Rassegna di cori tradizionali - Cantando a Carnevale. Omaggio a Sa Sartiglia
Lunedì 16 febbraio, al Teatro Garau, il coro di casa Maurizio Carta, diretto dal Maestro Salvatore Saba, presenterà al pubblico due brani inediti e due brani del repertorio di scuola nuorese. Sul palco anche il Coro Città di Macomer e il Coro di Loiri-Porto San Paolo
Per il decimo anno consecutivo, il coro Maurizio Carta di Oristano, organizza la rassegna di cori tradizionali sardi “Cantando a Carnevale – Omaggio a Sa Sartiglia”. L'appuntamento è al Teatro Garau per sabato 14 e lunedì 16 febbraio.
Sabato 14 febbraio si esibirà il gruppo Incantu Ghiuventu Viva proveniente da Speloncatu, in Corsica, che canta “a paghjelle”, un canto simile ai canti “a cuncordu” sardi e la Corale Polifonica Algherese, che si esibirà in lingua catalana.
Lunedì 16 febbraio, invece, spazio al coro di casa: il “Maurizio Carta” che, diretto dal Maestro Salvatore Saba, presenterà al pubblico due brani inediti e due brani del repertorio di scuola nuorese. Calcheranno il palco del Garau anche il Coro Città di Macomer e il Coro di Loiri-Porto San Paolo, che proporrà al pubblico oristanese brani in gallurese.
Le corali ospiti
Il gruppo Incantu
È nato ed è formato da un gruppo di giovani che opera principalmente con l’Associazione Culturale “ISULE MAESTRE, Tradizione, Cultura, Amicizia”, che unisce, nella ricerca e nella condivisione dei propri canti tradizionali, soprattutto “a cuncordu”, le isole della Sardegna e della Corsica attraverso l’organizzazione di scambi culturali tra diversi gruppi ed associazioni delle due isole. L’attività del gruppo canoro INCANTU Ghjuventu Viva nasce dall’ incontro tra la Cunfraria di Sant’Antonio Abate del paese di SPELUNCATU in Corsica e i Cuncordu del paese di BORTIGALI (NU) in Sardegna delle diverse Confraternite.
Il Coro polifonico algherese
Nasce nel 1976 grazie alla meritevole intuizione di un gruppo di giovani, appassionati al bel canto e in particolar modo al canto corale. Nel tempo il Coro ha realizzato più di 600 concerti, in Italia ed all’estero, due incisioni discografiche (una di tradizione popolare catalana e sarda; l’altra, nel 1995, riservata ad un canto profetico paraliturgico di origine medioevale, “Il Cant de la Sibil-la”, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità, nel 2010, sopravissuto sino ad oggi solamente ad Alghero e Palma di Maiorca.Quest’ultime presenze rientrano in un più ampio progetto che il Coro Maurizio Carta sta realizzando in tutto il mondo, ovvero far conoscere e promuovere il proprio territorio, non solo e strettamente sotto l’aspetto musicale.
Coro città di Macomer
Nato ufficialmente solo nel gennaio 2002, ma è formato da cantori che, vantando ricche esperienze di canto corale, hanno voluto continuare con rinnovato entusiasmo la loro passione per il canto.
Il suo repertorio spazia dai brani più noti della tradizione popolare sarda sino alle nuove espressioni del canto corale, in un repertorio che, allo studio e alla tradizione, unisce la volontà di trovare nuove sonorità e soluzioni armoniche. E’ attualmente diretto da Enrico Pilo. I brani che proporrà al pubblico sono un omaggio al loro primo Maestro, l’indimenticabile Peppino Giglio.
Il Coro di Loiri
Nasce come formazione di canto corale nel lontano 1983, fondato dai Maestri Bernardo e Carlo Deriu. Parte fondamentale del repertorio del Coro, è data dalla ricerca accurata di testi Sardi, in prevalenza Galluresi, recuperati da libri e scritti antichi, senza tralasciare la memoria degli anziani. Tutti i testi vengono musicati con originalità dal Direttore Artistico e Maestro Bernardo Deriu. Grazie al contenuto dei testi, della musicalità e dall’amalgamarsi delle varie voci, il Coro riesce a trasmettere delle emozioni anche a coloro che normalmente o nella quotidianità non ascoltando questo genere. Negli anni si è sviluppata l’amicizia con molti cori del panorama sardo e con altri cori polifonici della penisola e del resto d’Europa consentendoci di conoscere le altre realtà canore. Il Coro di Loiri ha partecipato anche al gemellaggio tra le province di Sassari e Verona, e grazie al gemellaggio con il Coro di Pomaz (Ungheria), ha avuto la possibilità di interfacciarsi con realtà completamente differenti rispetto al panorama Sardo e Italiano. Il nostro primo lavoro discografico “Canti folcloristici della Sardegna” del 1996, mentre nel 2005 incidiamo un CD dal titolo” Candu socu nat’eu la Gaddhura” che raccoglie i migliori lavori realizzati sino ad allora. In occasione dei 30 anni dalla nascità del Coro, nel 2013 esce l’ultimo lavoro discografico intitolato “Cuccheddu a li sulteri”, presentato in occasione dei festeggiamenti del nostro anniversario, il quale ha riscosso notevole apprezzamento del pubblico.
feb/15
ore 10:40
- Inizio evento
Ultimo aggiornamento
22/03/2022, 11:42
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