Cultura - Mostre, concerti e proiezioni per l'Hospitalis Sancti Antoni

Da oggi l’ex Asilo S. Antonio, struttura tanto cara agli oristanesi, riapre i battenti con il nome di Hospitalis Sancti Antoni. L’apertura avviene al termine di un ambizioso progetto di ristrutturazione

Data:
20 giugno 2008

Da oggi l’ex Asilo S. Antonio, struttura tanto cara agli oristanesi, riapre i battenti con il nome di Hospitalis Sancti Antoni. L’apertura avviene al termine di un ambizioso progetto di ristrutturazione e valorizzazione finanziato dalla Regione attraverso il POR Sardegna con 2 milioni 800 mila Euro.

“Per la città è un momento importante – osserva il Sindaco Angela Nonnis -. Quello che per Oristano è uno degli edifici più preziosi, dal punto di vista storico e architettonico, diventa nuovamente e definitivamente un punto fermo nel sistema culturale cittadino. L’ex asilo S. Antonio è una struttura la cui valorizzazione consentirà di compiere un altro passo avanti verso la piena conoscenza e fruizione del nostro patrimonio culturale. Grazie a questo progetto, avviato dalla precedente amministrazione, possiamo mettere a disposizione della città una struttura finalmente adeguata ad ospitare iniziative culturali, perfettamente funzionale grazie agli studi degli spazi e alla dotazione di idonee attrezzature”.inaugurazione hospitalis sancti antoni

“Il nuovo Hospitalis Sancti Antoni deve inquadrarsi nella realtà museale attuale e futura di Oristano – prosegue il Sindaco Nonnis -. Al momento l’unico museo della città è l’Antiquarium Arborense ospitato a Palazzo Parpaglia dal 1992. Si stanno definendo gli accordi per l’istituzione del Museo della Sardegna Giudicale. Nel 2006 la Regione ha deliberato l’istituzione della Rete museale dei fenici nella torre spagnola di Torre Grande. Quest’anno, infine, si concluderanno i lavori per la creazione del Museo arcidiocesano arborense nei locali compresi tra la Cattedrale, il Teatrino San Pio X e il seminterrato del Seminario arcivescovile. In prospettiva si lavora a un progetto museologico legato all’utilizzo del Foro Boario quale museo d’arte contemporanea. L’Hospitalis Sancti Antoni si colloca all’interno del polo museale cittadino, inserito all’interno del progetto YDRA per la gestione dei beni culturali, quale centro di studio e progettazione culturale”.

L’ex asilo S.Antonio risale all’epoca Giudicale. Le prime notizie risalgono al 1335 e sono contenute nel testamento di Ugone II. La struttura ospitò il primo ospedale giudicale della città antica che fu poi trasferito nel convento di San Martino, fuori le mura. Successivamente, nella seconda metà del XIX secolo, fu trasformato in asilo infantile.

Nel corso degli ultimi anni nella stessa zona in cui sorge l’ex Ospedale Giudicale il Comune ha realizzato altri interventi per il recupero delle antiche mura Giudicali e per la sistemazione dell’area antistante come parcheggio alberato.

Con questo progetto di ristrutturazione sono stati risolti alcuni problemi strutturali che negli anni scorsi avevano minacciato la sicurezza dello stabile. È stato completato il restauro con interventi di consolidamento delle zone compromesse. L’edificio riapre come spazio per le esposizioni permanenti e temporanee. La struttura si compone di un copro fabbrica principale a due piani, sviluppato attorno ad un chiostro e ad un ulteriore ambiente destinato ad auditorium, per un totale di 3.500 metri quadrati.

Al piano terra sono stati realizzati la biglietteria, le sale per le esposizioni temporanee e permanenti, per una pinacoteca e per i concerti, un archivio, un locale bar, il guardaroba e i servizi igienici. Al piano terra si trova anche un giardino interno e un ampio patio che conduce ad una sala conferenze attrezzata di impianto di audio e video. Al primo piano sono stati realizzati spazi per le sale di lettura, la biblioteca e la mediateca e per ospitare l’Istar, l’Istituto storico arborense per gli studi sul Marchesato e il Giudicato.

Per celebrare adeguatamente la riapertura dell’Hospitalis Sancti Antoni il Comune di Oristano ha stabilito una serie di collaborazioni per organizzare importanti manifestazioni culturali. L’Assessorato alla Cultura, insieme all’Istar, all’Archivio Comunale, all’Antiquarium Arborense, al Circuito nazionale Musae Sardegna 2008, a Dromos Festival e con la collaborazione della  Fondazione “Sa Sartiglia”, della Biblioteca Comunale di Oristano e di quella del Seminario arcivescovile di Oristano, del Ministero per i Beni e le attività Culturali attraverso le Soprintendenze ai Beni Archeologici e a quella Archivistica per la Sardegna e alla Biblioteca Universitaria di Cagliari hanno organizzato mostre, concerti e proiezioni di documentari.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:32