Consiglio comunale - Francesca Marchi e Maria Obinu si dimettono dalla Commissione pari opportunità
In aula anche la discussione di mozioni e interpellanze
Data:
15 novembre 2024
Le consigliere comunali Francesca Marchi e Maria Obinu si sono dimesse dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Oristano.
La decisione è stata comunicata ieri sera, in Consiglio comunale, da Maria Obinu: “Con l'approssimarsi del 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e in un momento storico in cui le pari opportunità appaiono in Italia ancora una chimera, abbiamo maturato la decisione di dimetterci da una commissione mai entrata realmente in funzione, una commissione che non si riunisce dal mese di aprile 2023 e che si sta rivelando essere stata creata solo per apparenza e non per l'intenzione dell'amministrazione Sanna di lavorare per arginare la disparità di genere, le discriminazioni e le violenze verso le donne, le ragazze e le bambine nella città di Oristano. La totale esautorazione della commissione Pari opportunità, per il secondo anno consecutivo, nell'organizzazione degli eventi della Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne è l'ennesima prova del valore che l'amministrazione attribuisce alla IX Commissione. Non è questo lo spirito con cui è stata creata e per questi motivi rassegniamo le nostre dimissioni con effetto immediato”.
Il Consiglio comunale ha quindi iniziato l’esame dell’ordine del giorno.
Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Maria e Giuseppe Obinu, Della Volpe, Marchi e Federico sul controllo delle discariche non autorizzate tramite telecamere e sanzioni ai trasgressori, chiedendo se siano previsti interventi di sorveglianza e monitoraggio delle discariche non autorizzate mediante telecamere, quali misure di sanzione saranno adottate nei confronti dei trasgressori, se sia previsto l’uso delle fotografie come prova, se esistono piani di sensibilizzazione della popolazione sulla corretta gestione dei rifiuti e per la segnalazione di comportamenti illeciti. Marcoli ha chiesto anche un report sulle discariche non autorizzate presenti nel territorio comunale e l'eventuale predisposizione di un piano d’azione per ridurre il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.
Nella risposta, l’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda ha condiviso la premessa dell’interpellanza: “Le discariche non autorizzate rappresentano un grave problema per l’ambiente e la salute pubblica. La gestione dei rifiuti deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti, l’attività di monitoraggio e controllo è fondamentale per prevenire l'abbandono illecito di rifiuti. L'installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree a rischio potrebbe costituire un deterrente efficace per i trasgressori. Al momento, l'installazione e l'uso delle fototrappole è sospesa poiché non è stata ancora completata la valutazione d'impatto sulla protezione dei dati, strumento essenziale previsto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, a tutela della privacy. Una volta completata la DPIA e predisposte le misure necessarie, sarà possibile procedere con l'installazione e l'attivazione delle fototrappole. Polizia Municipale, Ufficio Ambiente e Società Formula Ambiente stanno definendo un protocollo d'intesa con le modalità operative e di gestione delle fototrappole per assicurare che il monitoraggio venga svolto in modo sicuro, conforme alle normative e mirato alla prevenzione dello smaltimento illecito dei rifiuti. Le sanzioni a carico dei trasgressori sono di natura penale. Le fototrappole saranno utilizzate per monitorare l'abbandono e lo smaltimento illecito dei rifiuti, senza alcuna forma di identificazione diretta delle persone, nel rispetto della privacy. Le attività di riconoscimento ed individuazione dei responsabili saranno in capo al Servizio di Polizia Giudiziaria e Ambientale”.
Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato la mozione presentata insieme ai consiglieri Giuseppe e Maria Obinu, Della Volpe, Perra, Daga, Marchi e Federico, dal titolo “La Città che vorrei”.
“Oristano ha recentemente subito una significativa perdita di posizioni nella classifica sull'Ecosistema urbano, evidenziando l'urgenza di interventi in vari ambiti – ha detto Marcoli -. Questa mozione propone un piano d'azione per migliorare la qualità della vita, con un focus su verde urbano, mobilità sostenibile, sostenibilità ambientale e accessibilità”.
