Legambiente - Ecosistema Urbano, Oristano ancora in cima alle classifiche
Oristano è tra le prime venti città d’Italia per la qualità dell’ecosistema urbano. L’indagine sulle città sotto gli 80 mia abitanti è stata condotta da Legambiente e Ambiente
Data:
17 ottobre 2011
Oristano è tra le prime venti città d’Italia per la qualità dell’ecosistema urbano. L’indagine sulle città sotto gli 80 mia abitanti è stata condotta da Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con il Sole 24 Ore in occasione della 18esima edizione dell'indagine Ecosistema urbano, il monitoraggio annuale sullo stato di salute di 104 centri urbani italiani.
Quest'anno la classifica è stata suddivisa in tre fasce, a seconda della popolazione.
Tra le città medie Cagliari si piazza al 24esimo posto, Sassari al 26esimo nel gruppo guidato da Bolzano, Trento e Parma.
Nella classifica delle città piccole Nuoro e Oristano rientrano tra le prime venti, con il capoluogo barbaricino che occupa il 16esimo posto, seguita al 17esimo dall'altro capoluogo di provincia sardo. In testa figurano Belluno, Verbania e Aosta.
L'indagine ha attribuito un punteggio a ogni città in base a sette indicatori: rifiuti, aria, acqua, trasporti, ambiente, energia e pubblica amministrazione e aziende.
Oristano e Nuoro sono ai primi posti nelle due tabelle che sintetizzano le politiche in materia di rifiuti.
La raccolta differenziata al 65,3% colloca Oristano al terzo posto fra quelle sotto gli 80mila abitanti, mentre Nuoro è sesta con il 62,4%. Nei due capoluoghi di provincia anche la produzione pro capite di rifiuti urbani risulta contenuta: 432,4 chili pro capite l'anno a Nuoro, che quindi si guadagna il secondo posto, e 476,9 a Oristano, che occupa l'ottavo posto.
Cagliari e Sassari non vanno altrettanto bene: la prima, con una raccolta differenziata del 32,1% (dato del 2010), è solo 31esima fra le città medie, la seconda è 33esima con il 31,5%. Sassari ha però una produzione di rifiuti urbani pro capite più contenuta (522,7 chili l'anno), che la colloca al decimo posto, mentre Cagliari è 24esima, con 613 chili pro capite annui.
Qualità dell'aria - A Cagliari, Nuoro e Oristano, il rischio ozono è vicino allo zero, dato che colloca le tre città ai vertici delle rispettive classifiche. È un po' più alto a Sassari, che figura al sesto posto. Le emissioni pericolose di biossido di azoto non sono trascurabili nelle due città sarde più grandi: 36,7 microgrammi per metro cubo l'anno in media a Sassari (19esima) e 37,3 a Cagliari (22esima), mentre Oristano, con appena 17, figura al primo posto della classifica delle piccole città (Nuoro è 23esima con 39). Il capoluogo barbaricino, invece, si segnala per la bassa quantità di polveri sottili (prima in classifica con un valore di 15,5), mentre Oristano è 16esima con 26,7. La qualità dell'aria è buona anche a Sassari, sesta con 24,3 microgrammi per metro cubo (valore medio annuo) di polveri sottili, a differenza di Cagliari, che con 32,4 è 27esima.
Gestione dell'acqua - Cagliari non brilla neppure con un consumo di 182,2 litri pro capite al giorno, la città è 32esima (su 44 città medie), mentre Sassari è 12esima, con 143,7. Qui, tra l'altro, si spreca poca acqua: la differenza tra l'acqua immessa e quella consumata è del 23%, dato che colloca Sassari al decimo posto. Il dato di Cagliari, invece, non è disponibile, mentre quelli di Oristano e Nuoro risalgono al 2009 e non sono confrontabili con quelli, piu' recenti, delle altre città.
Cagliari, però, si distingue, ed è al primo posto, per la capacità di depurazione, così come Oristano, mentre Sassari è solo 19esima.
Trasporti - Dall'analisi emergono dati contrastanti. Tutte e quattro le città sarde denunciano un alto numero di vetture circolanti ogni 100 abitanti, che le fanno scivolare verso il basso nelle rispettive classifiche: 63 a Sassari, 66 a Cagliari, 65 a Oristano e 70 a Nuoro. Più contenuto risulta il numero di motocicli circolanti ogni 100 abitanti: nove a Cagliari (che così è quinta), 10 a Sassari (tredicesima), sette a Nuoro (seconda nella classifica delle piccole città) e otto a Oristano (sesta). Cagliari si distingue, però, anche per l'alto utilizzo dei mezzi pubblici: è quarta fra le città medie con 160 viaggi per abitante effettuati in un anno. Addirittura è prima per disponibilità di bus. L'indice che sintetizza la mobilità sostenibile finisce per attribuire al capoluogo sardo il nono posto, contro il 34esimo di Cagliari.
L'indicatore Ambiente, che comprende l'estensione di alberi e giardini, aree verdi totali, isole pedonali, ztl, piste ciclabili e la ciclabilità, premia Cagliari per estensione del verde (secondo posto) e Nuoro e Oristano per le isole pedonali (rispettivamente quarto e 13esimo posto), ma in generale le quattro città sarde si collocano negli ultimi 10-15 posti delle rispettive classifiche. Nella voce Energia le quattro città sarde scivolano nella parte bassa della classifica, per gli alti consumi elettrici per usi domestici e lo scarso ricorso al solare fotovoltaico, con l'eccezione di Cagliari, 16esima con 0,94 Kw installati su edifici comunali ogni mille abitanti. Va meglio nella classifica sulla diffusione dei pannelli solari: Cagliari è nona, Sassari dodicesima, ma l'indice sintetico che riguarda le politiche basate su risparmio energetico, fonti rinnovabili e altri fattori finisce per penalizzare entrambe. Va male, sotto quest'aspetto, anche per Nuoro e Oristano.
Poco o per niente diffuse, infine, risultano le certificazioni ambientali Iso 14001 (le quattro città sarde sono agli ultimi posti per diffusione), mentre Sassari (19esima) si distingue per pianificazione e partecipazione ambientale. L'indagine ha anche compilato una pagella della capacità di risposta delle amministrazioni alle schede inviate da Legambiente per preparare il dossier di quest'anno. Sassari si è distinta, piazzandosi al 12esimo posto, mentre Cagliari figura solo al 21esimo. Peggio hanno fatto Oristano, 29esima tra le piccole città, e Nuoro, solo 35esima.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:33
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