Case minime - Il progetto dell'Architetto Nieddu di Olbia vince il concorso di idee
Lo Studio tecnico dell’Architetto Luciano Nieddu di Olbia ha vinto il concorso di idee bandito dal Comune di Oristano per la riqualificazione dell’area delle Case minime. Questo pomeriggio,
Data:
24 gennaio 2012
Lo Studio tecnico dell’Architetto Luciano Nieddu di Olbia ha vinto il concorso di idee bandito dal Comune di Oristano per la riqualificazione dell’area delle Case minime.
Questo pomeriggio, nella Sala degli Evangelisti, a Palazzo degli Scolopi, una commissione di valutazione, in seduta pubblica, ha aperto le buste con la documentazione amministrativa dei partecipanti, abbinato i nominativi dei concorrenti ai numeri assegnati e sulla base della graduatoria ha stabilito il vincitore.
La commissione, presieduta dal Dirigente del settore urbanistica del Comune di Oristano Giuseppe Pinna e composta da Antonello Garau, Francesco Pibi, Anna Maria Colavitti e Gabriele Manca (sostituito per motivi di salute dall’Ingegner Giangavino Pilu), segretaria Rita Manca, ha assegnato al progetto dell’Architetto Luciano Nieddu e associati 76 punti, valutando la particolare bontà della proposta rispetto al contesto urbano e l’ottima sintesi del rapporto costi/benefici.
Al secondo posto la proposta dell’Architetto Nicola Radice con 73,2 punti e al terzo il progetto dell’Architetto Anna Maria Mologni di Albino (BG) con 69 punti.
Menzione speciale per il progetto presentato dall’Architetto Simone Toni di Roma per l’originalità della proposta e l’attenta reinterpretazioni degli aspetti originali dell’area.
Il concorso, aperto agli architetti ed agli ingegneri, alle società di ingegneria ed architettura e alle associazioni temporanee di professionisti, ha assegnato al primo classificato un premio di 12 mila Euro, al secondo di 5 mila e al terzo di 3 mila Euro.
Venti i partecipanti due dei quali esclusi per irregolarità nelle modalità di partecipazione.
Il concorso di idee riguardava l’area di 5.200 metri quadrati prospiciente il complesso residenziale costruito negli scorsi anni al posto delle vecchie abitazioni fatiscenti costruite nel dopoguerra a ridosso del tracciato ferroviario.
Attraverso questo progetto si stabilirà l’assetto definitivo di un’area per la quale, in passato, il Consiglio Comunale ha approvato un programma di recupero urbano che prevedeva la demolizione delle case, la realizzazione di un fabbricato di edilizia economica popolare che ospitasse le famiglie dei residenti e la sistemazione dello spazio residuo. Ad oggi, il programma è stato realizzato solo in parte: le case minime non ci sono più e al loro posto sorge un edificio di sei piani, dove alloggiano una trentina di famiglie.
Per la realizzazione degli interventi il Comune dispone 609 mila euro, ma attraverso la partecipazione dei privati, si conta di recuperare altre risorse sino ad arrivare ad oltre 4 milioni di Euro per realizzare anche degli interventi di housing sociale.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:33
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