Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus responsabile di Covid-19 il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sentiti i Presidenti delle Regioni interessate, ha firmato l'Ordinanza che individua le Regioni che in base all’analisi dei dati epidemiologici sulla diffusione dell’epidemia e agli scenari di rischio certificati nel report dell’Istituto superiore di sanità, passano dall'area gialla a quella arancione e rossa (rischio alto, livello 3 l'area arancione; rischio alto, livello 4 l'area rossa). Le misure previste dall'Ordinanza entrano in vigore l'11 novembre 2020.
Nello specifico in base alla nuova Ordinanza:
- entrano nell'area arancione le Regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria
- entra nell'area rossa la Provincia Autonoma di Bolzano.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni nelle diverse aree è attualmente la seguente:
- area gialla: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto
- area arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria
- area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.
ZONE GIALLE
Le norme valide nelle zone gialle Italia, dunque anche in Sardegna, fino al 3 dicembre, sono le seguenti:
- Limitazione alla circolazione delle persone, il coprifuoco, dalle 22 alle 5: consentiti in questa fascia oraria esclusivamente gli spostamenti "per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute".
- Chiusura di mostre e musei, che si aggiunge a quella di teatri e cinema già disposta dal precedente Dpcm.
- Didattica a distanza al 100% alle superiori, salvo attività di laboratorio in presenza. Scuola in presenza alle media e alle elementari ma con uso obbligatorio di mascherina anche quando si è seduti al banco, salvo che per i bimbi al di sotto dei sei anni.
- Bar e ristoranti chiusi alle 18, possibilità di ristorazione da asporto fino alle 22 e con consegna a domicilio fino alle 24.
- Centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, punti vendita di alimentari, tabacchi ed edicole al loro interno.
- Mezzi pubblici, il coefficiente massimo di riempimento sui mezzi di trasporto locale e trasporto ferroviario regionale è del 50%. Fa eccezione il trasporto scolastico.
- Stop allo svolgimento di prove preselettive e procedure concorsuali pubbliche e private, e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni.
- Restano chiuse le palestre, le piscine, le sale giochi e scommesse. Restano aperti i parrucchieri e i servizi alla persona.
- Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione".
- Resta "fortemente raccomandato" a tutti, nell'arco dell'intera giornata, di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.
- C'è la possibilità, anche nelle Regioni considerate più a basso rischio, di disporre eventuali zone rosse da chiudere per stroncare eventuali focolai.
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