Eleonora d'Arborea protagonista a Pisa
Un seminario di studi e un concerto letterario nello suggestivo scenario dell’Abbazia di San Zeno a Pisa. Il tema: “Eleonora d’Arborea, una statista della Sardegna”. La Giudicessa
Data:
02 aprile 2009
Un seminario di studi e un concerto letterario nello suggestivo scenario dell’Abbazia di San Zeno a Pisa. Il tema: “Eleonora d’Arborea, una statista della Sardegna”.
La Giudicessa ancora una volta è stata al centro di un’iniziativa degli emigrati sardi che hanno voluto approfondire la storia degli Arborea, quella della Sardegna medievale e scoprire l’attualità della Carta de Logu. Per molti di loro è stata un’occasione d’oro per scoprire un personaggio la cui storia per molti versi è ancora poco conosciuta.
L’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda di Pisa in collaborazione con il Comune di Oristano e il patrocinio del Comune di Pisa, della Federazione delle associazioni sarde in Italia, della Regione Sardegna e del Consiglio cittadino delle Pari opportunità di Pisa, ha organizzato l’iniziativa nell’ambito del Marzo delle donne.
A parlare della Giudicessa sono state chiamate il Sindaco di Oristano Angela Nonnis e Pupa Tarantini, Presidente della Commissione comunale per le pari opportunità e appassionata studiosa della vita di Eleonora d’Arborea, ma il seminario è stato animato dagli interventi di Giovanni Deias e Pierangela Deriu (Presidente e Vice presidente dell’Associazione Grazia Deledda), Titina Maccioni (Presidente del Consiglio comunale di Pisa) e Marilù Chiofalo (Assessore alle Pari opportunità del Comune di Pisa).
L’Associazione culturale Grazia Deledda, che ha appena festeggiato i 10 anni di vita, è uno dei circoli dei sardi più attivi della Toscana. In estate organizza la Festa della Sardegna, ma è costantemente impegnata nell’organizzazione di mostre, manifestazioni, convegni, iniziative di solidarietà, borse di studio. Tra le altre cose ha avviato un rapporto di collaborazione con l’Ippodromo di San Rossore che potrebbe portare a importanti collaborazioni per la valorizzazione delle attività ippiche e la promozione di Oristano e della Sartiglia in Toscana.
La giornata su “Eleonora d’Arborea, una statista della Sardegna” è stata solo l’ultima delle iniziative programmate dall’associazione.
Il seminario è stato aperto da Pierangela Deriu: “Eleonora è stata una grande statista, ma è ancora poco conosciuta. Invece, la sua opera merita un approfondimento e per questo motivo abbiamo inserito questa giornata, insieme al concerto di Franca Masu, nel calendario del Marzo delle Donne. Grazie alla collaborazione dei Comune di Pisa e di Oristano possiamo offrire ai sardi emigrati in Toscana un momento di riflessione sulle norme della Carta de Logu in difesa delle donne”.
Un tema ripreso da Titina Maccioni, Presidente del Consiglio comunale di Pisa e dirigente dell’Associazione Grazia Deledda: “Eleonora non è conosciuta tanto quanto meriterebbe una donna del suo calibro che è stata capace di affermarsi in un periodo storico in cui non doveva certo essere semplice imporsi. La Carta de Logu, poi, è un documento di eccezionale importanza dal punto di vista storico e giuridico”.
L’Assessore alle Pari opportunità Marilù Chiofalo ha evidenziato l’importanza delle politiche di genere: “Il mondo delle pari opportunità a Pisa si muove grazie all’impegno dei singoli e, con il sostegno del Comune, delle associazioni. L’associazione Grazia Deledda è un’ottima partner per la promozione delle politiche di genere e con la giornata su Eleonora d’Arborea ha proposto un’iniziativa di straordinario gusto”.
“Eleonora d'Arborea è un simbolo della Sardegna nel mondo – ha osservato il Sindaco Angela Nonnis -. Non capita di frequente che una città e una regione, voltandosi indietro per ricordare la sua storia e i personaggi che le hanno dato lustro, abbia il privilegio di compiere una scelta quasi obbligata nell’individuare una donna. Nella sua storia Oristano ha avuto Giudici e Marchesi, governanti che per un lungo periodo hanno caratterizzato la vita della città. Sono personaggi che hanno contribuito a costruire un vero e proprio regno, il Giudicato d’Arborea, che fino al 1410 si adoperò per l’unificazione dell’intera Sardegna.
