Consiglio comunale - Approvate tre mozioni e un ordine del giorno su piazza Roma, riordino delle entrate fiscali, Reggia Giudicale e piscina
Il Consiglio comunale di Oristano, nella seduta di ieri, ha approvato tre mozioni e un ordine del giorno sul riordino complessivo della piazza Roma, sul riordino delle entrate fiscali, sulla svendita
Data:
29 novembre 2005
Il Consiglio comunale di Oristano, nella seduta di ieri, ha approvato tre
mozioni e un ordine del giorno sul riordino complessivo della piazza Roma, sul
riordino delle entrate fiscali, sulla svendita della Reggia Giudicale e sulla
riapertura della piscina comunale.
Su questi tre argomenti l’assemblea civica
ha discusso a lungo trovando un’intesa sostanziale sui testi presentati dai
proponenti.
Ordine del giorno del Consigliere Marras: "Riordino complessivo della
Piazza Roma"
La proposta del Capogruppo della Margherita Peppino Marras è
stata approvata all’unanimità.
“Una proposta – ha detto - che vuole essere
uno stimolo in una fase particolare dei lavori della piazza Roma per favorire la
realizzazione di interventi per il recupero di tutti gli edifici che si
affacciano sulla piazza. Bisogna entrare nell'ordine di idee che va fatta
un'azione importante per risistemare il centro storico perché se è giusto che si
realizzano opere pubbliche è giusto anche che si coinvolgano i cittadini che
attraverso le facciate dei palazzi e le loro attività commerciali devono e
possono dare un contributo importante”.
Nel dibattito sono intervenuti
numerosi consiglieri che anno condiviso lo spirito dell’ordine del
giorno.
Mario Musinu (Forza Italia) ha chiesto che si accendano delle
convenzioni con istituti di credito per a tassi agevolati per quei cittadini che
intendono realizzare interventi su edifici che si affacciano su piazze
importanti.
Angelo Angioi (Forza Italia) ha suggerito di prestare particolare
attenzione ai materiali e ai colori, ma anche alla presenza di elementi come
antenne e pompe di calore.
Claudio Atzori (DS) si è detto contrario all’uso
di ordinanze per imporre ai cittadini l’esecuzione di lavori su edifici privati,
ha proposto l’inserimento di precise norme nel regolamento edilizio nonché
l’approvazione di atti di indirizzo per l’utilizzo dei fondi della legge
regionale per i centri storici.
Linalba Ibba (PSDAZ) ha posto l’accento sulla
necessità di adottare un piano del colore e di regolamentare la presenza dei
condizionatori d’aria.
Pietro Arca (Per Oristano) ha evidenziato la mancanza
di un progetto complessivo di valorizzazione e sviluppo del centro
storico.
Secondo Maria Delogu (DS) la Piazza Roma assomiglia a un patchwork,
una grande coltre di vari colori dove spicca una fontana che oscura la Torre di
Mariano II.
Per Gianfranco Licheri (Fortza Paris) occorre trovare anche
strumenti alternativi alla Legge regionale 29 per favorire il recupero degli
edifici privati, ad esempio l’esenzione dal pagamento dell’ICI.
Francesco
Federico (Margherita) ha ripreso la proposta dei mutui a tasso agevolato ed ha
chiesto un impegno per rendere fruibile la Torre di San Cristoforo.
Francesco
Pinna (UDS) ha chiesto che si prendano provvedimenti precisi per far fronte a
uno spaventoso stato di degrado delle abitazioni e delle attività commerciali,
ma si è detto contrario a interventi come l’esenzione dal pagamento dell’ICI che
risulterebbe iniquo nei confronti di tutti gli altri cittadini.
Guido Tendas
(DS) ha ripercorso le varie tappe del progetto della nuova piazza Roma che oggi
però sta nascendo priva di un’anima.
Anche Mimmo Serusi (SDI) ha parlato
della storia del progetto e ha confermato la sua contrarietà al concorso di idee
e precisato che la mancanza di risorse ha impedito la realizzazione di un
parcheggio sotterraneo.
Antonello Sotgiu (Oristano al centro) ha difeso il
ricorso allo strumento dell’ordinanza per difendere il decoro
pubblico.
L’Assessore ai Lavori pubblici Mauro Solinas ha condiviso la
proposta dei mutui a tasso agevolato, ha rilanciato la valorizzazione degli
spazi pubblici del Palazzo Sotico e della Galleria Porcella.
