Francesca Marchi e Maria Speranza Perra elette nella Commissione Equità di genere e pari opportunità

L'interpellanza sulla presenza di sostanze inquinanti: dal Sian rassicurazioni sulla salubrità dell'acqua

Data:
14 marzo 2025

Francesca Marchi e Maria Speranza Perra sono le due nuove componenti di minoranza in seno alla IX Commissione consiliare permanente "Equità di genere e pari opportunità" in sostituzione delle componenti dimissionarie.
Sono state elette ieri sera dal Consiglio comunale con 17 voti a favore e una scheda bianca.

La seduta di ieri dell’assemblea civica è stata dedicata prevalentemente all’esame di interrogazioni e interpellanze.

Maria Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza urgente presentata insieme ai consiglieri Marcoli e Obinu Giuseppe sulla situazione abitativa di una cittadina residente a Oristano e sulle problematiche relative all’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica.
Partendo da un caso specifico, Maria Obinu ha chiesto al Sindaco e all’Assessore competente quali iniziative l’amministrazione comunale intenda adottare per risolvere il caso in esame considerate le gravi condizioni di salute della persona interessata e l’urgenza di individuare una soluzione alternativa. Sono state chieste notizie su eventuali sopralluoghi o verifiche tecniche sull’immobile assegnato negli anni ’90, quali azioni siano previste per supportare le persone escluse dalle graduatorie per motivi di morosità, in particolari casi di fragilità economica e sociale, se l’amministrazione intenda attivare strumenti straordinari, anche in collaborazione con altri enti, per garantire una sistemazione alternativa e quali tempi siano previsti per l’effettiva applicazione dell’assegnazione di alloggi residenziali pubblici e se sia possibile provvedere d’urgenza per casi simili.
L’Assessore Carmen Murru ha risposto spiegando che “una interpellanza su un caso specifico è una inusuale. La persona in questione è stata assegnataria di un alloggio a canone concordato e poi di un alloggio ERP. L’atto, che risale al 2015, non si è potuto concludere per morosità. In quegli anni c’era un progetto regionale per morosità incolpevole che quando la consigliera Maria Obinu era assessore poteva essere utilizzato, oggi non si può più. Le verifiche sull’alloggio devono essere fatte da Area che è proprietaria dell’alloggio. Ci siamo attivati per risolvere il caso in questione, ma in caso di morosità ci sono oggettive difficoltà. Per la graduatoria la rapida pubblicazione è un obiettivo del dirigente comunale”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Marchi, Della Volpe, Perra, Daga, Obinu Maria, Obinu Giuseppe e Marcoli sulla presenza di PFAS nelle acque del Comune di Oristano. Ha chiesto quante analisi siano state effettuate da ARPAS e ABBANOA nel biennio 2023/2024, quale sia il livello di PFAS riscontrati dalle analisi effettuate nelle Case dell’acqua, se sia prevista la pubblicazione dei risultati dettagliati delle analisi condotte da ARPAS e ABBANOA e se l’Amministrazione Sanna intenda avviare un piano di monitoraggio periodico dei PFAS delle acque destinate al consumo umano”.
Il Sindaco Sanna ha risposto spiegando che rispetto alle notizie pubblicate dai giornali sullo studio realizzato da Greenpeace, circa la presunta contaminazione da sostanze cancerogene dell’acqua potabile distribuita dalla rete nella città di Oristano, sebbene il livello delle sostanze cancerogene fosse indicato al di sotto dei limiti stabiliti per legge “ci siamo immediatamente attivati nei confronti della ASL e di Abbanoa per avere opportune informazioni utili ai fini della tutela della salute pubblica. Abbiamo sollecitato un rapporto dettagliato sulla qualità dell’acqua potabile, necessario per verificare possibili situazioni di rischio e per assicurare la necessaria corretta informazione alla cittadinanza e nel caso scongiurare inutili allarmismi. Il direttore generale della ASL ha trasmesso la relazione sulla qualità dell’acqua proveniente dalla rete idrica redatta dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e validata dalla direttrice del Dipartimento di Prevenzione della ASL 5 di Oristano Maria Valentina Marras. Per maggiore tranquillità di tutti sottolineo che la relazione evidenzia la salubrità della stessa acqua”.
“La qualità dell'acqua distribuita nella rete idrica della Provincia di Oristano è costantemente monitorata, attraverso l'esecuzione dei controlli dell'Ente Gestore Abbanoa e del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione della ASL di Oristano, che esegue oltre 500 campionamenti all’anno, analizzati presso i laboratori dell’ARPAS, i quali prevedono la misurazione di tutti i parametri microbiologici e chimici obbligatori previsti dalla legge – ha detto il Sindaco leggendo la relazione -. A settembre 2024 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea sono state pubblicate le linee guida tecniche sui metodi di analisi per il monitoraggio delle sostanze per-e polifluoroalchiliche (PFAS) nelle acque destinate al consumo umano, per assegnare criteri uniformi a livello europeo per il monitoraggio di tali sostanze. Gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 12 gennaio 2026 per conformarsi alle disposizioni della normativa sul monitoraggio dei PFAS, inclusa la definizione della frequenza di campionamento, che può essere stabilita anche sulla base delle valutazioni di rischio del bacino idrografico e del sistema di fornitura dell’acqua. Allo stato attuale, dunque, non esistono elementi per confermare o smentire i dati dello studio di Greenpeace. Prendendo per validi i valori riportati nello studio dell’associazione, non esisterebbero però motivi di allarme per la città di Oristano, in quanto il valore riportato sarebbe compreso tra 1 e 10 ng/l (nanogrammi al litro), valore che corrisponde a 0,01 µg/l (microgrammi al litro), ben al di sotto dei limiti indicati dalla normativa europea sopracitata”.
“Il SIAN conclude ribadendo la salubrità e la sicurezza dell’acqua erogata dalla rete idrica, che viene sottoposta a controlli più rigidi e stringenti rispetto alle acque minerali imbottigliate – ha concluso il Sindaco -. Anche nelle casette dell’acqua i valori sono nella norma. Attingono alla rete pubblica e sono soggette ad ulteriori processi di depurazione”.

Francesca Marchi e Maria Speranza Perra
Francesca Marchi e Maria Speranza Perra  

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 13:46