C’è però un personaggio, più di tutti, al quale Oristano lega indissolubilmente il suo nome. È quello della Giudicessa Eleonora d’Arborea, una regina che grazie alla sua opera ed in particolare alla promulgazione, nel 1391-1392, della Carta de Logu, un importante codice di leggi, è riuscita a diventare un personaggio quasi leggendario. Negli ultimi anni grazie all’impegno degli storici abbiamo scoperto nuovi particolari sulla sua vita. Le istituzioni hanno supportato le ricerche e contributo a diffonderne la conoscenza. In questo senso non posso evitare di evidenziare il ruolo dei circoli dei sardi, in Italia come nel resto del mondo, per la valorizzazione della nostra cultura e delle nostre tradizioni”.
Per il Sindaco Nonnis “in un periodo in cui sempre più si prende coscienza dell'importanza delle pari opportunità, dei diritti per troppo tempo negati alle donne, la lezione di diritto e di civiltà della Carta de Logu assume un significato ancora più grande. Come dimenticare le norme emanate da Eleonora per punire lo stupro o quelle a difesa dei diritti delle donne sul matrimonio e sul doppio cognome, sulla difesa della famiglia, ma anche sull’abolizione della servitù? La Carta de Logu è stata per secoli, fino al 1800, uno strumento di giustizia di eccezionale importanza. Molte di quelle norme ancora oggi sono attuali e rappresentano un simbolo di civiltà di cui tutti i sardi possono andare fieri, noi nella nostra terra, ma ancora di più i tanti nostri conterranei che per tanti motivi hanno dovuto lasciare l’isola che amano”.
Il Sindaco di Oristano ha quindi illustrato il progetto per il parco a tema su Eleonora d’Arborea: “Chiunque venga a Oristano deve sapere che sta visitando il regno di Eleonora, i territori dove ha vissuto e governato il personaggio femminile più importante della storia della Sardegna. Pensiamo ad attività commerciali, artigianali, percorsi turistici e culturali, iniziative culturali capaci di stimolare l’economia del territorio diventando un forte richiamo per i turisti che, oltre alle bellezze ambientali di una terra per molti versi ancora incontaminata, potranno scoprire la patria di Eleonora d’Arborea, un simbolo della Sardegna nel mondo la cui opera è sempre più esempio di civiltà, in Italia e nel mondo. Un simbolo di cui andare fieri”.
A Pupa Tarantini il compito di far conoscere la vita di Eleonora d’Arborea attraverso una rievocazione delle sue gesta nel quadro della Sardegna medievale della fine del 1300. La
professoressa Tarantini ha spiegato che ancora oggi non si sa bene che viso avesse Eleonora: “molte delle immagini che la ritraggono in realtà raffigurano Giovanna la pazza”.
Poi ha effettuato una dettagliata ricostruzione delle azioni che ispirarono la Giudicessa arborense nella lotta di autonomia dalla corona aragonese, ma soprattutto che la guidarono nella promulgazione della Carta de Logu. Ha ricordato i tratti distintivi dei Giudicati che erano dei veri e propri stati che non furono interessati dal fenomeno del feudalesimo.
Per Pupa Tarantini con l’iniziativa dell’Associazione Grazia Deledda, Oristano e Pisa hanno potuto riallacciare rapporti che nel 1200 e nel 1300 erano normali.
“Mariano II abitava a Pisa e le suore di Santa Chiara arrivavano quasi tutte da Pisa – ha detto -. Nello stesso Duomo di Pisa ci sono testimonianze precise su questo rapporto. Un dipinto del 1812 di Giuseppe Collignon raffigura l’arcivescovo di Pisa, il Cardinale Balduino, che rimprovera un Giudice di Arborea (sicuramente Comita III) che era stato scomunicato per aver tentato di conquistare il Logudoro. Balduino sbarca insieme ad altri religiosi e viene ricevuto dal Giudice d’Arborea, forse a Oristano. Sullo sfondo si intravvede una statua con un personaggio, forse Eleonora d’Arborea, che sembra tenere in mano un piccolo albero eradicato, il simbolo degli Arborea”.