L’Assessore
all’Urbanistica Giuliano Uras ha ricordato che il Piano particolareggiato del
centro storico, assolutamente incompleto è stato approvato dopo vent’anni nel
corso della passata legislatura, non disciplina nel dettaglio molti aspetti
emersi nel dibattito di ieri: facciate, vincoli per le pompe di calore, vincoli
per il decoro delle facciate. Uras ha parlato di un piano molto garantista che
non ha studiato adeguatamente alcune brutture che esistono nel centro storico e
che, tra le altre cose, ha badato più alle volumetrie che alle altezze. Poi ha
proposto di rifare o aggiornare il piano particolareggiato, grazie anche a un
finanziamento di 137 mila Euro concesso dalla Regione.
Ordine del giorno del Consigliere Serusi: "Riequilibrio delle entrate
fiscali”
L’Assemblea ha approvato a maggioranza (unico astenuto Mario Musinu)
una proposta del consigliere dello SDI Mimmo Serusi per “consentire anche a
questo Consiglio Comunale di essere presente giovedì in occasione della
manifestazione che tutta la Sardegna farà a Roma per sostenere il riequilibrio
delle entrate fiscali, il ripristino della legalità e il rispetto degli accordi
a favore della Sardegna”.
Mozione gruppo consiliare DS: "Svendita della Reggia Giudicale -
carcere di Oristano"
La mozione, illustrata da Claudio Atzori (DS) è stata
approvata all’unanimità.
Atzori ha spiegato che nell’'elenco delle dei beni
vendibili che lo stato italiano nel 2001 ha trasferito a una società rientra
anche la Reggia Giudicale di Oristano con un valore economico di 1 milione 479
mila Euro. Le amministrazioni pubbliche hanno il diritto di prelazione, da
esercitare entro 15 giorni dall’immissione sul mercato, su quei beni che hanno
un valore superiore a 250 mila Euro.
Il Consigliere DS ha invitato ad
assumere un’immediata decisione sul futuro della Reggia per evitare di farsi
trovare impreparati quando il carcere sarà trasferito nella nuova sede e la
vecchia struttura sarà venduta.
Pietro Arca (Per Oristano) e Tonino Falconi
(Fortza Paris) hanno chiesto di recuperare le risorse per finanziare l’acquisto
della Reggia attraverso l’alienazione una parte del patrimonio immobiliare
comunale. Il collega di partito Alessandro Usai ha apprezzato la proposta dei DS
che consente al comune di programmare per tempo un intervento
indispensabile.
Per Guido Tendas (DS) ha definito una presa in giro quella
fatta da qualche esponente del centro-destra che ha lanciato l’idea della
concessione in comodato gratuito della reggia al Comune
Angelo Angioi (AN) ha
espresso delle riserve sulla necessità di impegnare da subito la cifra
occorrente all’acquisto considerando che in media il tempo che in Italia si
impiega per costruire un carcere è di 14 anni.
Sergio Locci (UDC) ha invitato
a vigilare per evitare di arrivare in ritardo agli appuntamenti
importanti.
Antonello Sotgiu (Oristano al centro) ha chiesto che sia lo
stesso Sindaco a bfarsi carico di questo problema definendo positivamente
l’acquisto della Reggia.
Maria Delogu (DS) ha suggerito che l’acquisto sia
fatto immediatamente senza aspettare il trasferimento del carcere a
Massama.
Peppino Marras (Margherita) ha invitato a verificare la natura di un
altro immobile, al numero 3 di via Angioi , che è stato inserito tra i beni da
vendere e che potrebbe risultare di pregevole interesse storico.
Antonio Tola
(Riformatori) ha condiviso l’intervento di Marras suggerendo di utilizzare
quello stabile per la Scuola civica di musica.
Per Linalba Ibba (PSDAZ)
accantonare la cifra necessaria oggi consentirà di intervenire tempestivamente
quando si presenterà l’occasione impedendo che l’antica Reggia giudicale diventi
sede di attività commerciali che la snaturerebbero.
Ivano Cuccu (AN) pour
condividendo la proposta ha invitato l’intero Consiglio comunale a riflettere
sulla natura e le condizioni di un complesso che ospita un carcere e che ormai
non conserva praticamente niente del suo passato medievale.
Ernesto Pia (UDS)
ha invitato a dire con chiarezza dove si prenderanno i fondi necessari
all’acquisto.
Mario Musinu (Forza Italia) ha replicato a Guido Tendas
ribaltando le accuse di propaganda elettorale spiegando che l’intervento
assicurato dal politico di centro-destra è stato fatto in buona fede con il solo
scopo di garantire alla città l’utilizzo di un bene che storicamente le
appartiene.
