Dromos - Goran Bregovic e Vinicio Capossela protagonisti a Oristano e Torre Grande per la tredicesima edizione del festival

Fa tredici il Dromos Festival, che anche questa estate rinnova la sua sfida e, dal primo al 18 agosto, mette in campo tra Oristano e altri centri della provincia - Nurachi, Riola Sardo, Baratili San

Data:
08 luglio 2011

Fa tredici il Dromos Festival, che anche questa estate rinnova la sua sfida e, dal primo al 18 agosto, mette in campo tra Oristano e altri centri della provincia - Nurachi, Riola Sardo, Baratili San Pietro, Nureci - un denso calendario di eventi permeato dalla musica di artisti del calibro di Goran Bregovic, Vinicio Capossela, Transglobal Underground, Natacha Atlas, Little Axe e Sherman Robertson. E, accanto alla musica, protagonista anche nel balletto Shéhérazade e le mille e una notte, l'ormai consueta sezione dedicata alle arti visive curata anche quest’anno dal direttore del museo Man di Nuoro Cristiana Collu e da Ivo Serafino Fenu.Goran Bregovic

Organizzato dall'associazione culturale Dromos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alle Attività Culturali e Assessorato al Turismo), del Comune di Oristano (Assessorato alla Cultura e Assessorato allo Spettacolo e Turismo), dei comuni di Nurachi, Riola Sardo, Nureci e Baratili San Pietro, della Fondazione Banco di Sardegna e della Provincia di Oristano (Assessorato al turismo), il festival avrà come sempre un tema centrale a fare da trait d'union tra i suoi vari appuntamenti. Stavolta Dromos sarà all’insegna de “I racconti del velo”, titolo che individua nel velo, appunto, un elemento centrale e denso di significati in innumerevoli culture del presente e del passato (compresa la nostra).

Così, se l'anno scorso il festival inanellò i suoi appuntamenti all'insegna di "Cuore di tenebra", in una chiara evocazione del capolavoro letterario di Joseph Conrad, il testo “sacro” di questa edizione potrebbe essere il Milione di Marco Polo. Al pari delle avventure del mercante veneziano, Dromos, infatti, volge stavolta il suo sguardo verso l'est e cammina lungo un itinerario culturale e ideale che va da noi fino all’estremo oriente e che potrebbe coincidere con l’antica Via della Seta.

Accanto a questa linea tematica, il cartellone di Dromos conferma anche quest’anno al suo interno l’appuntamento a Nureci – dall’8 al 10 agosto - con Mamma Blues (la tre giorni interamente dedicata alla “musica del diavolo”) e saluta l’esordio di una nuova rassegna, Calipso, in programma a Torregrande dal 16 al 18 agosto.

"Anche quest'anno abbiamo sposato la proposta con grande entusiasmo - ha spiegato il Sindaco di Oristano Angela Nonnis nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival -. Dromos è diventato uno dei simboli culturali del nostro territorio e un punto di riferimento costante per i tanti turisti che scelgono Oristano per trascorrere la loro estate".

Gli Assessori alla Cultura e al Turismo Luca Faedda e Marzio Schintu le hanno fatto eco manifestando grande soddisfazione per  l'alto livello della proposta della 13esima edizione della manifestazione.

 

• I concerti

Dromos è soprattutto musica dal vivo. Base di partenza, l’Arena Peppeto Pau di Nurachi (Or), a pochi chilometri da Oristano, dove il festival vive le sue due prime giornate. L’inaugurazione, lunedì 1 agosto (ore 22) è affidata a un concerto che sposa in pieno il viaggio ideale de “I racconti del velo”. Protagonista la world music dei Transglobal Underground e Natacha Atlas, che tornano in Sardegna col ricordo ancora fresco del successo registrato all’European Jazz Expo di Cagliari, lo scorso maggio.

Dopo il concerto, in questa e in quasi tutte le serate successive, la musica continua con Orient Express, il dj set curato da Luca Tanchis.

