Consiglio comunale - Approvato il rendiconto 2024

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Via libera con 13 voti a favore, 7 contrari e un astenuto. Il ricordo dell'assemblea civica per Piero Spiga e Silvio Pulisci, scomparsi nei giorni scorsi

Data:

16 luglio 2025

Con 13 voti a favore, 7 contrari e un astenuto, il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il rendiconto della gestione esercizio finanziario 2024.

Il documento contabile presenta un risultato di amministrazione positivo di 20 milioni 494 mila euro, un utile di esercizio di 3 milioni 123 mila euro ed un patrimonio netto che sale a 105 milioni 879 mila euro. Tra le voci più importanti del rendiconto 2024 va ricordato il valore delle riscossioni per 76 milioni 542 mila euro (contro i 62 milioni 656 mila euro del 2023), quello dei pagamenti per 72 milioni 518 mila euro (contro i 58 milioni 706 mila euro del 2023), il saldo di cassa al 31 dicembre per 29 milioni 139 mila euro (nel 2023 era 21 milioni 115 mila euro), i residui attivi per 47 milioni 896 mila euro e quelli passivi per 35 milioni 41 mila euro. Il risultato di amministrazione al netto del fondo pluriennale vincolato al 31 dicembre 2024 è di 20 milioni 494 mila euro (nel 2023 era 16 milioni 982 mila euro) e si compone da 11 milioni 892 mila euro quale fondo crediti dubbia esigibilità, 215 mila euro quale fondo contenzioso, 22 mila euro per altri accantonamenti per indennità di fine mandato, da una parte vincolata per complessivi 8 milioni 101 mila euro derivanti da leggi e trasferimenti e da una parte destinata agli investimenti per 132 mila euro ed infine da una quota di avanzo libero di 128 mila euro. Le entrate correnti ammontano a 65 milioni 996 mila euro di cui: 16 milioni 628 mila euro da tributi, 31 milioni 463 mila euro da trasferimenti correnti, extratributarie per 5 milioni 630 mila euro. Le entrate per investimenti ammontano a 39 milioni 962 mila euro. Le uscite correnti sono: spese 64 milioni 195 mila euro, rimborso prestiti un milione 558 mila euro. Le uscite per investimenti ammontano a 39 milioni 897 mila euro.

