Pinacoteca Carlo Contini - Mostra “Variazioni sul tema. I riti della Settimana Santa in Carlo Contini”

Dal 13 aprile al 22 giugno 2025 la mostra a cura di Obler Luperi, con allestimenti di Stefano Boi, Franco Moi e Alessandro Sanna e assistenza del volontari del Servizio Civile Universale

Cos'è

Dal 13 aprile al 22 giugno 2025 la Pinacoteca Comunale Carlo Contini ospita la mostra “Variazioni sul tema. I riti della Settimana Santa in Carlo Contini”.

La mostra è a cura di Obler Luperi, con gli allestimenti di Stefano Boi, Franco Moi e Alessandro Sanna e l’assistenza delle Volontarie e del volontari del Servizio Civile Universale.

La Pinacoteca comunale, dal 2023 ha dedicato una parte delle sue sale alla sezione permanente su Carlo Contini, con la finalità di valorizzare la figura di uno degli artisti più celebri della città di Oristano. Insieme a un nucleo di opere appartenenti al Comune di Oristano, grazie a prestiti da collezioni private si intende creare dei continui momenti di approfondimento sulle tematiche legate alla vita e alle opere del pittore oristanese in relazione con gli altri artisti legati per vari motivi alla sua attività.

Uno dei temi più frequentati nella produzione di Carlo Contini è quello del sacro, con particolare predilezione per lo studio e la rappresentazione dell’opera d’arte, icona simbolo della passione di Gesù, il Crocifisso di Oristano, o Cristo di Nicodemo, delle processioni della Settimana Santa, la fase de s’iscravamentu e le confraternite oristanesi documentate tra gli anni ’20 e gli anni ’60.
Il rapporto con il Sacro permea la sua produzione già dagli anni giovanili e sarà tematica ricorrente, affrontata sempre in declinazioni diverse, per tutta la sua produzione artistica. Negli anni ‘20 realizza una serie di grandi opere dedicate alle processioni e alle confraternite, alcune ambientate durante i riti della Settimana Santa. Nei decenni successivi Contini approfondisce lo studio della storia dell’arte contemporanea e studia i movimenti neoavanguardisti sviluppatisi nel secondo dopoguerra, come il neocubismo, l’informale, l'astrattismo. Si reca di persona alla Biennale di Venezia per essere sempre aggiornato sulle novità internazionali. Questo suo studio appare evidente anche nella sua produzione artistica che va mutando nei decenni, fino a raggiungere esiti in linea con il panorama artistico suo contemporaneo. Il mutamento di stile è registrabile anche nei quadri a tema sacro e nella sua produzione dedicata alla figura del Cristo.

Il punto centrale della narrazione sono tre importanti opere del pittore Carlo Contini, S’iscravamentu (1945), dove Contini dà alla scena un taglio obliquo, memore della Processione del Cristo (1914) di Giuseppe Biasi. La sentita partecipazione di confratelli e fedeli trasferisce nel presente della raffigurazione l’evento evangelico, dove Cristo appare non più simulacro (“divinizzato”), ma corpo reale (“umanizzato"); Processione notturna de Su Jesus (1925), una grande tela, realizzata da Contini nel primo dei frequenti rientri a Oristano, risente delle esperienze fatte durante gli anni di formazione trascorsi tra Roma e Venezia. Il sapiente uso del colore e della luce, che si svilupperà da qui in tutta la sua opera, delinea suggestioni che da Tintoretto, passando per le tinte del tenebrismo barocco, portano fino ad atmosfere di gusto post-impressionista ed espressionista; Il Cristo a tre braccia (1968), donazione dagli eredi del pittore, è noto con questo strano titolo per la presenza di un terzo arto dovuto a un ripensamento del pittore. Il dipinto rappresenta la sofferenza estrema del Cristo sulla croce. L’ispirazione, come in altri casi, deriva dal celebre Cristo di Nicodemo della chiesa di San Francesco a Oristano.  Si tratta di uno dei lavori più toccanti di Contini. Quando Carlo Contini inizia a realizzare il cosiddetto Cristo a tre braccia, nella seconda metà degli anni ‘60, non sa ancora che quello sarà l’ultimo suo quadro.

Recentemente individuati in collezione privata delle rare opere ceramiche realizzate da Carlo Contini. Si tratta di un vaso drammaticamente deformato dove sui bordi scorre tutta l’esperienza umana di Cristo, dall’Annunciazione fino al Golgota.

La mostra vedrà un percorso che, grazie alla presenza di una serie coerente di altri lavori di Contini e di altri maestri del ‘900 sardo, alcuni inediti e di recente individuazione presso archivi e collezioni private (ceramiche, disegni, bozzetti preparatori), analizzerà nell’evoluzione della sintassi espressiva del pittore oristanese il dialogo con la realtà artistica sua contemporanea.
Tra i motivi di novità l’accostamento di tre opere di medesimo soggetto realizzate a decenni di differenza da Giuseppe Biasi (anni ’30), Carlo Contini (1948); Antonio Corriga (1966). In mostra il raffronto tra le opere dei due pittori oristanesi, il Confratello rosso (1948) e quello di Corriga. È possibile ipotizzare una discendenza dei ritratti dall’opera omonima di Giuseppe Biasi della Pinacoteca Nazionale di Sassari, realizzato probabilmente durante il periodo di frequentazione, umana e professionale, con Carlo Contini nell’oristanese.

La mostra viene integrata con la ricostruzione virtuale di alcuni scenari dipinti da Contini, fruibili dal pubblico in sala o da casa con collegamento sulla piattaforma virtuale spacial.io. Nello specifico viene presentato il lavoro di ricostruzione digitale del luogo in cui Contini ritrae la sua prima processione di su Jesus (1925), il sagrato della chiesa di Santa Chiara di Oristano.

La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno. Lun-Ven 9-20 / Dom-Sab 9-13 / 15-20

Pinacoteca Carlo Contini - Mostra “Variazioni sul tema. I riti della Settimana Santa in Carlo Contini”
Pinacoteca Carlo Contini - Mostra “Variazioni sul tema. I riti della Settimana Santa in Carlo Contini”  

Luogo

Date e orari

10
giu/25

ore 18:00 - Inizio evento

19
ago/25

ore 20:00 - Fine evento

Altre date dell'evento
Orari

La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno 2025

Lunedì - Venerdì 9-20

Domenica - Sabato 9-13 / 15-20

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

17/04/2025, 09:50