Martedì 2 agosto (sempre alle 22), nel cartellone di Dromos irrompe l’energia elettro-rock-oriental degli Speed Caravan. Si tratta del gruppo guidato da Medhi Haddab, musicista di origine algerina, virtuoso dell'oud (il liuto arabo) e artefice di una miscela sonora capace di unire echi rock e della tradizione nord africana.

Mercoledì 3 agosto il festival si sposta a Oristano per accogliere, nella Piazza Cattedrale, uno dei suoi appuntamenti più attesi e prestigiosi: il concerto di Goran Bregovic alla testa della sua Wedding and Funeral Band. Compositore, direttore e polistrumentista, di madre serba e padre croato, Bregovic è un perfetto testimonial dello sguardo a est di questa edizione di Dromos: la sua musica attinge alla tradizione popolare dei Balcani rileggendola in chiave assolutamente contemporanea. Una ricetta, questa, che sarà riproposta in autunno, quando uscirà il suo nuovo disco, Champagne for Gypsies, realizzato in collaborazione con noti musicisti internazionali, per la maggior parte di origine gitana.

Ancora la piazza Cattedrale di Oristano accoglie giovedì 4 agosto Mulatu Astatke, uno dei padri dell’Ethio-jazz, il genere musicale nato a metà degli anni ’60 che miscela jazz e funk con musica tradizionale etiope, melodie popolari e musica antica della chiesa copta. Per il vibrafonista, compositore e arrangiatore etiope, classe 1943, di recente è arrivata la grande popolarità, grazie anche alle musiche per il film Broken Flowers di Jim Jarmush e al successo del suo album Inspiration Information (2009), prodotto insieme al collettivo inglese The Heliocentrics, che ha conquistato una serie incredibile di nomination, premi e riconoscimenti.

Venerdì 5 agosto Dromos cambia di nuovo location e pianta le tende al Parco dei suoni di Riola Sardo, poco lontano dal capoluogo arborense, per presentare “Desvelados”, una produzione originale che vede insieme Daniele Di Bonaventura, grande interprete del bandoneòn, lo strumento principe del tango, il suonatore di launeddas Andrea Pisu, e il quintetto d'archi dell'Orchestra da Camera della Sardegna fondata e diretta da Simone Pittau.

Musica e oriente di nuovo protagonisti sabato 6 agosto in una delle più gustose divagazioni che il festival si concede in questa edizione: Shéhérazade e le mille e una notte, un balletto chiaramente ispirato alla protagonista e alle storie dell’antica raccolta arabo-persiana de “Le mille e una Notte”, uno dei capolavori letterari dell’umanità. Lo spettacolo, in un atto e quattro quadri, è firmato (nella coreografia, nei testi, nelle scene e nei costumi) da Fredy Franzutti sulle musiche di Nikolaij Rimsky-Korsakov, e vede la partecipazione di Luciana Savignano, stella del balletto internazionale, e dell’attore Andrea Sirianni.

A chiusura del ciclo di eventi raccolti sotto il titolo I racconti del velo, il festival si trasferisce domenica 7 agosto a Baratili San Pietro per il concerto dei turchi Baba Zula, un gruppo di Istanbul che coltiva la sintesi di oriente e occidente attraverso la musica “da psicodanza del ventre": una musica in cui si fondono suoni del rock psichedelico degli anni Sessanta, melodie da "Mille e una notte", elettronica e strumenti tradizionali turchi.


• Mamma Blues

Tra i punti fermi di Dromos non può mancare Mamma Blues. Puntualmente, come accade da quattro anni, anche in questa edizione a Nureci si rinnova il “festival nel festival” all’insegna del blues e suoi immediati dintorni. Tre serate che prendono il via lunedì 8 con il bluesman americano (dell’Ohio) Little Axe e il repertorio del suo più recente album solista, Bought For A Dollar Sold For A Dime, registrato l'anno scorso in presa diretta negli studi Real World. A seguire, intorno alla mezzanotte, riflettori puntati sul cagliaritano Alberto Sanna in versione One Man Band.

Arrivano invece dalla Spagna e sono tra i protagonisti della scena blues europea gli Sweet Vandals, nomi di punta della seconda serata della rassegna, martedì 9, che sarà poi completata da John Drain and The Live City Blues.

