Consiglio comunale - Il giuramento del Sindaco Tendas

"Giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana, l'ordinamento del Comune e di agire per il bene di tutti i cittadini, operando con la diligenza propria del buon padre di famiglia".

Data:
14 luglio 2012

"Giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana, l'ordinamento del Comune e di agire per il bene di tutti i cittadini, operando con la diligenza propria del buon padre di famiglia".
Con queste parole, ripetute anche in sardo, Guido Tendas ha compiuto anche l’ultimo atto formale dopo l’elezione a Sindaco di Oristano.il giuramento di guido tendas 3

Questa mattina, nella Sala degli Evangelisti, a Palazzo degli Scolopi, in occasione della seduta di insediamento dell’assemblea civica, il nuovo Sindaco ha prestato giuramento davanti al Consiglio comunale, ha comunicato la composizione della Giunta e poi si è rivolto, anche attraverso la diretta web della seduta del Consiglio, alla città.

“Signor Presidente di questa assemblea, signori Consiglieri, colleghi della Giunta, oltre che a voi direttamente permettetemi di rivolgere un sentito saluto e un caloroso ringraziamento a tutte le cittadine e a tutti i cittadini presenti in quest'aula e a quanti seguono la seduta di insediamento dell’assemblea civica via web o in televisione. Avrei voluto che tra di voi ci fosse Rossella Urru, perché potesse vedere il suo preside diventato Sindaco, ne sarebbe stata felice. Purtroppo questo non è accaduto. Ci auguriamo che la sua liberazione avvenga quanto prima e che le autorità facciano veramente di tutto perché Rossella torni a casa sua e possa venire anche a Oristano per rivedere la sua scuola e i suoi compagni e il suo preside diventato Sindaco di Oristano”.

Tendas ha voluto ricordare le persone e le istituzioni che hanno avuto un particolare rilievo nella sua formazione: “Nel mio immaginario infantile è presente l'augurio che i grandi del paese rivolgevano ai neogenitori in occasione della prima visita per la nascita di un bambino. Si diceva: a du connosci mannu e bonu. Io, con profonda emozione sento che quell'augurio fatto a mio babbo e a mia mamma 62 anni fa, si realizza oggi grazie alla fiducia che la maggioranza degli oristanesi ha riposto nella mia persona.
Ringrazio mia moglie e mia figlia che costituiscono la mia famiglia oristanese e la mia famiglia, mio babbo, mia mamma, miei fratelli e mia sorella di Solarussa. I compagni di giochi de Sa Ruga, Sa Leva, suor Maurizia e suor Teodosia, le suore dell'asilo, su maestru Podda, su maestru Solinas e sa maestra Ruggiu nelle scuole elementari.
Ringrazio Solarussa, il paese dove ho vissuto fino a 30 anni.
I numerosi preti e professori che mi hanno seguito negli anni del ginnasio, nel seminario di Oristano e quelli che mi hanno seguito, i gesuiti, nel seminario di Cuglieri. Uno per tutti che vedo ancora spesso con enorme piacere e sempre con profonda emozione, Don Silvio.
Ringrazio l'università Cattolica di Milano, che mi ha aperto un mondo che non conoscevo, dove a 19 anni ho scoperto la politica, quella con la P maiuscola.
Ringrazio le persone adulte, gli studenti che ho incontrato nelle scuole dove ho insegnato e dove ho fatto il preside.
In particolare ricordo, a Oristano, la Scuola media di Via Marconi, quella che per tutti è rimasta la scuola media numero 4, e il Liceo Classico, dove ancora sarò preside fino al 31 Agosto.
Ricordo in particolare di questo mio mondo due persone che non ci sono più: Lulli e Giuliano.
Ringrazio il Sindaco Mariano Scarpa che nel 1994 mi ha concesso l'onore di farmi sedere al suo fianco in quest'aula, in questi banchi dove oggi sono Sindaco.
Ringrazio i Sindaci di questa città che dal 1981 è la mia città.
Ringrazio i miei concittadini che da due settimane mi hanno eletto loro Sindaco. Sindaco di tutti, di quelli che mi hanno votato, di quelli che non mi hanno votato, di quelli che non sono andati a votare.
Ringrazio le tante persone che con abnegazione, generosità e desiderio sincero di migliorare le sorti della città, mi hanno affiancato in questa lunga campagna elettorale.
Scusatemi per questi ringraziamenti, ma sono quelli sentiti e dovuti alle comunità in cui io ho vissuto, a questa comunità di Oristano che mi ha accolto, che mi vuole bene e che mi consente ancora di crescere mannu e bonu”.

“Solo se saremo consapevoli, tutti, maggioranza e minoranza, di avere l'onore e l'orgoglio di essere i primi servitori di questa comunità, questa comunità ce la farà – ha proseguito -. Dobbiamo tutti quindi sentire questa responsabilità di migliorare la qualità della vita di Oristano. Noi, in particolare, ribadiamo l'impegno sottoscritto con gli elettori affinché siano tre le linee di indirizzo fondamentali che ci preme seguire: vogliamo contrassegnare eticamente la nostra azione, garantendo alla cittadinanza che la politica e la macchina comunale svolgano il loro mandato con rigore. Vogliamo informare il cittadino dell'operato dell'Amministrazione nell'ottica di una gestione della città sempre trasparente, già a partire dalla trasmissione online delle sedute del Consiglio comunale. Ultimo, ma non per questo meno importante, vogliamo privilegiare la meritocrazia e le competenze per dare risposte puntuali, esaurienti e precise”.

“Dobbiamo ricordarci che questo Consiglio Comunale non è l'espressione di tutti i cittadini di Oristano. Molte persone non hanno voluto votare. Sono consapevole e sento la responsabilità di non essere il Sindaco del 100% degli elettori di Oristano. E sento la responsabilità di essere interprete non solo delle idee di coloro che non mi hanno votato, ma anche di coloro che hanno votato per la minoranza. Il nostro compito, del Sindaco, della maggioranza e della minoranza, sarà di essere capaci di interpretare i bisogni e le esigenze di quelli che a votare non ci sono andati, per restituire fiducia nella politica. E mi auguro che già dalle prossime elezioni un numero maggiore di cittadini capisca l'importanza di andare a votare”.

Tendas ha voluto evidenziare con soddisfazione la presenza femminile nel nuovo Consiglio comunale con quattro consigliere e quatro assessori: “È un segno tangibile di quella sensibilità di genere che vorrei caratterizzasse la nostra azione collettiva dentro l'aula e nelle commissioni”.

Rivolgendosi agli oristanesi e citando Kennedy che “invitava gli americani a non chiedersi cosa l'America potesse fare per loro, ma a pensare ciò che loro avrebbero potuto fare per l'America, oggi mi sento di dire agli oristanesi: cosa ogni oristanese, a partire dal suo Sindaco, può fare per la comunità? Occorre crescere, riscoprire il senso di appartenenza e coesione, ridare vigore e orgoglio ai protagonisti di quella specificità nelle quali il Capoluogo arborense ha sempre primeggiato”.

Concludendo, Tendas ha fatto suoi due celebri aforismi letterari. Il primo di Don Lorenzo Milani: “Il mio problema è anche il tuo, uscirne da soli è egoismo, uscirne insieme è la politica”. Il secondo riprende un testo di Bob Dylan:”Ppossa, la risposta nel vento, gonfiare le vele e condurci tutti e ciascuno - duc in altum - andiamo in alto mare, con una buona rotta”.


 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:33