Italia 150 – Cerimonia di donazione del Cimitero di Guerra di Asiago dedicato alla Brigata Sassari

Domani mattina, nel corso di una cerimonia in programma a Cagliari, all’Hotel Mediterraneo a partire dalle 10,30, la Comunità di Asiago donerà al Comune di Oristano e ad altri comuni sardi l’area

Data:
16 dicembre 2011

Domani mattina, nel corso di una cerimonia in programma a Cagliari, all’Hotel Mediterraneo a partire dalle 10,30, la Comunità di Asiago donerà al Comune di Oristano e ad altri comuni sardi l’area dell’antico cimitero di guerra di Casara Zebio dove sono sepolti i fanti della Brigata Sassari che hanno combattuto nella Prima guerra mondiale.

L’iniziativa segue quelle che da qualche anno sull’Altopiano dei “Sette Comuni”, in provincia di Vicenza, sono in corso attraverso il di recupero dei siti storici della Prima Guerra Mondiale.
Il conflitto, 93 anni fa portava a compimento il progetto risorgimentale dell’Unità d’Italia, alla cui realizzazione la Sardegna diede un contributo notevole attraverso il tributo di gloria e di sangue offerto dalla Brigata Sassari, che su quelle montagne visse i momenti epici che ispirarono i racconti di Emilio Lussu nelle pagine del suo celebre libro.
Con l’obiettivo di recuperare il patrimonio storico della gloriosa Unità, le cittadine venete di Asiago e Foza e quelle sarde di Tempio Pausania, Sinnai e Armungia, tra loro legate dalle origini e dalla storia della Brigata “Sassari”, hanno nel frattempo dato vita ad un Comitato Permanente attorno al quale affluiscono, di volta in volta, i Comuni di origine dei soldati sardi caduti sull’Altopiano, coordinati dal Sindaco del Comune di Armungia Ing. Antonio Quartu (paese di origine del Capitano Emilio LUSSU) che svolge il ruolo di Comune capofila.

Un primo grande risultato è stato raggiunto nel 2007 con il recupero di uno dei cimiteri di guerra della Brigata “Sassari” sito in località Casara Zebio, nel territorio di Asiago, dove la ricerca storica svolta dal Luogotenente Antonio Pinna, Direttore del Museo Storico della Brigata Sassari, ha consentito di individuare i 218 Sassarini, provenienti da 131 Comuni della Sardegna, che nell’area cimiteriale trovarono sepoltura.
Con tre lotti di intervento, tra il 2003 e il 2007, grazie alla sensibilità dei Comuni che hanno aderito al progetto, è stata recuperata l’antica area cimiteriale, attraverso l’esecuzione delle opere di bonifica del terreno, sul quale sono stati sistemati 218 cippi a croce, in legno di larice, completi di targhe di ottone riportanti i dati anagrafici dei Caduti.
In segno di riconoscenza verso i giovani Sardi caduti per la libertà di quelle lontane terre, il Comune di Asiago ha deliberato di donare (in forma di concessione rinnovabile ogni 100 anni) l’area del cimitero ai Comuni della Sardegna e tra questi anche Oristano che hanno aderito al progetto: un pezzo di Sardegna a 1.600 metri di quota, dove tutto l’anno sventolano, ai lati del Tricolore, la Bandiera Sarda e quella Veneta.

La cerimonia di consegna ufficiale, che si inserisce nel contesto celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, si svolgerà presso l’Hotel “Mediterraneo, a Cagliari, la mattina del 17 dicembre, con inizio alle 10,30, alla presenza dei Presidenti della Regione Sardegna Ugo Cappellacci e Veneto Luca Zaia, del Comandante del Distaccamento Brigata Sassari, delle Autorità locali, dei Sindaci veneti di Asiago e Foza e dei Sindaci dei 131 Comuni della Sardegna che hanno aderito all’iniziativa. Tra loro anche il Commissario straordinario del Comune di Oristano Antonello Ghiani.

Nel corso della cerimonia il Luogotenente Pinna, consulente storico del Comitato dei Comuni della Sardegna, illustrerà le fasi salienti delle attività svolte e un progetto che, attraverso il recupero delle vestigia della Grande Guerra ubicate nel territorio di Monte Zebio, mira alla realizzazione di un Museo all’Aperto di elevato valore didattico e morale (soprattutto a favore delle Scuole sarde interessate ai viaggi di istruzione) del quale il Cimitero della Brigata “Sassari”sarà parte integrante.

L’iniziativa sarà resa ancora più interessante con la realizzazione nell’area museale di un parco letterario, nel quale saranno riportati, a integrazione dei testi storici, brani della memorialistica di guerra di scrittori e poeti appartenenti alle diverse nazionalità europee che, per opposte ragioni, si fronteggiarono su quelle montagne. Tra questi potrebbero trovare spazio anche i memorialisti della Brigata “Sassari”, che furono protagonisti degli eventi: il Capitano Emilio Lussu, da Armungia; il Tenente Alfredo Graziani, da Tempio Pausania; il Capitano Giuseppe Tommasi, da Mogoro; il Tenente Leonardo Motzo, da Bolotana.

Lo scopo del progetto è di evidenziare, nel contesto internazionale del Museo all’aperto di Monte Zebio, il grande contributo offerto dalla Sardegna all’Unità Nazionale, e di salvare prima che il tempo cancelli ogni traccia lo straordinario scenario storico, dove migliaia di giovani sardi vissero un intero anno della loro vita, dove trovarono sepoltura centinaia di ragazzi che non rividero più il cielo dell’Isola, dove le genti di Sardegna - per la prima volta insieme – riscoprirono nell’ora del pericolo il senso di appartenenza e l’orgoglio di un Popolo finalmente unito e coeso.
Un grande patrimonio di valori da trasmettere alle nuove generazioni, attraverso l’interesse degli Istituti Scolastici della Sardegna alla visita dei luoghi della Storia, scritta su quelle montagne con il sacrificio e il valore della nostra Gente.

 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:33