Consiglio comunale - Iniziata la discussione sulle linee programmatiche

Il Consiglio comunale di Oristano ha iniziato la discussione sulle linee programmatiche del Sindaco Angela Nonnis. Il primo intervento è stato quello di Vincenza Mattu (Oristano Città

Data:
12 settembre 2007

Il Consiglio comunale di Oristano ha iniziato la discussione sulle linee programmatiche del Sindaco Angela Nonnis.

Il primo intervento è stato quello di Vincenza Mattu (Oristano Città Nuova) che ha sottolineato l’importanza del documento in discussione, ha evidenziato le condizioni di degrado nelle quali si trovano la città e le frazioni. “Una città – ha detto dove manca l'ordine, manca la pulizia, dove è diffuso il senso di vuoto. Ma la cosa che mi preoccupa di più è che in questa città purtroppo mancano le opportunità”.

Vincenza Mattu ha dedicato qualche riflessione anche sullo stato di salute della maggioranza: “In più occasione sono stati presi accordi disattesi dopo pochi giorni se non dopo poche ore. Ciò vuol dire che esiste una maggioranza numerica ma non esiste una maggioranza politica. Signor sindaco, tenga bene a mente che lei è garante degli accordi politici e se questi vengono disattesi lei ne è responsabile in quanto capo politico della Coalizione, altrimenti lei è stato un leader solo in campagna elettorale, questo mi dispiace dirlo. Il movimento Oristano Città Nuova si è presentato agli elettori con una Coalizione e con quella andrà a casa, anche perché abbiamo chiesto il voto agli elettori impegnandoci ad essere sentinelle della maggioranza e non possiamo tradire i nostri elettori chiaramente”.

Gianni Sanna (Progetto Sardegna) ha condiviso la valutazione del Sindaco Nonnis sulla necessità di procedere alla ristrutturazione della macchina organizzativa “ma nelle linee programmatiche non si dice come si intende procedere alla riorganizzazione delle aree”. Secondo Sanna “negli ultimi cinque anni la linea tra legittimità e illegittimità nella produzione di fatti e di atti amministrativi si è assottigliata tantissimo … in alcuni casi si sono persino intenzionalmente spezzate, lo dico tra virgolette, le buone solidarietà tra il personale, determinando un'area talvolta irrespirabile che certo non ha favorito la buona amministrazione”. Sanna ha raccomandato maggiore attenzione ai problemi del sociale e si è soffermato sul caso della Sogeaor, la società di gestione dell’aeroporto di Fenosu, manifestando perplessità sulla sua gestione, sulle reali possibilità di sviluppo dello scalo e sulle prospettive di ricapitalizzazione della società, auspicando, in conclusione un dibattito approfondito in Consiglio comunale.

Attenzione rivolta alla riforma della struttura comunale anche da parte di Andrea Lutzu (UDS) che ha parlato di “priorità delle priorità per poter contare su un’amministrazione efficiente … e il problema è generale e non solo dell’area tecnica”. Altre due priorità per Lutzu sono il PUC e l’ingresso del Comune di Oristano in Abbanoa. “L'U.D.S. condivide le linee programmatiche del Sindaco sul piano urbanistico – ha detto -, le condivide anche perché l'U.D.S. da un punto di vista politico ha sempre sostenuto una linea ben precisa e in questo frangente sostiene che il piano va adeguato al piano paesistico regionale”. Su Abbanoa Lutzu ha raccomandato “che il passaggio, se deve essere fatto, a termini di legge, e se sarà condiviso da questa assemblea, avvenga nella migliore maniera possibile. A noi interessa che i servizi forniti da Abbanoa siano efficienti e che i costi siano contenuti. E grande attenzione occorre prestare al futuro dei lavoratori impegnati nella gestione del servizio idrico”.

Peppino Marras (La Margherita) ha commentato l’intervento di Vincenza Mattu sottolineando l’importanza delle parole pronunciate sullo stato di salute della maggioranza: “Quando si sente parlare di maggioranza numerica e non di maggioranza politica, non si possono non effettuare delle considerazioni su parole che sono importanti e che non possono essere lasciate al vento. Così come sono evidenti altre tensioni all'interno della maggioranza relativamente alla gestione delle commissioni”. Soffermandosi sulle dichiarazioni programmatiche Marras ha lamentato l’assenza di un’indicazione chiara delle priorità. E proprio tra le priorità ha citato la ristrutturazione dell'apparato comunale che “probabilmente, in questo momento, sta toccando il livello più basso nella sua storia recente (gli ultimi venti, trent'anni). Un momento di difficoltà estremo, dovuto a una serie di abbandoni, di sostituzioni temporanee, di persone che hanno individuato nel rapporto con questa Amministrazione più un parcheggio, una sosta temporanea, che non la volontà e la voglia di investire, di credere nel progetto Oristano e quindi di impegnarsi per la crescita di questa città”.

