Derivati - Il Comune avvia un'azione legale contro la BNL per la risoluzione del contratto

L’obiettivo dell’azione legale è ottenere la dichiarazione di nullità, l’annullamento e/o la risoluzione per grave inadempimento dei contratti

Data:
12 novembre 2013

Il Comune di Oristano avvia un’azione legale nei confronti della BNL per i contratti di derivati stipulati tra il 2005 e il 2006.

La decisione è stata formalizzata con una delibera della Giunta Tendas che autorizza “ogni opportuna azione giudiziaria nelle adeguate sedi per la tutela delle ragioni del Comune di Oristano riguardo i contratti derivati in essere e rinegoziati con la Banca Nazionale del Lavoro”. L’obiettivo dell’azione legale è ottenere la dichiarazione di nullità, l’annullamento e/o la risoluzione per grave inadempimento dei contratti.

Alla decisione si è giunti dopo una lunga e attenta analisi dei rapporti instaurati con l’istituto di credito (il primo contratto è del 2005 con un nozionale di 20 milioni 234 mila Euro e il secondo del 2006 con un nozionale di 29 milioni 511 mila Euro). Oltre agli uffici comunali i contratti sono passati sotto la lente di ingrandimento della società di analisi finanziaria Martingale Risk e del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Cagliari, che avevano messo in evidenza le condizioni di svantaggio che il contratto di derivati produceva a carico del Comune, e, per gli aspetti legali, dell’avvocato Dionigi Scano che ha messo in chiaro i troppi difetti del contratto vigente.

In particolare, la perizia della Martingale Risk – specializzata nell’analisi quantitativa dei prodotti finanziari, specialmente di quelli derivati – conferma e approfondisce gli squilibri economici e le criticità del prodotto venduto al Comune dalla BNL.

“Già nel 2005, da capogruppo dei DS, in Consiglio comunale, denunciammo i pericoli derivanti da uno strumento finanziario come questo - osserva il Sindaco Guido Tendas -. Oggi, dobbiamo intervenire per eliminare quei rischi che espongono l’ente troppo apertamente”.

“La rischiosità futura è una delle cause che più ci ha preoccupati sin dal momento dell’insediamento di questa amministrazione – ha aggiunto l’Assessore al Bilancio Giuseppina Uda -. E ogni approfondimento fatto ci porta a ritenere molto elevata questa rischiosità. Abbiamo il dovere di salvaguardare l’istituzione e difenderne l’integrità del bilancio. Purtroppo questa è stata un’operazione imprudente di chi non ha pensato al futuro dell’ente, ma solo all’immediato”.

Prima di arrivare alla decisione di ricorrere alle vie legali il Comune ha avviato una serie di contatti per valutare insieme alla BNL il possibile ricorso a una transazione. Un tentativo infruttuoso anche perché le richieste dell’Istituto di credito non erano accettabili per l’ente perché eccessivamente onerose e ingiusitificate.

La perizia della Martingale Risk alla base della decisione della Giunta Tendas fa emergere che a carico del Comune esistono costi impliciti per più di un milione e mezzo di Euro.
La presenza di costi impliciti o occulti è considerato da parte della recente giurisprudenza come una causa di nullità.

La conseguenza di una eventuale dichiarazione di nullità sarebbe quello di travolgere tutti gli effetti del contratto dalla sua sottoscrizione con la reciproca restituzione di quanto ricevuto da parte dei contraenti salva la liquidazione di danni e spese.

Nella causa contro la BNL il Comune si è affidato all’avvocato di Cassazione Sisto Manzi, esperto nel settore del diritto finanziario già impegnato nella difesa dei risparmiatori azionisti in casi come Parmalat, Cirio, e Bond Argentini. L’avvocato Manzi ha già assistito numerosi comuni Italiani in cause su contratti di prodotti finanziari derivati (Cassino, Rieti, Itri, Ordona, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Marradi, Terracina, Alghero) favorendo transazioni favorevoli per gli enti come nel caso del Comune di Cassino contro JP Morgàn.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:33