Consiglio comunale - Approvato il regolamento TARI
Approvato anche un ordine del giorno di solidarietà ai dipendenti ARAS, una mozione sul riconoscimento del paesaggio culturale sardo da parte dell'Unesco e il bilancio della scuola civica di musica
Data:
01 ottobre 2020
Il Consiglio comunale ha approvato con 13 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti, le modifiche al regolamento della tassa sui rifiuti (TARI).
L’Assessore al Bilancio e ai tributi Angelo Angioi ha illustrato le novità contenute nel nuovo testo del regolamento: “Alla luce delle nuove normative a breve dovremmo introdurre ulteriori modifiche, ma al momento è necessario approvare alcune nuove regole. Il nuovo regolamento si allinea a decorrere dal 1° gennaio 2020 alle nuove norme nazionali e introduce alcuni miglioramenti operativi nella gestione e nell’applicazione della tassa. Le modifiche riguardano la gestione e classificazione dei rifiuti e dei rifiuti assimilati agli urbani, l’esclusione per produzione di rifiuti speciali non assimilati o non conferibili al pubblico servizio, le superfici degli immobili, il periodo di applicazione del tributo, la classificazione delle utenze non domestiche, le tariffe giornaliere, le riduzioni per il riciclo dei rifiuti assimilati, le esenzioni e le agevolazioni, le riduzioni e l’antispreco, il controllo, gli accertamenti e i rimborsi, le soglie minime di versamento, rimborso e accertamento – rinvio, sanzioni e interessi, rimborsi e compensazioni”.
Il Presidente della Commissione Bilancio e Tributi Veronica Cabras ha illustrato il lavoro condotto dall’organismo consiliare entrando nello specifico delle singole modifiche introdotte con il regolamento.
Sono poi intervenuti Efisio Sanna (PD) che ha denunciato il ritardo con cui il regolamento è arrivato in aula e annunciato l’astensione del Partito democratico, Francesco Federico (indipendente) secondo cui è sbagliato retrodatare la validità del regolamento, Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia) che ha rilevato le pochissime variazioni apportate al regolamento in attesa di quelle più consistenti che dovranno essere discusse nel prossimo futuro.
Il Consiglio comunale si era aperto con l’approvazione, su proposta del capogruppo del PD Efisio Sanna, di un ordine del giorno a sostegno del proseguimento delle attività dell’Aras e del mantenimento dei livelli occupazionali.
All’unanimità l’assemblea ha espresso “umana e incondizionata solidarietà ai 250 lavoratrici/lavoratori e alle loro famiglie; ha evidenziato la necessità di immediati e condivisi provvedimenti volti a garantire il proseguimento delle importanti attività fin qui svolte dall'ARAS a sostegno, supporto e assistenza del settore agroalimentare e dell'allevamento e auspicato la continuità lavorativa di tutti gli addetti”.
Voto all’unanimità anche per la mozione di Veronica Cabras (Riformatori sardi) sul riconoscimento da parte dell’UNESCO del paesaggio culturale della Sardegna e la definizione del suo territorio quale Museo Aperto.
La mozione impegna il Sindaco e la Giunta comunale a porre in essere tutte le azioni necessarie affinché vengano avviate nei tempi più brevi le necessarie procedure volte a riconoscere la tutela di massimo grado del paesaggio naturale sardo, come quella che potrebbe essere garantita con il riconoscimento dell'Unesco; ad attivarsi affinché i soggetti istituzionali competenti agiscano per orientare lo sviluppo della Sardegna - che purtroppo è oggi una delle regioni più povere d'Europa - verso un nuovo modello di sviluppo "virtuoso", in linea con gli indirizzi di sostenibilità ambientale e sociale, di contrasto dei cambiamenti climatici, di efficientamento della società attraverso la digitalizzazione e di tutela e valorizzazione del Paesaggio Culturale.
Dopo l’illustrazione di Veronica Cabras, sono intervenuti, Maria Obinu, Antonio Iatalese, Fulvio Deriu, Andrea Muru e il Sindaco Andrea Lutzu che hanno sottolineato l’importanza della mozione.
Su proposta dell’Assessore alla Cultura e pubblica istruzione Massimiliano Sanna, il Consiglio comunale, con 13 voti a favore e 2 astensioni, ha approvato il bilancio di previsione 2020-2022 della Scuola Civica di Musica.
Per il 2020 il bilancio si assesta su una cifra di 128 mila euro, mentre nel 2021 e 2022 scende a 122 mila euro.
Nel 2020 sul fronte delle entrate si registrano 47 mila euro di trasferimenti, 35 mila euro di entrate extratributarie e 36 mila euro di entrate per conto terzi o partite di giro. Il contributo della Regione è di 30 mila euro, il Comune interviene con 7 mila euro di quota ordinaria e 10 mila di quota straordinaria. Tra le spese i docenti e la segreteria pesano per 50 mila euro, 14 mila euro per il direttore, le manutenzioni per 4 mila euro.
L’Assessore Sanna ha evidenziato l’importanza culturale e sociale della scuola che ha attivato numerosi corsi ordinari e altri straordinari come quello “nati per la musica” per i bambini che sta riscuotendo grande successo.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:35
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