Cristina Denti, brevemente, ha confermato il suo ruolo di consigliere indipendente, ma anche la sua intenzione di supportare l’azione dell’Amministrazione e di votare a favore delle linee contenute nelle dichiarazioni programmatiche del Sindaco.

Giampaolo Atzori (DC) ha auspicato un clima di collaborazione per la soluzione dei tanti problemi della città: dai servizi socio-assistenziali al decoro cittadino fino al PUC.

Fabio Porcu (Fortza Paris) ha rilevato come il programma della coalizione che ha vinto le elezioni “prevede tutto e anche di più, ma non indica le fonti, gli strumenti che intende utilizzare per realizzarlo: i mezzi finanziari, la tempistica, il capitale umano, interno e esterno”. Porcu ha citato gli impegni che il Sindaco ha preso per il sociale, sottolineando come manchino indicazioni precise sui reali obiettivi da raggiungere, ha chiesto chiarezza sul PUC, sul futuro di Torre Grande, sull’eventuale adesione ad Abbanoa e sulla ricapitalizzazione della Sogeaor.

Secondo Efisio Sanna (DS) “le linee programmatiche mancano di un progetto complessivo, di un filo conduttore, di scelte chiare, concrete, nette e fondamentali e mancano di scelte di discontinuità rispetto a ciò che è accaduto in passato”. Sanna ha individuato tre priorità: il ruolo del Consiglio comunale che deve riappropriarsi del ruolo istituzionale di vero governo di questa città, la trasparenza delle azioni del Comune che deve avvenire attraverso il coinvolgimento di tutte le forze vive della città, la riorganizzazione urgente della macchina burocratica del Comune.

Alberto Cauli (AN) ha rilevato come “durante l’intero dibattito consiliare non si sia mai parlato di un tema importante: la cultura. Tema che, giustamente, è presente nelle dichiarazioni programmatiche del Sindaco. Penso che questa città farà una gran cosa se riuscirà a mettere insieme il binomio cultura-giovani, un binomio che deve essere valorizzato come si conviene, come è giusto che sia, perché i giovani sono importanti risorse di ogni società, le nuove classi dirigenti che succederanno alle attuali”.

Marino Marchi (Margherita) ha voluto soffermarsi sulla politica sanitaria: “Credo che nella nostra provincia vi sia una carenza nell'assistenza sanitaria. Credo anche  che in questi anni si sia seriamente cercato di attenuare questa carenza. Io ritengo che per quanto riguarda la politica sanitaria il Comune abbia un piccolo ruolo, però molto importante, che incide notevolmente sulla qualità della vita dei cittadini: garantire l'accesso dei cittadini alle strutture presenti. Oggi è difficile per i cittadini raggiungere l'ospedale o il poliambulatorio, eppure basterebbero piccoli interventi. Mi riferisco al parcheggio da realizzare nell'area adiacente il poliambulatorio di via Michele Pira, alla realizzazione della strada che dai giardinetti di piazza San Martino porta all'ingresso posteriore dell'ospedale, mi riferisco alla decisione, che non costa niente, di togliere da piazza San Martino il capolinea degli autobus, che ha reso impraticabile il traffico in quella sede”.

Paolo Sulis (Forza Italia) ha parlato di una città malata: “Non c'è bisogno, per dirlo, di essere esperti di economia, essere esperti di agricoltura, di turismo o di artigianato, basta guardarci intorno. Tutti gli indici di apprezzamento che abbiamo di fronte vedono la città in basso. Un malato grave per cui non c'è bisogno di cure palliative, di cure omeopatiche, fitofarmaci o di stregoni politici, c'è bisogno di una cura forte per risanare la nostra città”. Secondo Sulis “la città è in questo stato a causa della legge elettorale, che negli anni ’90 ha dato la possibilità dell'elezione diretta al Sindaco,  della novità economica rappresentata dall’utilizzo dei finanziamenti europei per le regioni dell’Obiettivo 1, del passaggio  dalla prima alla seconda Repubblica. Tre novità che hanno fatto crescere molte città. A Oristano, nonostante tante amministrazioni anche di colore diverso, non è successo niente, non c'è stato nessun colpo d'ala. Quindi c'è bisogno di una terapia d'urto”. Sulis ha invitato a puntare sul turismo utilizzando al meglio le infrastrutture di cui Oristano già dispone, porto e aeroporto, facendo sistema con tutti i centri della provincia.

