Cultura - Il 20 Giugno apre l'Hospitalis Sancti Antoni
Oristano riconquista l’Hospitalis Sancti Antoni. Là dove si spegne il galoppo dei cavalieri della Sartiglia, nella via Sant’Antonio, il 20 Giugno 2008, la città di Oristano riconquista
Data:
17 giugno 2008
Oristano riconquista l’Hospitalis Sancti Antoni.
Là dove si spegne il galoppo dei cavalieri della Sartiglia, nella via Sant’Antonio, il 20 Giugno 2008, la città di Oristano riconquista l’Hospitalis Sancti Antoni, l’ospedale giudicale divenuto, nel gioco della storia, l’asilo dei bambini di Oristano sino al secolo scorso.
“L’Hospitalis Sancti Antoni è il grande spazio della storia e dell’arte di una città che ha segnato le ore grandi della storia della Sardegna medievale – osserva il Sindaco Angela Nonnis -. L’Amministrazione Comunale, a dieci giorni del collaudo, apre questa importante struttura, perché gli oristanesi imparino ad amare in una nuova dimensione questo antico luogo dei giochi dell’infanzia. La nuova dimensione è già scritta nel filo rosso di questa inaugurazione. Il filo rosso è la via dei segni: segni di scrittura, segni di libro, segni di visioni, segni di suoni. Una via misteriosa della scrittura e del libro, perché Oristano è la città del libro del medioevo, con i suoi codici liturgici, i suoi libri di diritto come la Carta de Logu, le opere letterarie, come la trecentesca copia della Pharsalia del poeta latino Lucano. Su questa via si innestano le storie dell’ arte contemporanea, delle installazioni dei giovani under 35, dei segni sonori dei tangeros, dei fotogrammi antichi tratti da una cinepresa d’antan, della chiave dell’acqua, dell’invocazione della Salve Regina”.
“Questo è il segno di fondazione di un nuovo polo museale della città in cui si fonde e si distingue l’antico e il contemporaneo, il suono e la vista, la musica e l’ arte pittorica – precisa il Sindaco Nonnis -. Se il Betile di Zaha Hadid è il Museo dell’Arte nuragica e dell’Arte Contemporanea, l’Hospitalis Sancti Antoni è il Museo della Storia della città e della contemporaneità. Le 42 vetrine sistemate non sono piene di cocci polverosi: ci sono segni antichi, medievali e moderni di scrittura ed insieme le Orme dervisci ed Erica Fish. È stato scritto il piano museologico di questo complesso che annovererà il nuovo Antiquarium Arborense ed una storia della città tramata fra la tavola cinquecentesca della Madonna dei Consiglieri, la mazza d’argento del consiglio cittadino, l’olio di Carlo Contini con la notte delle confraternite e una Sartiglia dello stesso Contini. Saranno i segni di una nuova politica museale che non teme, ma vuole antico e moderno intrecciati in una danza di volta in volta drammatica ed appassionata. Questa è la sfida di Oristano al nuovo XXI secolo”.
“L’apertura dell’Hospitalis Sancti Antoni avviene al termine di un ambizioso progetto di ristrutturazione e valorizzazione finanziato dalla Regione attraverso il POR Sardegna con 2 milioni 800 mila Euro – aggiunge l’Assessore alla Cultura Tonino Falconi -. Con il progetto di ristrutturazione dell’Ospedale giudicale sono stati risolti alcuni problemi strutturali che negli anni scorsi avevano minato la sicurezza dello stabile. È stato completato il restauro del piano terra e del primo piano con interventi di consolidamento delle zone compromesse. L’edificio riapre come spazio per le esposizioni permanenti e temporanee, una fucina e laboratorio della cultura e dell’arte per Oristano e per il territorio. La struttura si compone di un corpo fabbrica principale a due piani, sviluppato attorno ad un chiostro e ad un ulteriore ambiente destinato ad auditorium, per un totale di 3.500 metri quadrati”.
