Campagna del fiocco bianco

Il 25 Novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, sancita dalla risoluzione dell’ONU n.54/134 del 17.12.1999 in ricordo della morte, avvenuta nel 1960, di tre

Data:
21 novembre 2012

Il 25 Novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, sancita dalla risoluzione dell’ONU n.54/134 del 17.12.1999 in ricordo della morte, avvenuta nel 1960, di tre sorelle dominicane da parte dei servizi segreti militari.

Nel 2006 l’Associazione Artemisia di Firenze ha proposto per la prima volta in Italia la “Campagna del fiocco bianco”, nata nel 1991 sulla scia dell’eco di ciò che successe in Canada dopo il massacro di Montreal del 6 dicembre 1989, in cui quattordici studentesse dell’Ecole Polytechinique furono uccise da un antifemminista, Marc Lapin. Subito dopo il tragico evento, tanti uomini si mobilitarono e nel giro di sei settimane ben 100.000 uomini in Canada indossarono il fiocco bianco per manifestare il loro rifiuto contro qualunque forma di violenza legata all’identità di genere. Attualmente la Campagna è diffusa in quarantasette Paesi, e dura due settimane, dal 25 Novembre al 7 Dicembre: gli uomini manifestano la propria adesione con il piccolo, significativo gesto di indossare un fiocco bianco al polso per esprimere l’intenzione di non sollevare mai la mano in un gesto di violenza contro le donne e a non tollerare mai che questo avvenga.
Un piccolo gesto che significa prendere un impegno concreto nella vita quotidiana ricordando e ricordandosi che la violenza sulle donne non è solo fisica, sessuale, psicologica ma spesso è esercitata in modi sottili quali insulti, squalifiche, umiliazioni, maltrattamenti. Significa prendere atto di una realtà spaventosa che ci dice che nel mondo, per le donne tra i 15 e i 44 anni, la violenza è la prima causa di morte e d’invalidità, più letale del cancro, della malaria, degli incidenti stradali, della stessa guerra.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici e sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita e il rischio maggiore proviene dai familiari, mariti e padri, e di amici.

Il Comune di Oristano, per contrastare questo fenomeno, nel 2001 ha istituito lo Sportello Antiviolenza. Per potenziare il servizio e garantirne la continuità nel novembre del 2010 è sorto il Centro Antiviolenza “Donna Eleonora”. Il Centro Antiviolenza si pone come un punto di riferimento per il contrasto di tutte le forme di violenza di genere dove le donne sono accolte da personale qualificato (psicologa, educatrice professionale e assistente sociale) che lavorano in sinergia per aiutarle e sostenerle nella scelta di non subire più in silenzio.
A ogni donna che si rivolge al Centro, sono garantiti anonimato, riservatezza e gratuità dei servizi. È possibile usufruire di ascolto e accoglienza anche telefonica, consulenza psicologica, sociale e legale, percorsi di psicoterapia e Casa rifugio a indirizzo segreto.

Il Centro antiviolenza ha sede nel Palazzo degli Scolopi, nella Piazza Eleonora, è aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì e il martedì e il giovedì pomeriggio. E’ possibile contattare le operatrici al n. di telefono 0783/71286 e sul web alla mail del sito www.centroantiviolenzaoristano.it.
Le consigliere comunali di Oristano, Donatella Arzedi, Mariangela Massenti, Maria Lucia Mocci e Daniela Nurra, nell’occasione, invitano tutte le Scuole di Oristano a partecipare alla campagna sino al 7 Dicembre ed estendo “l’invito a portare il fiocco bianco a tutti i maschi di qualunque età, regalateli o confezionateli insieme, spiegando le motivazioni di questo piccolo gesto. Non perdete occasione per documentarvi, discutere e riflettere con loro sull’importanza del rispetto della persona umana indipendentemente dal suo genere, dal colore della sua pelle, della sua etnia, delle sue opinioni personali e politiche”.
 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:33