Secondo Maria Grazia Schintu (DS) l’eredità lasciata dalla passata amministrazione rende più difficile il compito del nuovo Consiglio comunale: “Il programma del Sindaco è ambizioso, fatto di grandi progetti, di grandi idee, di sogni. Non si evince, però, quello che intende fare nell'immediato rispetto ai grandi problemi che affliggono questa città e rispetto alle priorità che intende adottare”.

Angelo Angioi (AN) rispondendo a quei consiglieri che hanno parlato di mancanza di concretezza ha ricordato l’intesa sullo sviluppo dell’oristanese firmata recentemente dal Sindaco Nonnis con il Presidente della Regione Soru e il Presidente della Provincia Onida. Poi ha ripreso il tema della riorganizzazione della struttura comunale, ricordando come l’attuale organizzazione sia il frutto delle scelte adottate, e contestate da AN, dal Consiglio comunale nel 1996 . Sulla Sogeaor Angioi ha invitato ad affrontare il problema nel contesto dei rapporti degli enti che fanno capo al Comune: Consorzio industriale, porticciolo, IMC.

Anche Luca Faedda (Forza Italia) ha citato l’intesa con la Regione, giudicandola un importante passo avanti per lo sviluppo del territorio. Sul tema dell’urbanistica ha auspicato la rapida istituzione della commissione edilizia, mentre per la ricapitalizzazione della Sogeaor ha invitato a fare un riflessione attenta considerando che “la ricapitalizzazione si rende necessaria esclusivamente per ripianare una perdita”. Faedda ha espresso apprezzamento per le decisioni recentemente assunte sullo sviluppo turistico di Torre Grande che potrebbe presto contare su 1700 nuovi posti letto.

Per Francesco Federico (La Margherita) occorre uno sforzo particolare per riavvicinare il cittadino all'istituzione Comune e “questo potrebbe avvenire, prima di tutto, attraverso l'attivazione dell'ufficio del difensore civico e poi garantendo la trasparenza degli atti amministrativi con il potenziamento del sito web istituzionale”.

Mauro Solinas (Fortza Paris) ha invitato a valutare adeguatamente l’importanza del Piano strategico, avviato dalla precedente amministrazione, in attesa di approvazione definitiva e fondamentale per il futuro della città e dell’area vasta. Anche Solinas ha dedicato attenzione al problema dell’organizzazione del personale ed alla necessità di dare un nuovo assetto alla struttura. Si è soffermato sul PUC, sul porticciolo e sull’aeroporto “al quale va impresa nuova forza politica per ottenere le ultime concessioni dell’ENAC, necessarie al decollo dello scalo” e, infine, alla gestione del bene idrico “che finora è stata realizzata in forma diretta, con costi molto bassi per i cittadini di Oristano. Il passaggio ad Abbanoa se deve essere fatto, deve maturare solo dopo una serie riflessione del Consiglio comunale”.

Antonio Franceschi (Forza Italia) ha auspicato che il Sindaco si confermi “quello stimolo, quella terapia d'urto di cui ha necessità la città. Qualche consigliere ha detto che questa è una città che dorme da venti anni. Io sono convinto che col suo entusiasmo il Sindaco riuscirà a dare questa scossa per fare in modo che tante problematiche evidenziate  possano essere risolte”.

Antonio Scanu (UDEUR) ha condiviso la proposta di Luca Faedda di un piano industriale per la Sogeaor e “solo se effettivamente ci sono le condizioni per una ricapitalizzazione intervenire, perché in questi anni noi siamo stati chiamati a ripianare più volte i debiti della società”. Scanu ha commentato la decisione di non revocare il PUC Scanu parlando di una prima grossa falla dell’Amministrazione, ha chiesto chiarimenti sul Piano strategico e sul Piano del traffico approvato pochi anni fa dalla Giunta Ortu. Infine, si è detto contrario all’istituzione del difensore civico, superfluo per una città delle dimensioni di Oristano.

Giuseppe Sanna (Riformatori) ha difeso le linee programmatiche “che costituiscono precisi impegni nei confronti della città. È un programma che merita rispetto per le intenzioni e i contenuti”. “Il Piano urbanistico e quello del traffico - ha aggiunto Sanna -, devono andare di pari passo, sono due cose inscindibili”. Sanna ha invitato a valorizzare le risorse interne all’ente “perché senza una buona macchina amministrativa tutto l'apparato, quindi anche la stessa Giunta, lo stesso Consiglio, non è in grado di funzionare in maniera egregia”. Sullo stato di salute della coalizione Sanna ha precisato: “Questa è una maggioranza coesa, compatta, che ha creduto sin dall'inizio in questo percorso politico e i cittadini lo hanno confermato, con il loro voto, avendo fiducia nel programma”.

Il dibattito sulle linee programmatiche proseguirà venerdì 14 Settembre, alle 10.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31