Al Foro Boario Alex Braga: lezione e performance di musica, tecnologia e digitale

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A contorno della mostra "Hope Around. New York Graffiti", sabato 6 dicembre appuntamento con un pioniere dell'intelligenza artificiale

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04 dicembre 2025

A Oristano, nuove iniziative si apprestano ad accompagnare la mostra "Hope Around. New York Graffiti", allestita dallo scorso luglio al Foro Boario nell'ambito del ventisettesimo festival Dromos con la curatela della critica d'arte e docente Fabiola Naldi. Prorogata fino all'11 gennaio in virtù del successo ottenuto nei mesi passati e in accordo con l'amministrazione comunale, la Fondazione Oristano e la Pinacoteca Carlo Contini, l'esposizione - che offre uno straordinario affresco del graffitismo americano attraverso quarantadue opere su tela provenienti dalla collezione privata di Pietro Molinas Balata - si propone ora come un'occasione di approfondimento e dialogo attraverso una serie di appuntamenti collaterali, studiati e condivisi con la nuova direttrice della Pinacoteca, Silvia Loddo, in programma a partire già da questo sabato (6 dicembre): protagonista un pioniere nel campo dell'intelligenza artificiale, l'artista, musicista e produttore Alex Braga, atteso da due diversi impegni nel pomeriggio al Foro Boario: alle 17.30 "Dall'osso all'AI", una lezione interattiva per ripercorrere la storia dell'umanità, usando la musica come metafora per cercare di capire dove siamo oggi e dove ci potrebbe portare la rivoluzione dell'intelligenza artificiale; a seguire, alle 19.30, "Tecno conscienza", un esperimento collettivo di tecno resistenza, una performance di trenta minuti che unisce suoni, immagini e un mantra pensato per attivare un processo di consapevolezza digitale. Un vespro laico e futuribile, costruito come meditazione guidata, in cui il pubblico diventa parte integrante di un'esperienza condivisa.

La presenza a Oristano di Alex Braga segue di un mese l'uscita del suo nuovo lavoro audiovisivo "We Are Technology", presentato lo scorso 31 ottobre in anteprima mondiale a Paratissima, l'hub culturale torinese dedicato alla promozione e alla valorizzazione dell'arte contemporanea, durante Artissima. Girato dentro il supercomputer Leonardo di Cineca, "We Are Technology" rappresenta il primo capitolo di una "natura morta quantistica", un poema visivo dedicato alla relazione profonda e a tratti contraddittoria tra l'essere umano e la tecnologia.

Pioniere dell'intelligenza artificiale applicata all'arte, Alex Braga ha sviluppato, insieme ai professori Francesco Riganti e Antonino Laudani dell'Università Roma Tre, A-MINT, ecosistema di AI adattiva capace di interagire in tempo reale con performer e musicisti.
Le sue opere sono state accolte da festival e istituzioni di riferimento come Ars Electronica (con nomination al premio Stars), Mutek, Sonar, ADE, Google Arts & Culture Center, Centre Pompidou, RomaEuropa Festival, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Macro. Il suo album "Spleen Machine" (2019) è stato inserito da Rolling Stone Italia tra i dieci dischi più influenti realizzati con l'AI. Con Robert Lippok ha firmato "Automatic Impermanence", installazione e performance presentata nella mostra Ipotesi Metaverso. Ha composto colonne sonore per film come "Flesh Out" e per il progetto immersivo internazionale "Inside Dalí". È direttore artistico dell'Arts for Future Festival di Firenze e curatore di Music4Climate, programma della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite.

Il doppio appuntamento di sabato 6 dicembre con Alex Braga apre dunque una serie di iniziative in programma al Foro Boario nelle prossime settimane. Fra queste un laboratorio didattico curato dagli operatori museali della Fondazione Oristano con il coinvolgimento dei volontari del Servizio Civile e tre workshop organizzati da Dromos in collaborazione con la Pinacoteca Carlo Contini e CresciScuola, azienda innovativa che supporta la trasformazione della scuola attraverso la formazione digitale, tramite l'approccio learning by doing: un workshop di disegno creativo, un laboratorio su Suono e Tecnologia, e uno dedicato invece alla relazione diretta tra riuso creativo, sostenibilità e innovazione musicale.

Ci sarà spazio anche per il teatro, fra gli appuntamenti collaterali alla mostra: il 14 dicembre il Foro Boario ospiterà infatti "A 1000 ways: un'assemblea", terzo di un trittico di spettacoli ideati dagli americani 600 Highwaymen (Abigal Browde & Michael Silverstone) e prodotto nell'edizione italiana da Sardegna Teatro: uno spettacolo che coinvolge attivamente gli spettatori. Guidati da una partitura di istruzioni, domande, suggerimenti e indicazioni fisiche, delle persone che non si sono mai incontrate, costruiscono una serie di performance l'uno per l'altra. "Questo evento – dichiara la direttrice Silvia Loddo – apre un nuovo e importante percorso di collaborazione tra la Pinacoteca comunale e Sardegna Teatro, che conferma le potenzialità del Foro Boario come spazio espositivo multidisciplinare in cui diversi linguaggi artistici si incontrano e entrano in dialogo". Lo spettacolo è aperto a un numero massimo di 20 spettatori. Sono previste tre repliche. Per info e prenotazioni si può contattare il numero 340 494 6047 o scrivere a ambra@sardegnateatro.it.

Già in agenda per sabato 20 anche un incontro con Sophie Bramly, la fotografa, produttrice e regista televisiva francese considerata una precorritrice nel campo digitale e nota in particolare per le foto sull'hip-hop realizzate a New York nei primi anni Ottanta, per la creazione di "Yo!", il primo programma televisivo hip-hop in lingua inglese trasmesso in tutta Europa su MTV Europe tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta — e per aver sviluppato nel 2006 un progetto dedicato alla sessualità femminile.

Nel frattempo, e in attesa di svelare gli altri appuntamenti previsti, la mostra "Hope Around. New York Graffiti" rimane visitabile ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il biglietto d'ingresso costa 5 euro. Il prolungamento dell'esposizione fino all'11 gennaio rappresenta un riconoscimento al valore del progetto, che ha saputo unire rigore curatoriale e partecipazione collettiva, riportando al centro il dialogo tra arte e territorio. "Hope Around. New York Graffiti" si conferma così come una delle più significative esposizioni di arte contemporanea presentate in Sardegna negli ultimi anni.

Per informazioni si può contattare la segreteria del festival Dromos al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all'indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.

La mostra "Hope Around. New York Graffiti" è organizzata dall'associazione culturale Dromos e il Comune di Oristano con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di Sardegna e Fondazione Oristano.

Locandina Alex Braga
Locandina Alex Braga

Ultimo aggiornamento: 04/12/2025, 16:31