione della nostra storia nelle scuole”.
Giuseppe Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna): “Oggi si celebrano i risultati di un lavoro partito 30 anni fa e si raccolgono i frutti di quanto fu seminato allora. Serve investire sulla divulgazione scientifica”.
Gianfranco Porcu (Forza Italia): “Tutti vorremmo godere di più dei risultati della ricerca scientifica dell’Istar. Negli ultimi anni l’Istar organizza almeno 5 eventi all’anno, iniziative alla portata di tutti e molto interessanti”.
“L’Istar fa tanto per la valorizzazione della nostra storia giudicale che purtroppo non viene trattata nelle scuole – ha detto il Sindaco Massimiliano Sanna chiudendo il dibattito -. In questi anni l’Istar ha pubblicato tante opere dall’altissima valenza scientifica e proposto numerose iniziative di grande spessore, ma ha fatto anche tantissima opera di divulgazione nelle scuole. Il lavoro che si sta facendo è fondamentale e i frutti si vedono. Dal 2025 il contributo economico della Regione purtroppo è stato ridotto a 50 mila euro, faccio un appello alla Regione per ripristinare lo stanziamento di 100 mila euro”.
Il rendiconto è stato approvato con 12 voti a favore e 7 astenuti.
Nella seduta di ieri, il Consiglio comunale ha affrontato anche interpellanze e interrogazioni.
Maria Speranza Perra (PD) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai Consiglieri di centro-sinistra Daga, Della Volpe, Marchi, Federico, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli, sullo stato dell’area dell’ex mattatoio di via Rockefeller evidenziandone lo stato di degrado e la presenza di strutture pericolanti ed invitando la Giunta a procedere al recupero del bene. Riprendendo il testo dell’interpellanza ha chiesto informazioni aggiornate sullo stato del sequestro giudiziario dell’area, sulla predisposizione di un piano tecnico ed economico di bonifica e recupero ambientale da attuare in caso di dissequestro, sull’attivazione di tavoli o conferenze di servizi con ASL, Prefettura o Regione e sulle azioni concrete intraprese per garantire la messa in sicurezza del sito, prevenirne l’ulteriore degrado e definirne l’eventuale destinazione futura.
L’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda ha risposto spiegando che “l’area era occupata da alcune famiglie rom che, a seguito dell’incendio del 28 settembre 2023, erano state costrette a sgombrare e a trovare una nuova sistemazione. L’area era stata sottoposta a sequestro per la presenza di una discarica abusiva. Contestualmente l’Amministrazione ha lavorato alla sistemazione abitativa delle famiglie Rom. Solo dopo un anno, il 13 settembre 2024, il sito è stato dissequestrato e restituito al Comune di Oristano, consentendo all'amministrazione di avviare la fase di pianificazione operativa. Nelle more di questa restituzione, l'amministrazione ha comunque adottato misure immediate per limitare i rischi e l'accesso non autorizzato, provvedendo a murare gli ingressi e a mantenere pulite le aree esterne su via Rockefeller. Da valutazioni tecniche è emerso che l’area, così come riportato anche nell'interpellanza, presenta gravi criticità ambientali e strutturali: rifiuti bruciati, materiali potenzialmente contaminanti e strutture pericolanti. L’intervento di bonifica e riqualificazione dell'area è stato inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche, con un investimento di 5 milioni di euro. Si tratta di problematiche che richiedono interventi straordinari e non attuabili direttamente con le risorse dell’ente. Per garantire nell’immediato sicurezza e monitoraggio, abbiamo avviato le necessarie interlocuzioni con gli uffici regionali e richiesto un primo finanziamento di un milione di Euro all’Assessorato della Difesa dell’Ambiente”.
Carla Della Volpe (PD) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Obinu Maria, Federico, Marchi, Perra, Daga, Marcoli, Obinu Giuseppe, sulla partecipazione al bando regionale per la riqualificazione impianti sportivi, ricordando che al Comune sono stati concessi 300.000 euro per l’adeguamento dell’impianto e contenimento dei consumi energetici della Palestra di Torangius, 400 mila euro per la messa in sicurezza degli spazi esterni, adeguamento impianto e contenimento dei consumi energetici dell’Impianto Sportivo Palatharros, 300.000 euro per lavori di efficientamento energetico della piscina comunale e 500.000 euro per l’adeguamento dell’impianto sportivo e il contenimento dei consumi energetici del vecchio Palazzetto dello sport di Sa Rodia. Ha quindi chiesto se sia stata stipulata la convenzione di finanziamento con la Regione Sardegna, se siano stati inviati alla Regione i progetti con il livello di progettazione dichiarato in fase di istanza ed eventuale certificazione energetica pre e post intervento nei casi di progetti di contenimento dei consumi energetici, se siano stati ultimati i progetti esecutivi e quali siano i tempi dei bandi e quale sia il crono programma.
L’Assessore allo sport Antonio Franceschi ha risposto precisando che il Comune, dopo aver regolarmente partecipato all’avviso ed essere stato ammesso al finanziamento, ha firmato le convenzioni. I progetti sono in fase avanzata di predisposizione e l’esecuzione dei lavori dovrebbe completarsi entro luglio 2026 con la disponibilità delle strutture nel successivo mese di ottobre.