La costa di Torre Grande ospita un importante istituto di ricerca internazionale, l'IMC - International Marine Centre, che si occupa di ricerca in ambiente marino.
Il Centro Marino Internazionale nasce come Associazione internazionale di ricerca non profit fondata nel 1989 tra il Comune di Oristano e la società M.A.R.E. di Genova.
Nel 1995 viene riconosciuta come Organizzazione non governativa del Piano d’azione per il Mediterraneo del Programma ambiente delle Nazioni Unite (UNEP - MAP) ed è stata associata a MedForum (Associazione di ONG Mediterranee per lo sviluppo sostenibile).
Nel 2002 è stata trasformata in Fondazione, sono soci il Comune di Oristano (socio fondatore), M.A.R.E. Sas, Genova e Oristano (socio fondatore), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma), Istituto per la trasmissione dell’informazione (Mosca), Società Biologica Italo-Giapponese (Nagoya), Marine Biological Laboratory (USA) e Università di Nantes (Francia).
L'attività del Centro è organizzata in quattro Gruppi di ricerca ed un Gruppo di supporto allo sviluppo:
- Biologia molecolare marina
- Biologia degli organismi
- Ecosistemi costieri
- Ocenografia
- Trasferimento tecnologico
Attualmente si avvale delle collaborazioni di 25 ricercatori, tecnologi e tecnici.
L’IMC ospita nei suoi locali la Sezione di Oristano dell’Istituto per l’Ambiente marino costiero del CNR di Napoli. La sezione comprende cinque unità di personale.
La Fondazione è amministrata da un Consiglio Direttivo ed è guidata dal Direttore Generale, mentre l’attività scientifica è coordinata dal Direttore Scientifico e dal Comitato Scientifico, composto da scienziati di fama internazionale.
Gli studi
Le attività del Gruppo di biologia molecolare marina comprendono studi sulla caratterizzazione genetica di organismi marini e studi su geni responsabili di uno sviluppo embrionale corretto degli esseri viventi (geni homebox). Si adottano tecniche di "fingerprinting" genetico, basate sull’analisi del DNA, per identificare e differenziare popolazioni di pesci e altri animali marini di interesse commerciale, per fornire informazioni utili alla gestione degli stock ittici e alla tracciabilità di produzioni alimentari tipiche o di nicchia.
L’IMC è titolare di un brevetto per il riconoscimento della bottarga di muggine proveniente dal Mediterraneo rispetto alle produzioni extramediterranee.
L’attività di ricerca del Gruppo di Oceanografia investe l’area dell’oceanografia fisica, computazionale e del calcolo scientifico avanzato, con caratteristiche sia di base, elaborazione dei dati idrologici e meteorologici, sviluppo e analisi numerica di algoritmi di base, sia applicative, con obiettivo la simulazione numerica di problemi inerenti la fluidodinamica oceanografica. La ricerca riguarda principalmente la risoluzione numerica di complessi sistemi di equazioni alle derivate parziali in oceanografica fisica, in particolare nello studio e nella realizzazione di sistemi innovativi per la previsione numerica dell’idrodinamica marina.
Nel Mar di Sardegna è attualmente posizionata la boa Medgoos 1 che sarà operativa sino al 2005, con strumentazione atte a rilevare parametri biogeochimici e oceanografici (profilatore di corrente, CTD, una stazione meteorologica, un analizzatore dei nutrienti, sensori PAR a diversi livelli dalla superficie fino ad una profondità di 40 m). I dati ottenuti assime a quelli di un’ulteriore boa, Medgoos 2, messa a mare dal CNR nel 2002, sono disponibili presso la relativa banca dati nell’IMC.
Il Gruppo per gli ecosistemi costieri opera in ricerche finalizzate a individuare criteri e modalità per la Gestione Integrata della Fascia Costiera.
Negli ultimi anni, ha sviluppato attività di ricerca sugli ambienti costieri dell’oristanese, attraverso studi sulle lagune di Cabras, S. Giusta e S’Ena Arrubia, sull’erosione dei litorali del Sinis e del Golfo di Oristano, sulla distribuzione e vitalità delle praterie di fanerogame marine in diverse aree costiere della Sardegna. Le ricerche in corso sono focalizzate sulla sostenibilità dell’attività di pesca del riccio di mare nell’Area Marina protetta del Sinis e sulla biodiversità.
Il Gruppo di biologia degli organismi studia il comportamento animale, l’ecologia fisiologica, la biomeccanica e la morfologia funzionale dei pesci. Gli strumenti per l’analisi e per il comportamento degli animali marini dei parametri fisiologici ed ambientali, sono disponibili per osservazioni sia sul campo che in laboratorio. Le materie specifiche della ricerca comprendono la locomozione animale, il comportamento dei pesci e l’ecologia fisiologica, il comportamento anti-predatorio, l’energetica predatore-preda, le interazioni predatore-preda e le relazioni tra la complessità dell’habitat strutturale e la locomozione dei pesci.