Accompagna verso il suo epilogo la quinta edizione di Mamma Blues, mercoledì 10, Sherman Robertson, cinquantottenne cantante e chitarrista americano, seguace della tradizione della più pura “musica del diavolo”. Sipario finale con Sunsweet Blues Revenge.


CalipsoVinicio Capossela (foto di Elettra Dallimore Mallaby) m

Giusto qualche giorno di riposo e la musica di Dromos ritorna con un altro trittico di serate, stavolta sul mare, a Torregrande, raccolte sotto l'insegna di “Calipso”. Piatto forte l’attesa esibizione di Vinicio Capossela che, alla testa della sua band sbarca martedì 16 nello spazio concerti della spiaggia di Oristano per una tappa del suo tour “Marinai, Profeti e Balene” (dal titolo dell’album uscito a fine aprile e tutt’ora nelle posizioni di vertice delle classifiche di vendita).

Tutti sardi gli altri nomi nel cartellone di “Calipso”: Signor Palomar (mercoledì 17), un gruppo che guarda alla melodia ricercata di cantautori come Tenco, il primo Paoli, Fossati, ma anche al suono di artisti come Jeff Buckley e Radiohead; e infine (giovedì 18) gli Iskeed con il loro sound fra rock elettronico e industrial, per l'occasione con il supporto video del Qoèlet project, un collettivo sassarese attivo nella sperimentazione multimediale.

 

 


Mostre, incontri e laboratori

Accanto alla musica, anche in questa edizione Dromos affida all’arte visiva il compito di fornire suggestioni e riflessioni in linea con il tema del festival. Alla sezione “Arte”, nata dalla rinnovata collaborazione tra Dromos, il critico d’arte Ivo Serafino Fenu e il museo Man di Nuoro e in particolare il suo direttore Cristiana Collu, sarà dedicata in particolare la giornata di venerdì 5 agosto. Negli spazi del Parco dei suoni di Riola Sardo alle 19 viene inaugurata Muc(h)ador, la mostra collettiva che propone una selezione di opere di Alessandro Biggio, Giulia Casula, Maimouna Guerresi, Maria Antonietta Mameli, Sukran Moral e Giulia Sale, sei artisti chiamati a interpretare I racconti del velo. A seguire, negli stessi spazi, verrà anche presentata l’opera di Agne Raceviciute, artist in residence a Riola da metà luglio ai primi di agosto, la giovane lituana (ma trapiantata in Italia) realizzerà un’opera appositamente pensata per il Parco dei Suoni.

Ma l’arte entra in Dromos anche attraverso le immagini scelte per la comunicazione: l’immagine che accompagna il festival è Zahra, un bellissimo ritratto firmato dalla grande fotografa iraniana Shirin Neshat, il cui uso è stato concesso dalla Gladstone Gallery di New York.

E fanno parte del cartellone del festival anche la proiezione del film Io sono con te di Guido Chiesa (mercoledì 3 agosto alle 19 all’Asilo Sant’Antonio di Oristano), e “Con il naso all’insù”, un laboratorio ludico-educativo alla scoperta dell’Oriente, curato dalla Osvic, Onlus di Oristano (in programma a Nurachi il 2 agosto).


• Biglietti e prevendite

Il prezzo dei biglietti varia da concerto a concerto, dai 25 euro per Goran Bregovic, ai 22 necessari per Vinicio Capossela, ai 10 per “Shéhérazade” agli 8 per ogni singola serata di “Mamma Blues”. Costa 8 euro anche l'ingresso ai concerti di Transglobal Underground & Natacha Atlas, Speed Caravan, Mulatu Astatke e “Desvelados”, mentre tutti gli altri appuntamenti di Dromos, compresi gli ingressi alle mostre, sono gratuiti.

I biglietti si possono acquistare in prevendita attraverso tutto il circuito www.greenticket.it.

www.dromosfestival.it


* * *

Per informazioni:
DROMOS - via Sebastiano Mele • 09170 ORISTANO
tel.: 0783 310490
E-mail: dromos@dromosfestival.it
Website: www.dromosfestival.it

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:32