Obiettivi della mozione: il rinverdimento urbano attraverso un piano di piantumazione che coinvolga tutte le vie della città; potenziare la rete di piste ciclabili in città e verso Torre Grande e le frazioni, favorendo l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto; implementazione della Zona a Traffico Limitato integrata con un’area pedonale e ciclabile; un Piano della Mobilità con l’introduzione di nuovi sensi unici e zone 30 per migliorare la viabilità e garantire una maggiore sicurezza stradale; aree per sport e tempo libero, introducendo oasi con campi da basket e spazi per il gioco delle bocce, promuovendo l'attività fisica e il benessere della comunità; promuovere la sostenibilità ambientale con l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici e privati per la produzione di energia, favorendo la creazione di una comunità energetica; per una città accessibile implementare un piano di abbattimento delle barriere architettoniche, rendendo gli spazi pubblici e i trasporti accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità.
“Invitiamo il Consiglio Comunale a considerare la mozione per lavorare insieme a una città più verde, sostenibile e vivibile – ha detto Marcoli -. È essenziale agire per migliorare la posizione di Oristano nelle classifiche sull'Ecosistema urbano e garantire una qualità della vita superiore”.
Giuseppe Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna): “Stiamo attraversando il guado di metà mandato ed è il momento di tracciare un bilancio e chiamare a raccolta le persone di buona volontà. Possiamo invertire la rotta che ci ha portato a disboscare la città mettendo fondi a disposizione nel bilancio, realizzando piste ciclabili attraverso l’istituzione di sensi unici nelle città e spazi dedicati alle bici, zone 30, incentivi economici per utilizzo bici”.
Vincenzo Pecoraro (UDC): “Sono contrario all’incremento della ZTL a Oristano, è un tema fondamentale per la vocazione turistica della città. Non devono essere previste modifiche alla perimetrazione né alle limitazioni al traffico già esistenti, quanto una rivisitazione alle regole urbanistiche. Per ripopolare il centro storico occorre riportare al suo interno servizi di prossimità e prevedere incentivi per chi intende trasferire residenza nel centro storico. L’incremento della ZTL significherebbe mettere una pietra tombale sul commercio facendo un favore ai centri commerciali. Le piste ciclabili - ha aggiunto - svolgono un ruolo nella viabilità globale se sono collegate in rete tra loro. Sono d’accordo sul rinverdimento urbano Per il piano della mobilità l’assessore ci sta lavorando, si deve tenere conto dei benefici ma anche dei possibili danni che si potrebbero creare”.
Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna): “L’ultima statistica sull’ecosistema urbano ha messo in evidenza tanti problemi che nel corso degli anni sono andati peggiorando. La crisi demografica ha riflessi anche sull’ecosistema urbano. La mozione tocca diversi punti che possono rappresentare punto di partenza per la programmazione futura. La città oggi è sempre meno verde, necessita di piste ciclabili e di una viabilità adeguata, di un centro storico fruibile grazie alla ZTL, accessibile a tutti”.
Gianfranco Porcu (PSDAZ): “Apprezzo il fatto che questa amministrazione si stia concentrando molto sulla riqualificazione urbana. Renderei pedonali altre zone della città in accordo con i gestori delle attività economiche. Una città accogliente e percorribile servirebbe a incentivare anche il turismo. Abbiamo il dovere di lavorare a una cucitura tra il centro urbano e le periferie. Dobbiamo potenziare il dialogo con la Provincia e con i comuni vicini per potenziare le nostre vocazioni legate al turismo e all’agroalimentare”.
Fulvio Deriu (Fratelli d’Italia) ha evidenziato come la mozione contenga “… tanti punti che sono contenuti nel programma elettorale del nostro sindaco. Sul rinverdimento l’assessore sta facendo un grande lavoro e sta arrivando a maturazione un progetto da 10 milioni di euro che punta a migliorare il verde urbano. C’è un grosso problema che è quello della casa: a Oristano abbiamo costi molto alti, simili a quelli di Cagliari, e questo porta molti cittadini a trasferirsi nei paesi vicini. Il piano urbanistico è un obiettivo di questa amministrazione e vedrà coinvolti tutti i consiglieri comunali”.
Per Antonio Iatalese (UDC) “alle classifiche o si crede sempre o non si crede mai: si contesta la veridicità della Bandiera blu a Torre Grande e si crede a quella dell’ecosistema urbano. Credo che una volta che i tanti lavori avviati in questi anni saranno conclusi recupereremo ben più delle 40 posizioni perse oggi. La zona pedonale nel centro storico oggi sarebbe un autogol”.
