Oristano celebra il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
In piazza Eleonora l’Alzabandiera, l’Omaggio ai Caduti per la Patria, e la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa
Data:
04 novembre 2024
A Oristano si è celebrato il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Dopo la Santa Messa celebrata in Cattedrale da Monsignor Alessandro Floris, in piazza Eleonora si è tenuta la tradizionale cerimonia militare alla presenza dei rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma con i rispettivi Gonfaloni, delle autorità civili nazionali, regionali e provinciali, delle autorità religiose e dei sindaci della provincia.
Dopo l’Alzabandiera, il Prefetto, il Sindaco di Oristano e l’Amministratore Straordinario della Provincia, hanno deposto una Corona in Omaggio ai Caduti davanti alla lapide commemorativa ai Caduti per la Patria di Oristano.
A seguire, il Prefetto, unitamente ai Sindaci di Oristano ed Abbasanta, ha consegnato le medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica “Ai cittadini italiani, militari e civili e, per essi, ai rispettivi familiari, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigionieri di guerra”.
E’ stato particolarmente emozionante fare memoria di questa triste pagina della nostra storia e ricordare i nostri militari catturati dai tedeschi dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943: Salvatore Meloni del Battaglione di Coritza della Guardia di Finanza, catturato con l’inganno e trasportato in treno a Neubrandenburg, per essere poi internato in un campo di lavoro, prima allo Stalag II A e poi a Burg Stargard, dal 9 settembre 1943 al 5 novembre 1945; Sisinnio Spanu dell’Arma dei Carabinieri catturato a Roma durante un rastrellamento, mentre trasportava un prigioniero insieme ad altri tre commilitoni, e, trasportato ed internato al K 3670 Mosburg Germania, Krauss Maffei Monaco - Allach, dall’8 settembre 1943 al 6 marzo 1945; Arcangelo Pepe dell’Esercito, caporale del 48° Reggimento Artiglieria “Taro”, impegnato nei combattimenti sul fronte francese, catturato dai tedeschi l’8 settembre 1943 ed internato in un lager a Essen - Germania fino al 12 aprile 1945 quando fu liberato dalle Forze Alleate.
Ultimo aggiornamento
05/11/2024, 11:23
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