Cultura - Il Comune si avvia verso una gestione diretta dei beni culturali
Il Comune di Oristano si avvia verso una gestione diretta dei beni culturali. Lo farà progressivamente assumendo il personale attualmente in forza alle cooperative che gestiscono i
Data:
16 settembre 2006
Il Comune di Oristano si avvia verso una gestione
diretta dei beni culturali.
Lo farà progressivamente assumendo il personale attualmente in forza alle cooperative che gestiscono i beni culturali per conto del Comune.
Proprio nei giorni scorsi il Comune ha presentato alla Regione il progetto YDRA per la gestione dei beni cultuali, un’iniziativa che ha la Provincia di Oristano come ente capofila. Attraverso YDRA si intende dare una nuova forma di gestione all’intero sistema museale cittadino, ridefinendo la cura dell’Antiquarium Arborense e del sistema delle antiche mur e delle torri e istituendo il Museo d’Arte contemporanea al Foro Boario e il Museo della storia della ceramica di Aristanis nei locali dell’ex carcere militare di via Ghilarza.
I contenuti del progetto Ydra sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa dall’Assessore alla Cultura Giuliano Uras e dal Curatore dell’Antiquarium Arborense Raimondo Zucca. Entrambi hanno posto l’accento sulle novità normative, in campo nazionale e regionale, che hanno come obiettivo la valorizzazione del patrimonio culturale. Un obiettivo che può essere raggiunto anche attraverso la stabilizzazione degli operatori culturali, a Oristano in tutto una quindicina, e la gestione diretta dei beni da parte degli enti locali. La stessa strada sarà percorsa anche per gli altri beni culturali comunali come l’Archivio storico all’interno del quale sono custoditi preziosi documenti del Medio Evo.
Attraverso la gestione diretta, secondo l’Assessore Uras, il Comune avrà un risparmio valutabile intorno ai 50 mila Euro. Tutti gli operatori culturali passeranno progressivamente alle dipendenze del Comune puntando a una loro stabilizzazione. La Regione supporterà l’impegno del Comune garantendo i finanziamenti necessari e organizzando corsi di riqualificazione per il personale.
Tra i vantaggi anche l’inserimento dei beni culturali oristanesi in un circuito più vasto che ne favorirà la promozione e la fruizione anche attraverso iniziative come l’introduzione del biglietto unico.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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