Il documento contabile è stato illustrato in aula dall’Assessore al Bilancio Gigi Mureddu: “Il Rendiconto è un atto fondamentale per la vita amministrativa del nostro Comune, rappresenta la sintesi finale dell'attività dell'ente nel corso dell'anno appena trascorso. Parlare di rendiconto non significa solo analizzare cifre, ma significa rendere conto alla cittadinanza di come questa amministrazione ha gestito le risorse pubbliche, ovvero i sacrifici, le aspettative e i diritti dei nostri concittadini. Non si tratta di una semplice formalità, ma di un momento di trasparenza e verità, che ci obbliga a confrontarci con i risultati ottenuti, con ciò che è stato fatto, ma anche con ciò che ancora manca. In questo senso, il rendiconto 2024 ci racconta una realtà fatta di luci e ombre, di azioni compiute con impegno e di criticità che ancora richiedono risposte. E come assessore al bilancio, il mio primo compito è quello di fornire una lettura oggettiva e completa di questo documento, senza sconti né trionfalismi, ma con la consapevolezza che solo chi guarda le cose per quello che sono, può davvero cambiarle”.
“Dal punto di vista tecnico – ha proseguito -, il rendiconto 2024 si presenta formalmente in equilibrio: il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024 risulta positivo, con un avanzo complessivo pari a oltre 20 milioni euro, di cui tuttavia una parte rilevante è vincolata per legge o per destinazione, e quindi non immediatamente disponibile per l'azione politica dell'ente. L'avanzo libero, utilizzabile in sede di assestamento, si attesta a circa 250 mila euro. Tra gli aspetti positivi, va riconosciuto il miglioramento della capacità di riscossione, che ha superato il 83%, e l'ulteriore contenimento dell'indebitamento dell'ente, che prosegue nel solco della prudenza finanziaria. Il nostro Comune mantiene livelli di sostenibilità del debito molto al di sotto dei limiti previsti dalla normativa nazionale. Sul fronte della spesa corrente, il Comune ha rispettato gli equilibri di bilancio e garantito il funzionamento dei servizi essenziali. Il personale è stato gestito all'interno delle possibilità di spesa, pur con le ben note difficoltà legate al blocco delle assunzioni e alla carenza strutturale di figure tecniche specializzate. È stata inoltre garantita l'erogazione di servizi sociali, educativi e culturali, anche grazie alla sinergia con il terzo settore e con le partecipate, in primis Oristano Servizi. Sulla parte investimenti, la programmazione 2024 è stata particolarmente impegnativa, anche a causa della gestione dei fondi PNRR e del loro cronoprogramma stringente. Alcuni interventi strategici - come quelli relativi alla riqualificazione urbana, all'edilizia scolastica e al verde pubblico – sono stati avviati con la necessaria attenzione all'equilibrio di cassa e al rispetto dei vincoli di finanza pubblica”.
“Sul fronte degli investimenti il Comune ha saputo intercettare risorse esterne, regionali e nazionali, anche se non sempre con l'efficacia desiderata – ha ammesso l’assessore -. L'azione amministrativa ha pagato lo scotto di una macchina burocratica lenta e sovraccaricata, ma ha comunque mantenuto l'impegno su numerosi cantieri aperti o in via di avvio. Il risultato positivo di amministrazione non è frutto del caso, ma di una gestione oculata, prudente, orientata a garantire la sostenibilità nel medio-lungo periodo. Non stiamo bruciando risorse per il consenso immediato, ma stiamo cercando di preservare margini di manovra per i prossimi anni. Sul fronte delle partecipate, pur in presenza di criticità, non vi sono elementi che incidano sul rendiconto, ma è arrivato il momento di pretendere una maggiore trasparenza, efficienza e cooperazione da parte di questi soggetti, così come un recupero della funzione pubblica all'interno degli organismi di governance. Oristano Servizi e Fondazione Oristano non possono essere entità parallele che camminano per conto proprio: devono tornare a essere strumenti di attuazione delle politiche del Comune, sotto l'indirizzo chiaro e costante di questa amministrazione”.
L’Assessore Mureddu ha poi relazionato sugli interventi realizzati dai colleghi di Giunta: approvazione del PAI, imminente approvazione PUMS e PUT, rotatoria via Marroccu, corsi di formazione per disabili, sport gratuito per i bambini in difficoltà economica, attività centro anziani, prima infanzia, bando alloggi ERP, valorizzazione aree pubbliche, bonifica dall’amianto a Torre Grande, riqualificazione del Parco di viale Repubblica, Rete natura 2000, il progetto “Adotta un’aiuola”, giardinaggio delle piazze, manutenzione degli alberi, impianti di irrigazione nelle aree verdi, pulizia e decoro urbano, polizia ambientale, benessere animale e lotta al randagismo, risultati della raccolta differenziata, tante manifestazioni sportive, alcune condizionate da scarsa ricettività alberghiera, anche di livello nazionale e internazionale, lavori al vecchio palazzetto dello sport, nella palestra da boxe dell’impianto Tharros, piscina comunale, Buongiorno ceramica, restauro opere in ceramica di museo a cielo aperto, adesione all’Associazione italiana città dell’olio, attività dell’Iilab food, il grande slancio dai finanziamenti PNRR al settore lavori pubblici, la conclusione dei lavori di piazza Manno e piazza Mariano, edilizia scolastica, piazze del Sacro Cuore, Torre Grande.
Ha quindi concluso con un appello: “Riappropriamoci del senso più nobile della politica locale, è il momento di scegliere se vogliamo essere i costruttori del domani. Questo rendiconto ci consegna una scelta da cui dipende il volto della nostra città nei prossimi anni”.