Il Presidente dell’Associazione Grazia Deledda, Giovanni Deias, ha concluso il seminario evidenziando i legami tra Oristano e Pisa e con un ringraziamento al Comune di Pisa e a quello di Oristano “la cui presenza attraverso il sindaco Nonnis testimonia l’impegno dei circoli per salvaguardare e valorizzare l'identità culturale dei Sardi, per promuovere la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione dei valori culturali, storici, artistici, ambientali e folcloristici della Sardegna”.
Dopo il seminario un apprezzato concerto letterario dedicato a Eleonora intitolato “Lianora: Giudichessa di Arbarèe”, ispirato dall’opera teatrale di Giuseppe Dessì sulla Giudicessa con l’adattamento e la regia di Patrizia Falcone.
La Giudicessa ancora una volta è stata al centro di un’iniziativa degli emigrati sardi che hanno voluto approfondire la storia degli Arborea, quella della Sardegna medievale e scoprire l’attualità della Carta de Logu. Per molti di loro è stata un’occasione d’oro per scoprire un personaggio la cui storia per molti versi è ancora poco conosciuta.

L’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda di Pisa in collaborazione con il Comune di Oristano e il patrocinio del Comune di Pisa, della Federazione delle associazioni sarde in Italia, della Regione Sardegna e del Consiglio cittadino delle Pari opportunità di Pisa, ha organizzato l’iniziativa nell’ambito del Marzo delle donne.
A parlare della Giudicessa sono state chiamate il Sindaco di Oristano Angela Nonnis e Pupa Tarantini, Presidente della Commissione comunale per le pari opportunità e appassionata studiosa della vita di Eleonora d’Arborea, ma il seminario è stato animato dagli interventi di Giovanni Deias e Pierangela Deriu (Presidente e Vice presidente dell’Associazione Grazia Deledda), Titina Maccioni (Presidente del Consiglio comunale di Pisa) e Marilù Chiofalo (Assessore alle Pari opportunità del Comune di Pisa).
L’Associazione culturale Grazia Deledda, che ha appena festeggiato i 10 anni di vita, è uno dei circoli dei sardi più attivi della Toscana. In estate organizza la Festa della Sardegna, ma è costantemente impegnata nell’organizzazione di mostre, manifestazioni, convegni, iniziative di solidarietà, borse di studio. Tra le altre cose ha avviato un rapporto di collaborazione con l’Ippodromo di San Rossore che potrebbe portare a importanti collaborazioni per la valorizzazione delle attività ippiche e la promozione di Oristano e della Sartiglia in Toscana.

La giornata su “Eleonora d’Arborea, una statista della Sardegna” è stata solo l’ultima delle iniziative programmate dall’associazione.
Il seminario è stato aperto da Pierangela Deriu: “Eleonora è stata una grande statista, ma è ancora poco conosciuta. Invece, la sua opera merita un approfondimento e per questo motivo abbiamo inserito questa giornata, insieme al concerto di Franca Masu, nel calendario del Marzo delle Donne. Grazie alla collaborazione dei Comune di Pisa e di Oristano possiamo offrire ai sardi emigrati in Toscana un momento di riflessione sulle norme della Carta de Logu in difesa delle donne”.
Un tema ripreso da Titina Maccioni, Presidente del Consiglio comunale di Pisa e dirigente dell’Associazione Grazia Deledda: “Eleonora non è conosciuta tanto quanto meriterebbe una donna del suo calibro che è stata capace di affermarsi in un periodo storico in cui non doveva certo essere semplice imporsi. La Carta de Logu, poi, è un documento di eccezionale importanza dal punto di vista storico e giuridico”.
L’Assessore alle Pari opportunità Marilù Chiofalo ha evidenziato l’importanza delle politiche di genere: “Il mondo delle pari opportunità a Pisa si muove grazie all’impegno dei singoli e, con il sostegno del Comune, delle associazioni. L’associazione Grazia Deledda è un’ottima partner per la promozione delle politiche di genere e con la giornata su Eleonora d’Arborea ha proposto un’iniziativa di straordinario gusto”.
