Consiglio comunale - Approvati gli elaborati progettuali del PUC, ora la ripubblicazione e poi apertura dei termini per la presentazione delle osservazioni

Il Piano urbanistico comunale di Oristano compie un altro passo avanti. Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato gli elaborati progettuali relativi alla delibera di approvazione del PUC dello scorso

Data:
18 febbraio 2006

Il Piano urbanistico comunale di Oristano compie un altro passo avanti. Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato gli elaborati progettuali relativi alla delibera di approvazione del PUC dello scorso mese di Giugno.

Ora, considerando le numerose modifiche, anche sostanziali, rispetto al piano adottato nel 2002 dal Commissario straordinario, il Comune ripubblicherà il PUC riaprendo i termini di 60 per la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini.

Lo hanno confermato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il Sindaco Antonio Barberio e l’Assessore all’Urbanistica Giuliano Uras.
“Una conferenza stampa – ha detto il Sindaco Barberio – voluta senza alcun tono trionfalistico perché la nuova approvazione costituisce una tappa, importante, ma sempre una tappa nel lungo e difficile percorso del nuovo piano urbanistico comunale”.

“Un percorso – ha aggiunto l’Assessore Uras – reso ancora più difficile dalle nuove norme urbanistiche che la Regione sta varando e che obbligheranno tutti i comuni della Sardegna, e quindi anche Oristano, ad adeguare i propri strumenti di governo del territorio”.
L’Assessore Uras ha ribadito i concetti espressi negli ultimi due giorni durante i lavori del Consiglio comunale. Ha spiegato che la ripubblicazione del Piano risponde a una precisa volontà della maggioranza che si inserisce in un contesto di scarsa chiarezza normativa “ma per una maggiore trasparenza nei confronti della città, abbiamo ritenuto opportuno procedere in questa direzione. Peraltro, le modifiche introdotte al piano in qualche caso sono da considerare sostanziali e ci suggeriscono, anche rischiando di allungare i tempi, di procedere con la ripubblicazione e la riapertura dei termini per la presentazione delle osservazioni”.

Ieri sera, in Consiglio il PUC era stato approvato con 24 voti a favore e 2 astenuti. I consiglieri di minoranza non hanno partecipato al voto.
La seduta si è aperta con una serie di chiarimenti da parte dell’Ingegner Mario Zonchello, Dirigente dell’Area tecnica del Comune, ai dubbi espressi dai consiglieri comunali. Così, è stato sgombrato il campo dai dubbi sul mancato inserimento nelle carte degli insediamenti della CAO e del nuovo mercato ortofrutticolo, degli edifici fuori dal Piano particolareggiato del centro storico che si affacciano sulla piazza Roma, per l’inserimento delle associazioni di categoria nelle zone artigianali e commerciali, sulle zone di rispetto archeologico, sulla ripubblicazione, sulla grande viabilità.

Superata questa fase si è aperto il dibattito.
Per Francesco Federico (La Margherita) il Consiglio non è stato messo nelle condizioni di affrontare la discussione. Federico ha anche avvertito sui pericoli derivanti dalla ripubblicazione che comporterà un nuovo blocco dell’attività edilizia a causa del ripristino delle norme di salvaguardia.
Guido Tendas (DS) ha ribadito i dubbi sui vincoli per le zone archeologiche, ha posto l’accento sui costi a carico del Comune per l’approvazione del PUC e sui pericoli derivanti dai ricorsi al TAR da parte dei cittadini.

Secondo Linalba Ibba (PSdAz) si è voluta forzare la mano perché ci sono rimpasti in vista in seno alla maggioranza e si è voluto utilizzare il grimaldello del PUC.
Tonino Falconi (Fortza Paris), provocatoriamente, ha osservato un minuto di silenzio per commemorare la morte del PUC avvenuta lo scorso 25 Maggio. Secondo Falconi questo Piano, alla luce delle norme regionali, è solo carta straccia e la stessa seduta del Consiglio comunale di ieri è da considerarsi nulla e per questo motivo ha rinunciato al gettone di presenza.
Secondo Claudio Atzori (DS) con la delibera di approvazione si sanano situazioni pregresse. Atzori ha anche posto l’accento sulle nuove zone residenziali ed in particolare su quella di Torangius dove si insedieranno altre 833 persone. Un novo insediamtno residenziali privo di servizi.
Antonello Sotgiu (Oristano al centro) ha parlato di un piano schizofrenico sul quale non si è potuto sviluppare un dibattito realmente compiuto e che avrà poche possibilità di superare l’esame della Regione.
Maria Delogu (DS) ha lamentato la mancanza di un dibattito democratico.
Giovanni Masala (Fortza Paris) ha ribadito l’importanza dei vincoli sulla zona archeologica di Santa Vittoria.
Ignazio Madeddu (Fortza Paris)  ha chiesto spiegazioni su un’area di Silì, dietro la via Sicilia, che sarebbe rimasta zona bianca.
Mimmo Serusi (SDI) ha evidenziato il fuggi fuggi dai banchi della maggioranza nella seduta di giovedì.
Ernesto Pia (DS) ha ricordato come l’UDS sia stato l’unico partito che con coerenza ha difeso il piano sin dal primo momento ed ha accusato la Regione che con le nuove norme urbanistiche vuole esercitare un potere che mal si concilia con l’autonomia degli enti locali.
La minoranza ha quindi annunciato di non partecipare al voto.
Nella fase delle dichiarazioni di voto sono intervenuti Guido Tendas (DS), Antonello SOtgiu (Oristano al centro), Ivano Cuccu (DC), Francesco Federico (Margherita), Mimmo Serusi (SDI), Giovanni Masala (Fortza Paris), Linalba Ibba (PSdAz), Maria Delogu (DS), Antonio Tola (Riformatori), Claudio Atzori (DS), Alessandro Lisini (AN), Francesco Pinna (UDS), Toino Falconi (Fortza Paris), Mario Musinu (Forza Italia), Pupa Tarantini (Fortza Paris), Sergio Locci (UDC).

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31