Il dibattito si è aperto con l’intervento di Maria Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna): “L’intervento dell’Assessore mi ha lasciato delle domande aperte: eravamo di fronte a un elogio funebre, a una persona che non ha capito il suo ruolo e crede di essere stato nominato sindaco e non assessore, oppure eravamo di fronte a una persona che con un certo paternalismo ci vuole insegnare come si vive la vita? Il voto su quanto accaduto nel 2024 non vedo come possa cambiare il futuro come ha detto l’assessore. Dalle relazioni dei singoli assessori vedo una ordinarissima amministrazione, ad esempio nei servizi sociali e nell’ambiente, nelle attività produttive e nel commercio, sui lavori pubblici e l’urbanistica”.
Massimiliano Daga (PD) ha riferito sul lavori della Commissione bilancio che si sono conclusi con un solo voto positivo: “Questo rende evidente che non sono state superati i dissapori nella coalizione che governa la città nonostante la nomina di un nuovo assessore. In altre consiliature questo avrebbe dato l’occasione per poter riflettere e valutare la possibilità di programmare un’azione più incisiva. In questa consiliatura ha deciso di trascinarsi, vivendo alla giornata, senza un obiettivo comune, anteponendo i percorsi dei singoli agli interessi generali. Il risultato è evidente: azione amministrativa non all’altezza di un comune capoluogo, che vivacchia sulle inaugurazioni delle opere. Le azioni intraprese sono scollegate da una visione complessiva di sviluppo della città. Questo rendiconto dimostra che l’esecutivo si accontenta di una gestione ordinaria, mancano visione e coraggio”.
Gianfranco Porcu (PSDAZ): “Il rendiconto è lo specchio delle scelte politiche, in linea con le linee di programmazione, con il DUP e con le dichiarazioni programmatiche del Sindaco. Il fatto che si stia riuscendo a portare avanti i programmi mantenendo in ordine i conti significa che si sta facendo un enorme sforzo per gestire l’ordinario e lo straordinario come i cantieri del PNRR. Tenere in ordine i conti non è sufficiente, dobbiamo aumentare gli sforzi per cercare fonti di finanziamento. Altro punto è aumentare la capacità di attrazione degli investimenti privati”.
Francesca Marchi (Sinistra futura): “La bellezza sta negli occhi di chi guarda ed evidentemente abbiamo punti di vista opposti. Sono passati 3 anni, qual è il segno del vostro passaggio in città? Quale sarà il segno di ciò potrete fare nei 2 che rimangono? I numeri del rendiconto sono di segno positivo, ma da questi numeri non vedo alcuna visione strategica. L’impronta politica di questa maggioranza è impalpabile: siete sempre in balia dei numeri, spesso insufficienti per portare avanti le vostre idee. Nascondente i problemi sotto la sabbia. Mi preoccupa molto l’attuazione del PNRR, se gli interventi non saranno completati entro 12 mesi si dovrà far fronte con fondi comunali. Siamo pronti a questa eventualità?”.
Sergio Locci (Aristanis): “In questo atto di bilancio dobbiamo verificare se c’è l’effettiva realizzazione di quanto questa maggioranza ha programmato. Dai dati del rendiconto vediamo che c’è un deficit nella riscossione. Il fondo crediti di dubbia esigibilità sta diventando una voce corposa. Abbiate il coraggio di fare una programmazione anche in termini di risorse umane, potenziate l’ufficio Europa e l’ufficio legale, per un ente adeguato alle esigenze della città”.
Fulvio Deriu (FDI): “Faccio un plauso a tutti gli assessori per l’impegno profuso nell’anno passato. Molti parlano di crisi, ma non vedo alcuna crisi. Hanno descritto il mio partito come presunti tagliatori di testa, ma come partito strutturato non abbiamo intenzione di promuovere alcuna azione in questo senso. La maggioranza ha attraversato momenti di critica, ma per quanto ci riguarda continueremo a sostenere il sindaco e questa maggioranza”.
Carla della Volpe (PD): “Ci sono elementi preoccupanti sulle società partecipate e controllate. Non risultano approvati i bilanci 2023 e 2024 e dalla Oristano servizi si registra una perdita di 89 mila euro. Il rapporto Crenos sull’economia della Sardegna ha evidenziato che Oristano si conferma virtuosa sulla raccolta differenziata, mentre è in grande difficoltà su tutti gli altri settori: è l’unica provincia che non cresce in presenza in termini di presenze turistiche. Questo rendiconto arriva in ritardo per i problemi in maggioranza che dal primo giorno sopravvive e latita su troppi temi. Questa consiliatura è finita anche se vi trascinerete ancora per 2 anni”.
Umberto Marcoli (Alternativa sarda progetto Sardegna): “Bisogna dare atto alla Giunta attuale di avere dato corso alla programmazione della Giunta precedente garantendo la continuità amministrativa che permette di portare a termini i progetti del PNRR. Questa è una città che non cresce, anziana, che ha perso lo spirito che l’ha portata ad essere la quarta provincia della Sardegna. Questa Giunta non ha una politica di indirizzo. Tutti i lavori sono in capo ad amministrazioni precedenti. La città non riesce ad alzare l’asticella in quanto capoluogo di provincia”.