Per celebrare adeguatamente la riapertura del nuovo spazio culturale S. Antonio il Comune di Oristano ha stabilito una serie di collaborazioni per organizzare alcuni importanti manifestazioni culturali. All’inaugurazione contribuiscono l’Antiquarium Arborense, l’Archivio Comunale, il Circuito nazionale Musae Sardegna 2008, Dromos Festival, l’Istar, la Biblioteca Comunale di Oristano, la Biblioteca del Seminario arcivescovile di Oristano, la Fondazione “Sa Sartiglia”, il Ministero per i Beni e le attività Culturali attraverso la Biblioteca Universitaria di Cagliari, la Sovrintendenza Archivistica per la Sardegna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Sardegna.
Questo il ricco programma culturale stabilito per l’apertura dell’Hospitalis Sancti Antoni
Venerdì 20
Ore 12,00
Inaugurazione
Saluti Autorità
Angela Eugenia Nonnis, Sindaco di Oristano
Renato Soru, Presidente della Regione Sarda
Maria Antonietta Mongiu, Assessore Regionale alla cultura
Tonino Falconi, Assessore alla Cultura del Comune
Ore 19.00
SEGNI DI VISIONI
FRANCESCO MELONI, Erica Fish (pittura, videoarte, fotografia)
ANDREA FAILLA, Orme dervisci (pittura)
RONNY FRANCESCHINI, Bagnanti (pittura)
FRANCESCA CORRADINI, stendardi e installazioni pittoriche
ANTONIO MARCHI, le terrecotte dei personaggi della commedia di Antonio Garau “Basciura”
ANTONELLO CARBONI, “Altri mondi” (fotografia Iran, Kurdistan, Bielorussia, Palestina, Senegal, Saharawi)
Under 35 (pittura, scultura, installazioni, body art) – Circuito Nazionale Musae
Direttore artistico Musae - BIANCA LAURA PETRETTO
Presentazione a cura di PIETRO GIURICKOVIC (presidente Musae)
SEGNI DI SCRITTURE
“Il Sant’Antonio nella storia della città: da Ospedale ad Asilo infantile nei documenti dell’Archivio Comunale” a cura dell’Archivio Comunale di Oristano in collaborazione con la Fondazione “Sa Sartiglia”
SEGNI DI SEGNI
“La scrittura e il libro” con la collaborazione della Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Oristano, Biblioteca Universitaria di Cagliari, Biblioteca Comunale di Oristano, Istar, Soprintendenza ai Beni Archeologici - Antiquarium Arborense.
“Lettura, canto e scrittura nella Oristano Medioevale” a cura di GIAMPAOLO MELE (Direttore scientifico ISTAR), introduce ANTONELLA CASULA (Direttrice Archivio Storico Comunale).
SEGNI DI SUONI
Performance di Tango Argentino sul Progetto Erica Fish
RAFFAELE PODDA (fisarmonica), MARIO MASSA (tromba), GIUSEPPE MELONI (chitarra – percussioni), MONICA SPANU e EFISIO BADAS (tango argentino)
SEGNI DI VISIONI
“Oristano e la sua sagra”, documentario di Enrico Costa (1963) – Presentazione di ENRICO PILLERI, proiezione a cura della Cineteca Sarda
Sabato 21
SEGNI DI SUONI D’ACQUA
Ore 19.00
Presentazione del percorso «Acqua licornia» a cura di RAIMONDO ZUCCA (Curatore dell’Antiquarium Arborense)
Ore 20.00
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DIEGO MANCA « La donna delle sette fonti», a cura di Raimondo Zucca, lettura interpretata da ISELLA ORCHIS e CESARE SALIU, musiche DI IVO ZONCU
Ore 21.00
SANDRA MIRANDA, performer «La guarigione dell’acqua», installazioni e video arte
Domenica 22
SEGNI DI SUONI
Ore 20.00
Concerto di musica medioevale “Salve Regina: il culto mariano nel Medioevo” a cura dell’insieme vocale e strumentale «Nocte Surgentes» di Villasor diretto da Giuseppe Tassara.