“Momenti di confronto sul futuro della città come questo sono fondamentali – ha detto Giuliano Uras (Oristano al centro) -. Dobbiamo essere un po’ visionari, avere un concetto della città da qui a 20 anni, per i cittadini ma avendo anche il coraggio di andare contro i cittadini, ad esempio per la ZTL. Il commercio ne ha benefici, il danno delle città mercato è già stato fatto, dobbiamo investire sui centri storici. La riqualificazione e la rigenerazione urbana deve puntare a creare più verde, più aree e viali alberati. A Oristano, siamo in difficoltà con le manutenzioni, ma questo dipende dagli errori commessi nel passato quando è stato smantellato il cantiere comunale”.
Carla Della Volpe (PD) si è soffermata sullo spirito della mozione che propone una visione complessiva della città che deve essere condiviso con i portatori di interesse e i cittadini: “Una visione e una programmazione di lungo periodo è necessaria per un piano dello sviluppo sostenibile della città. Quella che fino a qualche tempo fa era l’agenda locale 2030 oggi la potremo chiamare agenda locale 2050 con interventi di in tema di benessere, di benessere, di inclusione sociale, di rigenerazione urbana, di mobilità sostenibile, di energia e di turismo”. “Puntiamo sulla valorizzazione del verde, sulla mobilità pedonale e ciclabile, sull’implementazione della ZTL senza timore di compiere scelte coraggiose, migliorando luoghi della socializzazione” ha detto ancora Della Volpe.
Per Gian Michele Guiso (PSDAZ) “parlando di qualità della vita è fondamentale che Oristano pensi alle famiglie. Tra gli indici di cui parliamo quello che mi preoccupa di più è quello sul calo della natalità. Le scuole della città si troveranno vuote e dovremo anche pensare a come utilizzare gli edifici che le ospitano. Dobbiamo trovare il modo di sostenere le famiglie e favorire la natalità. Dobbiamo anche dare sicurezza negli investimenti delle imprese”. “Vorrei anche una illuminazione efficiente, capace di dare sicurezza ai cittadini e valorizzi le bellezze architettoniche – ha proseguito Guiso -. C’è molto da fare anche sull’arredo urbano”.
Pino Carboni (FDI) ha esortato a non dimenticarsi della frazioni e ha evidenziato gli sforzi che si stanno facendo sul verde pubblico.
Sergio Locci (Aristanis): “È giusto che il Sindaco Sanna porti a compimento la sua idea di città, quella per cui è stato premiato dagli elettori. Nella quotidianità ci sono molti bisogni che non sono stati raccolti e che sono facilmente realizzabili. Con il Pnrr la città non è stata proiettata al futuro, ma violentata nella sua essenza. Oggi viviamo una città che non riconosco, che le amministrazioni hanno ereditato da amministrazioni precedenti. Credo però che un quinquennio non sia sufficiente a disegnare una città come vorrebbe la politica”.
Secondo Francesca Marchi (Sinistra futura) “per migliorare dobbiamo essere aperti al dialogo, ampliando le nostre prospettive. Questa mozione è ambiziosa perché vuole creare un dialogo per migliorare le condizioni di vita della città e delle frazioni. Vogliamo una città accessibile, vivibile e inclusiva, sostenibile energeticamente, con piste ciclabili. Vorremmo una città più verde e questo ce lo impone il cambiamento climatico”.
“Bisogna investire sulle strutture, ad esempio sulla rete internet che ci aprirebbe le porte a tante opportunità – ha detto Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) -. La nostra qualità della vita non può essere solo quella del cibo e del vivere senza stress. Un sistema sanitario efficiente è indispensabile. Gli anziani non possono essere dimenticati e la solitudine è il male del nostro secolo. La città ha bisogno di verde, manca la sensibilità”.
Il Sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito: “Questo mozione ha sollevato idee e suggerimenti importanti, ma ribadisce quanto già previsto dal Documento unico di programmazione e quanto stiamo già facendo. Cita 7 punti, ma ne dimentica tanti altri: politiche abitative e cultura soprattutto. Da parte nostra l’impegno c’è ed è incessante, ma spesso mancano gli strumenti senza considerare che la burocrazia condiziona molto la nostra azione. La mozione chiede collaborazione, è importante e ne sono convinto. Da persona concreta propongo confronti sulle priorità e per una programmazione di breve, medio e lungo periodo”.
La mozione è stata quindi respinta con 11 voti contrari e 8 a favore.
Ultimo aggiornamento
15/11/2024, 12:38
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