Antonio Iatalese (UDC): “Approviamo un rendiconto in ordine che rispetta le regole contabili. L’avanzo di amministrazione per quanto cospicuo è per la gran parte vincolato. C’è da pensare seriamente alla nostra capacità di riscossione. La copertura dei servizi a domanda individuale rimane ancora sotto il 50%. Dobbiamo aprire una discussione sulle società partecipate Oristano servizi e Fondazione Oristano”.
Giuliano Uras (Oristano al centro): “Oggi avremmo dovuto fare un confronto tra quanto scritto nel DUP e quanto riportato nel rendiconto e fare un bilancio di cosa è stato realizzato e cosa non è stato portato a termine. Non lo abbiamo fatto. I numeri sono indicatori di qualcosa di molto complesso. Eppure il rendiconto è il momento politico più importante di un’amministrazione se affrontato con serietà. C’è una crisi politica generale che parte dalla Regione e scende a tutti i livelli, un sistema regionale che non tutela tutti allo stesso modo, è una crisi di sistema che tocca tutti, è una crisi di identità, di capacità amministrativa, di leadership, di know-how. Possibile che nessuno sappia parlare seriamente di questa crisi e invece si concentri semplicemente e alimenti una denigrazione su un’amministrazione che è di tutti”.
Per il Sindaco Massimiliano Sanna “il rendiconto non è solo il consuntivo finanziario dell'anno trascorso. Non ci troviamo di fronte a un semplice passaggio tecnico previsto dal testo unico degli enti locali. Il rendiconto al 31.12 rappresenta la sintesi concreta del nostro operato, delle scelte compiute e delle politiche attuate tenendo conto del programma elettorale e delle linee programmatiche di mandato. Partiamo dal dato centrale: il risultato di amministrazione del 2024 si chiude con un risultato positivo di Euro 20.494.196,72, un incremento rispetto al 2023 di 3.5 milioni di Euro. Questo è un risultato importante che non va letto come un semplice saldo, ma come sintesi di una gestione attenta, rigorosa e coerente. Questo risultato è frutto di una visione politica ben precisa: rigore nei conti per evitare il disavanzo che vincola il bilancio nella spesa e nei fondi, ma anche capacità di investire nel territorio e finalmente poter programmare con serietà e concretezza, politica – amministrativa il futuro della città. All'interno del risultato positivo troviamo: 12.1 milioni di Euro accantonati, di cui 11.8 milioni destinate al fondo crediti di dubbia esigibilità a tutela dell'equilibrio futuro dell'Ente; 8.1 milioni vincolati da norme, trasferimenti e finanziamenti specifici; 151 mila Euro di avanzo libero che potrà essere destinato con maggiore flessibilità a risposte tempestive per i bisogni emergenti; 132 mila Euro destinati ad investimenti. La copertura totale di tutti i vincoli dimostra che non vi è disavanzo da ripianare come invece accaduto fino al 2022 (ripianato nel 2023 con 5.1 milioni e nel 2024 per 2.6 milioni per coprire la spesa per la discarica di Pauli Mattauri). Un altro dato chiave: il bilancio si chiude con un avanzo di oltre 8 milioni di Euro. Significa che abbiamo finanziato scuole, trasporto e mensa scolastica, sociale, cultura senza mai ricorrere all'anticipazione di tesoreria o a un disavanzo tecnico. Ciò dimostra la nostra efficienza e la capacità di coniugare qualità e sostenibilità della spesa pubblica. Nel dettaglio nel 2024 abbiamo registrato: entrate tributarie per 16.6 milioni di Euro; trasferimenti correnti per 31.4 milioni di Euro; entrate extra tributarie per 5.6 milioni di Euro; entrate in conto capitale per oltre 27 milioni di Euro. Il fondo pluriennale vincolato al 31.12.2024 ammonta a 21,5 milioni di Euro, rappresenta progetti avviati e già finanziati. Significa che il Comune ha realizzato progetti concreti che avranno copertura e continuità nei prossimi anni, parliamo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PINQUA, Rigenerazione Urbana, programmazione territoriale, Oristano ovest etc. Nel 2024 siamo riusciti a ridurre i residui passivi da oltre 28 milioni a 9,6 milioni di Euro, questo significa che abbiamo dato seguito agli impegni, che i progetti sono stati tradotti in spesa, in cantieri, in servizi. Il livello di indebitamento rimane contenuto nel 2024: abbiamo acceso prestiti per soli 700 mila Euro. Il conto economico si chiude con un utile di Euro 3.123.502 (che incrementa il patrimonio netto). Pertanto il nostro patrimonio netto raggiunge 105 milioni 879.356 Euro. È un dato che attesta la solidità economica e patrimoniale del nostro ente. Significa che il Comune è in grado di affrontare il futuro con risorse adeguate senza gravare ulteriormente sui cittadini, mantenendo la capacità di investimento ed intervento nelle aree prioritarie. Abbiamo gestito correttamente il personale (assumendo con vari concorsi gli impiegati, ricomponendo il cantiere comunale, investendo con i progetti Lavoras) mantenendo un livello di indebitamento contenuto e proseguendo il monitoraggio delle partecipate, evitando esposizioni pericolose”.