Ore 21.00
CONCERTO DI MUSICA JAZZ, BOOGY MAN orchestra
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Là dove si spegne il galoppo dei cavalieri della Sartiglia, nella via Sant’Antonio, il 20 Giugno 2008, la città di Oristano riconquista l’Hospitalis Sancti Antoni, l’ospedale giudicale divenuto, nel gioco della storia, l’asilo dei bambini di Oristano sino al secolo scorso.
“L’Hospitalis Sancti Antoni è il grande spazio della storia e dell’arte di una città che ha segnato le ore grandi della storia della Sardegna medievale – osserva il Sindaco Angela Nonnis -. L’Amministrazione Comunale, a dieci giorni del collaudo, apre questa importante struttura, perché gli oristanesi imparino ad amare in una nuova dimensione questo antico luogo dei giochi dell’infanzia. La nuova dimensione è già scritta nel filo rosso di questa inaugurazione. Il filo rosso è la via dei segni: segni di scrittura, segni di libro, segni di visioni, segni di suoni. Una via misteriosa della scrittura e del libro, perché Oristano è la città del libro del medioevo, con i suoi codici liturgici, i suoi libri di diritto come la Carta de Logu, le opere letterarie, come la trecentesca copia della Pharsalia del poeta latino Lucano. Su questa via si innestano le storie dell’ arte contemporanea, delle installazioni dei giovani under 35, dei segni sonori dei tangeros, dei fotogrammi antichi tratti da una cinepresa d’antan, della chiave dell’acqua, dell’invocazione della Salve Regina”.
“Questo è il segno di fondazione di un nuovo polo museale della città in cui si fonde e si distingue l’antico e il contemporaneo, il suono e la vista, la musica e l’ arte pittorica – precisa il Sindaco Nonnis -. Se il Betile di Zaha Hadid è il Museo dell’Arte nuragica e dell’Arte Contemporanea, l’Hospitalis Sancti Antoni è il Museo della Storia della città e della contemporaneità. Le 42 vetrine sistemate non sono piene di cocci polverosi: ci sono segni antichi, medievali e moderni di scrittura ed insieme le Orme dervisci ed Erica Fish. È stato scritto il piano museologico di questo complesso che annovererà il nuovo Antiquarium Arborense ed una storia della città tramata fra la tavola cinquecentesca della Madonna dei Consiglieri, la mazza d’argento del consiglio cittadino, l’olio di Carlo Contini con la notte delle confraternite e una Sartiglia dello stesso Contini. Saranno i segni di una nuova politica museale che non teme, ma vuole antico e moderno intrecciati in una danza di volta in volta drammatica ed appassionata. Questa è la sfida di Oristano al nuovo XXI secolo”.
“L’apertura dell’Hospitalis Sancti Antoni avviene al termine di un ambizioso progetto di ristrutturazione e valorizzazione finanziato dalla Regione attraverso il POR Sardegna con 2 milioni 800 mila Euro – aggiunge l’Assessore alla Cultura Tonino Falconi -. Con il progetto di ristrutturazione dell’Ospedale giudicale sono stati risolti alcuni problemi strutturali che negli anni scorsi avevano minato la sicurezza dello stabile. È stato completato il restauro del piano terra e del primo piano con interventi di consolidamento delle zone compromesse. L’edificio riapre come spazio per le esposizioni permanenti e temporanee, una fucina e laboratorio della cultura e dell’arte per Oristano e per il territorio. La struttura si compone di un corpo fabbrica principale a due piani, sviluppato attorno ad un chiostro e ad un ulteriore ambiente destinato ad auditorium, per un totale di 3.500 metri quadrati”.
Per celebrare adeguatamente la riapertura del nuovo spazio culturale S. Antonio il Comune di Oristano ha stabilito una serie di collaborazioni per organizzare alcuni importanti manifestazioni culturali. All’inaugurazione contribuiscono l’Antiquarium Arborense, l’Archivio Comunale, il Circuito nazionale Musae Sardegna 2008, Dromos Festival, l’Istar, la Biblioteca Comunale di Oristano, la Biblioteca del Seminario arcivescovile di Oristano, la Fondazione “Sa Sartiglia”, il Ministero per i Beni e le attività Culturali attraverso la Biblioteca Universitaria di Cagliari, la Sovrintendenza Archivistica per la Sardegna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Sardegna.