“Eleonora d'Arborea è un simbolo della Sardegna nel mondo – ha osservato il Sindaco Angela Nonnis -. Non capita di frequente che una città e una regione, voltandosi indietro per ricordare la sua storia e i personaggi che le hanno dato lustro, abbia il privilegio di compiere una scelta quasi obbligata nell’individuare una donna. Nella sua storia Oristano ha avuto Giudici e Marchesi, governanti che per un lungo periodo hanno caratterizzato la vita della città. Sono personaggi che hanno contribuito a costruire un vero e proprio regno, il Giudicato d’Arborea, che fino al 1410 si adoperò per l’unificazione dell’intera Sardegna.

Per il Sindaco Nonnis “in un periodo in cui sempre più si prende coscienza dell'importanza delle pari opportunità, dei diritti per troppo tempo negati alle donne, la lezione di diritto e di civiltà della Carta de Logu assume un significato ancora più grande. Come dimenticare le norme emanate da Eleonora per punire lo stupro o quelle a difesa dei diritti delle donne sul matrimonio e sul doppio cognome, sulla difesa della famiglia, ma anche sull’abolizione della servitù? La Carta de Logu è stata per secoli, fino al 1800, uno strumento di giustizia di eccezionale importanza. Molte di quelle norme ancora oggi sono attuali e rappresentano un simbolo di civiltà di cui tutti i sardi possono andare fieri, noi nella nostra terra, ma ancora di più i tanti nostri conterranei che per tanti motivi hanno dovuto lasciare l’isola che amano”.
Il Sindaco di Oristano ha quindi illustrato il progetto per il parco a tema su Eleonora d’Arborea: “Chiunque venga a Oristano deve sapere che sta visitando il regno di Eleonora, i territori dove ha vissuto e governato il personaggio femminile più importante della storia della Sardegna. Pensiamo ad attività commerciali, artigianali, percorsi turistici e culturali, iniziative culturali capaci di stimolare l’economia del territorio diventando un forte richiamo per i turisti che, oltre alle bellezze ambientali di una terra per molti versi ancora incontaminata, potranno scoprire la patria di Eleonora d’Arborea, un simbolo della Sardegna nel mondo la cui opera è sempre più esempio di civiltà, in Italia e nel mondo. Un simbolo di cui andare fieri”.
A Pupa Tarantini il compito di far conoscere la vita di Eleonora d’Arborea attraverso una rievocazione delle sue gesta nel quadro della Sardegna medievale della fine del 1300. La

Poi ha effettuato una dettagliata ricostruzione delle azioni che ispirarono la Giudicessa arborense nella lotta di autonomia dalla corona aragonese, ma soprattutto che la guidarono nella promulgazione della Carta de Logu. Ha ricordato i tratti distintivi dei Giudicati che erano dei veri e propri stati che non furono interessati dal fenomeno del feudalesimo.
Per Pupa Tarantini con l’iniziativa dell’Associazione Grazia Deledda, Oristano e Pisa hanno potuto riallacciare rapporti che nel 1200 e nel 1300 erano normali.
“Mariano II abitava a Pisa e le suore di Santa Chiara arrivavano quasi tutte da Pisa – ha detto -. Nello stesso Duomo di Pisa ci sono testimonianze precise su questo rapporto. Un dipinto del 1812 di Giuseppe Collignon raffigura l’arcivescovo di Pisa, il Cardinale Balduino, che rimprovera un Giudice di Arborea (sicuramente Comita III) che era stato scomunicato per aver tentato di conquistare il Logudoro. Balduino sbarca insieme ad altri religiosi e viene ricevuto dal Giudice d’Arborea, forse a Oristano. Sullo sfondo si intravvede una statua con un personaggio, forse Eleonora d’Arborea, che sembra tenere in mano un piccolo albero eradicato, il simbolo degli Arborea”.
Il Presidente dell’Associazione Grazia Deledda, Giovanni Deias, ha concluso il seminario evidenziando i legami tra Oristano e Pisa e con un ringraziamento al Comune di Pisa e a quello di Oristano “la cui presenza attraverso il sindaco Nonnis testimonia l’impegno dei circoli per salvaguardare e valorizzare l'identità culturale dei Sardi, per promuovere la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione dei valori culturali, storici, artistici, ambientali e folcloristici della Sardegna”.
Dopo il seminario un apprezzato concerto letterario dedicato a Eleonora intitolato “Lianora: Giudichessa di Arbarèe”, ispirato dall’opera teatrale di Giuseppe Dessì sulla Giudicessa con l’adattamento e la regia di Patrizia Falcone.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:32
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