Dopo la replica dell’Assessore Mureddu, per dichiarazioni di voto sono intervenuti Maria Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna), Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) secondo cui “la crisi è sempre stata evidente, dalla campagna elettorale, al primo anno di mandato per arrivare a oggi. Chi non vede questa crisi mente a sé stesso, ma non può mentire alla città. Avete deciso di vivacchiare da qui a fine mandato”, Carla della Volpe (PD), Fulvio Deriu (FDI), Sergio Locci (Aristanis), Gianfranco Porcu (Psdaz), Francesca Marchi (Sinistra futura), Umberto Marcoli (Alternativa sarda progetto Sardegna) e il Sindaco Sanna.
Al voto, il rendiconto è stato approvato con 13 voti a favore (maggioranza), un astenuto (Locci) e 7 contrari (minoranza di centro-sinistra).

La seduta del Consiglio comunale, nell’aula consiliare della Provincia, si era aperta con un ricordo di Piero Spiga e Silvio Pulisci, scomparsi nei giorni scorsi.

Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Marcoli, Obinu Giuseppe, Della Volpe, Perra, Daga, Marchi e Federico sulla disinfestazione di blatte e zanzare” chiedendo di conoscere i motivi del ritardo nell'avvio della disinfestazione, i piani e le tempistiche previste per l'intervento di disinfestazione e quali misure preventive siano state adottate per evitare il proliferare di blatte e zanzare.
L’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda ha risposto ricordando che la competenza sulle disinfestazioni è in capo all’Amministrazione Provinciale. Rispondendo ai quesiti posti ha spiegato che non risulta alcun ritardo nell’esecuzione degli interventi: “La disinfestazione a cura della Provincia avviene secondo un processo continuo, da gennaio a dicembre con due interventi mensili per ciascun itinerario. È fondamentale sottolineare che i focolai spesso sono presenti in ambienti privati e possono contribuire significativamente alle infestazioni. Per questo motivo, i cittadini sono invitati ad adottare comportamenti adeguati, eliminando ogni forma di acqua stagnante nei propri giardini e aree private, che favoriscono la proliferazione delle zanzare. Vengono realizzati due tipi principali di intervento: larvali e adulticidi. Gli interventi preventivi mirano a colpire le zanzare nella loro fase larvale, impedendone lo sviluppo. I trattamenti adulticidi non possono essere considerati un mezzo di lotta preventiva. La loro applicazione è limitata a situazioni specifiche, in risposta a segnalazioni dell’Autorità Sanitaria riguardante la presenza del Virus West Nile in alcuni volatili e in trappole per zanzare posizionate in diverse aree della città. In questi giorni la Provincia sta intervenendo a Donigala, Nuraxinieddu, Silì e Massama. Relativamente alle blatte, una volta verificata la presenza si interviene tramite utilizzo di insetticidi nei pozzetti fognari della rete comunale. Un secondo intervento viene effettuato dopo 15/20 giorni. Non esistono trattamenti preventivi contro le uova”.
Maria Obinu ha replicato obiettando che “la situazione in città non quella che viene descritta dall’Assessore. Se realmente sono stati realizzati tutti gli interventi elencati non c’è stata adeguata comunicazione ai cittadini”.

L'Assessore Mureddu illustra il rendiconto 2024
L'Assessore Mureddu illustra il rendiconto 2024

Ultimo aggiornamento: 16/07/2025, 11:09