Questo il ricco programma culturale stabilito per l’apertura dell’Hospitalis Sancti Antoni
Venerdì 20
Ore 12,00
Inaugurazione
Saluti Autorità
Angela Eugenia Nonnis, Sindaco di Oristano
Renato Soru, Presidente della Regione Sarda
Maria Antonietta Mongiu, Assessore Regionale alla cultura
Tonino Falconi, Assessore alla Cultura del Comune
Ore 19.00
SEGNI DI VISIONI
FRANCESCO MELONI, Erica Fish (pittura, videoarte, fotografia)
ANDREA FAILLA, Orme dervisci (pittura)
RONNY FRANCESCHINI, Bagnanti (pittura)
FRANCESCA CORRADINI, stendardi e installazioni pittoriche
ANTONIO MARCHI, le terrecotte dei personaggi della commedia di Antonio Garau “Basciura”
ANTONELLO CARBONI, “Altri mondi” (fotografia Iran, Kurdistan, Bielorussia, Palestina, Senegal, Saharawi)
Under 35 (pittura, scultura, installazioni, body art) – Circuito Nazionale Musae
Direttore artistico Musae - BIANCA LAURA PETRETTO
Presentazione a cura di PIETRO GIURICKOVIC (presidente Musae)
SEGNI DI SCRITTURE
“Il Sant’Antonio nella storia della città: da Ospedale ad Asilo infantile nei documenti dell’Archivio Comunale” a cura dell’Archivio Comunale di Oristano in collaborazione con la Fondazione “Sa Sartiglia”
SEGNI DI SEGNI
“La scrittura e il libro” con la collaborazione della Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Oristano, Biblioteca Universitaria di Cagliari, Biblioteca Comunale di Oristano, Istar, Soprintendenza ai Beni Archeologici - Antiquarium Arborense.
“Lettura, canto e scrittura nella Oristano Medioevale” a cura di GIAMPAOLO MELE (Direttore scientifico ISTAR), introduce ANTONELLA CASULA (Direttrice Archivio Storico Comunale).
SEGNI DI SUONI
Performance di Tango Argentino sul Progetto Erica Fish
RAFFAELE PODDA (fisarmonica), MARIO MASSA (tromba), GIUSEPPE MELONI (chitarra – percussioni), MONICA SPANU e EFISIO BADAS (tango argentino)
SEGNI DI VISIONI
“Oristano e la sua sagra”, documentario di Enrico Costa (1963) – Presentazione di ENRICO PILLERI, proiezione a cura della Cineteca Sarda
Sabato 21
SEGNI DI SUONI D’ACQUA
Ore 19.00
Presentazione del percorso «Acqua licornia» a cura di RAIMONDO ZUCCA (Curatore dell’Antiquarium Arborense)
Ore 20.00
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DIEGO MANCA « La donna delle sette fonti», a cura di Raimondo Zucca, lettura interpretata da ISELLA ORCHIS e CESARE SALIU, musiche DI IVO ZONCU
Ore 21.00
SANDRA MIRANDA, performer «La guarigione dell’acqua», installazioni e video arte
Domenica 22
SEGNI DI SUONI
Ore 20.00
Concerto di musica medioevale “Salve Regina: il culto mariano nel Medioevo” a cura dell’insieme vocale e strumentale «Nocte Surgentes» di Villasor diretto da Giuseppe Tassara.
Ore 21.00
CONCERTO DI MUSICA JAZZ, BOOGY MAN orchestra
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I PERCORSI DEI SEGNI DELL’HOSPITALIS SANCTI ANTONI si seguono dal 20 al 29 Giugno 2008, dalle 19 alle 22.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:32
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