L’Assessore alla Cultura e all’Urbanistica Giuliano Uras ha
condiviso lo spirito della proposta ed apprezzato gli sforzi di tutti quegli
amministratori che si sono battuti per favorire lo spostamento del carcere e il
recupero di quella che dovrebbe essere la Reggia giudicale. Uras ha condiviso
anche il tentativo di assicurare la struttura alla città senza dover intaccare
le finanze dell’ente. Uras ha infine ipotizzato l’utilizzo della Reggia come
sede del Museo giudicale,
L’Assessore alle Finanze Fabio Porcu ha assicurato
l’impegno della Giunta a reperire i fondi necessari a esercitare il diritto di
prelazione e poi l’acquisito del bene.
Mozione gruppo consiliare DS: "Riapertura piscina comunale"
La
mozione, approvata all’unanimità, è stata illustrata dal capogruppo DS Guido
Tendas che ha spiegato che il testo è stato condiviso dall’intero
centro-sinistra nel tentativo di garantire l’immediata riapertura della
struttura per non vanificare l’impegno di tanti giovani che da anni stanno
lavorando per raggiungere importanti risultati sportivi. Tendas ha anche
espresso preoccupazione per le condizioni della piscina manifestando perplessità
per le condizioni di degrado denunciate dal gestore.
Anche in questo caso il
dibattito ha visto l’intervento di numerosi consiglieri: Angelo Angioi (AN),
Mimmo Serusi (SDI), Antonello Sotgiu (Oristano al centro), Antonio Tola
(Riformatori), Gianfranco Pinna (Riformatori), Ernesto Pia (UDS), Claudio Atzori
(DS), Francesco Federico (Margherita), Peppino Marras (Margherita), Toino
Falconi (Fortza Paris), Linalba Ibba (PSDAZ), Pietro Arca (Per Oristano),
Giovanni Masala (Fortza Paris), Sergio Locci (UDC)
Alcuni hanno sollevato
dubbi e sono intervenuti sulla procedura seguita per risolvere il contratto con
il gestore, altri sulle condizioni dello stabile, altri ancora sul mancato
pagamento dei canoni da parte del gestore ed alcuni sull’effettiva agibilità
dello stabile. Tutti però hanno espresso preoccupazione per la piega che ha
preso la vicenda ed hanno chiesta che sia chiesta l’immediata riapertura della
piscina. Qualche consigliere ha chiesto di operare una nuova mediazione con il
vecchio gestore per far riprendere l’attività, altri una gestione diretta da
parte del Comune ed alcuni una procedura rapida per l’affidamento a un nuovo
gestore.
L’Assessore allo Sport Mariano Carta e quello alla Pubblica
istruzione Giuliano Uras hanno ricostruito nei dettagli la vicenda e illustrato
le azioni compiute dal Comune per scongiurare il pericolo di chiusura. Hanno
ricordato alcune richieste del gestore giudicate inaccettabili come quella della
sostituzione dei bruciatori già acquistato dal Comune pochi anni fa.
Carta e
Uras hanno svelato alcuni retroscena che hanno preceduto la decisione della
Giunta di dare mandato agli uffici per risolvere il contratto e avviare una
trattativa privata per l’affidamento provvisorio della gestione della struttura.
Ad esempio la comunicazione che il gestore avrebbe fatto all’impresa incaricata
della vigilanza della struttura per la sospensione del servizio e il mancato
accoglimento delle iscrizioni all’inizio della stagione sportiva, segno di una
inequivocabile volontà di non riavviare la gestione.
Il Comune – hanno detto
i due assessori – ha più volte effettuato interventi di manutenzione. Per alcuni
di questi, come per il bruciatore, incomprensibilmente, è stata chiesta la
ripetizione a distanza di pochi anni. Insieme al mancato pagamento di tre
annualità del canone di locazione ce n’è abbastanza per procedere alla
risoluzione del contratto, eventualità peraltro prevista dallo stesso
contratto.
In apertura di seduta l’Assessore ai Trasporti Paolo Vidili aveva
risposto a un’interrogazione dei consiglieri della Margherita Marras e Federico
sul servizio di trasporto pubblico urbano.
Vidili ha annunciato di aver
chiesto alla Regione il potenziamento del servizio e per migliorare i
collegamenti con le frazioni. Tra le richieste anche il rinnovo del parco mezzi
e l'estensione del servizio del trasporto pubblico urbano anche nelle giornate
festive.
Nonostante le difficoltà attuali – ha detto Vidili – il servizio è
decisamente miglioramento e dal 1996 a oggi gli utenti sono aumentati da 50 mila
a 350 mila all’anno.
Francesco Federico ha ribadito le condizioni di degrado
dell’attuale parco mezzi e criticato la decisione di non procedere con una nuova
gara d’appalto per l’affidamento del servizio così come quella di non
approfondire la possibilità della creazione di una società municipalizzata a
capitale misto.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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